Patriarca dall'805 circa all'836; è con Iacopo di Antiochia e Basilio di Gerusalemme il terzo dei firmatarî della lettera a Teofilo VIII contro gli iconoclasti. Grande fortuna ebbe una sua esortazione alla vita cristiana in forma di parabola ...
Leggi Tutto
Vescovo (dal 300 circa), abbandonò Alessandria durante la persecuzione di Diocleziano; sostanzialmente benevolo verso i lapsi della persecuzione, provocò, con questo suo atteggiamento, lo scisma meleziano [...] (v. Melezio di Licopoli); martirizzato nel novembre 311; in teologia fu antiorigenista. Delle sue opere restano pochi frammenti, i più importanti dei quali sono 14 canoni penitenziali relativi appunto ...
Leggi Tutto
Teologo (n. forse Alessandria tra il 183 e il 185 - m. Tiro 253 o 254). Allievo di Clemente ad Alessandria, si dedicò assai giovane all'insegnamento e il vescovo Demetrio gli affidò la preparazione dei [...] ), ricevette (230) nel corso di un altro viaggio in Siria e in Asia Minore l'ordinazione sacerdotale da due vescovi amici (Alessandro di Gerusalemme e Teoctisto di Cesarea). Di ciò si sdegnò Demetrio, che lo depose. O. si stabilì allora a Cesarea di ...
Leggi Tutto
Patriarca di Alessandria d'Egitto (n. Amatunte, Cipro - m. ivi 619 circa). Inviato ad Alessandria dall'imperatore Eraclio, dopo l'uccisione di Foca (610), combatté il monofisismo, la simonia e altri abusi [...] del clero; si dedicò a grandi opere di beneficenza soccorrendo e visitando i poveri: fu per questo chiamato "elemosiniere". Festa, 23 gennaio (presso i Greci, 12 novembre) ...
Leggi Tutto
Patriarca di Alessandria (n. Canea, Creta, 1549 - m. 1601); compiuti gli studî a Venezia e Padova, divenne monaco, collaboratore (1579) del patriarca Silvestro di Alessandria e suo successore (1590). Avversò [...] il primato della Chiesa cattolica e l'unione a questa dei Ruteni (1595-96); non fu alieno dal promuovere rapporti tra la Chiesa greca ortodossa e i protestanti ...
Leggi Tutto
Diacono della chiesa di Alessandria (m. 250 circa); dapprima gnostico valentiniano o marcionita, convertito da Origene (212 circa) di cui divenne discepolo e amico, e che fu da lui sollecitato a scrivere [...] alcune delle sue opere (tra l'altro, il Contra Celsum). A lui Origene dedicò l'Esortazione al martirio. È probabilmente il confessore venerato ad Alessandria il 17 marzo. ...
Leggi Tutto
Martire (m. Alessandria 202). Convertitosi al cristianesimo per influsso di Origene, fu condannato durante la persecuzione di Settimio Severo. Festa, 27 giugno. ...
Leggi Tutto
Diacono di Alessandria (sec. 6º), monofisita, iniziatore della setta degli agnoeti. Fu autore di numerose opere, a carattere prevalentemente dottrinale, pervenuteci solo in frammenti. ...
Leggi Tutto
Francescano (Alessandria 1268 circa - Roma 1314); successore di Duns Scoto a Parigi; dal 3 giugno 1313 generale dell'ordine. Tra le sue opere: Commentaria in libros Metaphysicae Aristotelis (pubblicati [...] sotto il nome di Alessandro di Hales), De usu paupere, De usuris. ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico (Castellazzo Bormida, Alessandria, 1740 - Parma 1828); appartenne all'ordine dei serviti, del quale fu priore generale (1792-98), consultore della Congregazione dei riti, accompagnò nel 1801 [...] il Consalvi a Parigi per la conclusione del concordato. Cardinale nel 1802, vescovo di Parma dal 1804, assisté, a Parigi, al matrimonio di Napoleone con Maria Luisa (1810), a Parma, fu spesso consigliere ...
Leggi Tutto
alessandrismo
s. m. – Antico indirizzo filosofico che prende il nome da Alessandro di Afrodisiade (2°-3° sec. d. C.), uno dei maggiori interpreti del pensiero aristotelico, noto soprattutto per la sua elaborazione della dottrina dell’intelletto....
agg. e s. m. (pl. m. -i). – Relativo ad Alessandro di Afrodisiade e alle sue dottrine: l’interpretazione a. dell’intelletto; seguace delle sue teorie (v. la voce prec.).