CASARIO, Antonio
Giancarlo Schizzerotto
Nacque a Cesena in un anno imprecisato della prima metà del sec. XVI, da una famiglia oriunda fiorentina. Non sappiamo nulla della giovinezza, dei suoi studi [...] da N. Jenson nel 1475.
Numerosi sono i richiami al C. da parte di Paolo Manuzio nelle lettere al figlio Aldo da Roma (cfr. Lettere di Paolo Manuzio copiate sugli autografi esistenti nella Biblioteca Ambrosiana, a cura di A.-A. Renouard, Parigi 1834 ...
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FIAMMA, Gabriele
Gino Pistilli
Nacque a Venezia nel 1533, da Giovanfrancesco e da Vincenza Diedo, gentildonna veneziana.
Il padre, originario di Bergamo, esercitava la giurisprudenza. Il F. apprese [...] mai la luce.Nel 1572 era a Roma, dove consigliava Paolo Manuzio sul futuro della figlia, e sempre nello stesso anno a Napoli De optimi pastoris munere, stampata lo stesso anno dai figli di Aldo. Nel 1580 le sue Rime furono messe all'Indice (edizione ...
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LUCHINO (Lucchino, Lucrino), Vincenzo
Davide Ruggerini
Di origine bolognese (Ascarelli - Menato, p. 112) o bresciana (Sandal, p. 187), si ignora la data della sua nascita: fu attivo come editore e libraio [...] . Le sue attività continuarono tuttavia alacremente. Come si desume da una lettera inviata da P. Manuzio al figlio Aldo (8 maggio 1568), egli svolgeva per conto del Manuzio il ruolo di intermediario nel commercio dei libri tra Roma e Venezia, e nello ...
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DIANI, Tito
Carla Casetti Brach
Tipografo a Roma, nacque probabilmente intorno alla metà del sec. XVI. Fu attivo assieme al fratello Paolo, dal 1583 al 1591. I due fratelli operarono sia in proprio, [...] vola verso il sole era, infatti, la marca di Vincenzo Accolti a Roma; l'ancora col delfino riporta ai Manuzio e, più precisamente, ad Aldo il Giovane, e anche s. Giorgio e la colomba si potrebbero ricollegare ad altri tipografi. Capitò loro di usare ...
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BOLANI DEGLI ACCOLTI, Giulio
Alfredo Cioni
Tipografo e libraio in Roma durante la seconda metà del sec. XVI, meglio noto come Giulio Accolti, perché solito sottoscrivere le sue edizioni "apud Iulium [...] anni successivi al 1562, divennero molto amichevoli, come lasciano intendere talune frasi di lettere scritte da Paolo Manuzio al figlio Aldo, che era a Venezia. Quando la "stamperia del Popolo romano" si trovò a dover affrontare la pubblicazione ...
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BALLINO, Giulio
Lia Sbriziolo
Alcune notizie sul B. si attingono dai cenni autobiografici d'una sua lettera del 1571 inserita nel lib. IV della nota raccolta epistolare di Bernardino Pino (Venezia 1582, [...] Nel 1570 infatti la sua attività di causidico datava ormai da oltre un quindicennio. In tale anno Paolo Manuzio gli proponeva da Roma, scrivendone al figlio Aldo il Giovane, l'incarico di correttore d'una sua ristampa delle Deche di Livio. E due anni ...
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aldo
s. m. [dal nome del tipografo Aldo Manuzio]. – Ferro per doratura (detto anche ferro aldino) messo in uso forse nella tipografia dei Manuzio per le legature: suo elemento particolare è la foglia d’edera stilizzata ed è caratteristico...
aldino
agg. – Di Aldo Manuzio; che ha rapporto con l’attività tipografica dell’umanista, editore e stampatore Aldo Manuzio e dei suoi discendenti, che furono attivi a Venezia nei sec. 15° e 16°. In partic.: edizioni a., i volumi stampati dai...