Grammatico alessandrino (216-144 a. C.), allievo di Aristofane di Bisanzio e suo successore nella direzione della Biblioteca di Alessandria. Combatté la scuola pergamena di Cratete di Mallo e fondò una [...] fiorentissima scuola di grammatici; fra i suoi discepoli furono Ammonio, Apollodoro d'Atene, Dionisio Trace. Scrisse moltissimo (800 libri) fra edizioni critiche, commenti, opere speciali, che noi conosciamo ...
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Filologo alessandrino (circa 257-180 a. C.); giovanissimo si recò ad Alessandria dove fu scolaro di Callimaco, del tragediografo Eufronio e del commediografo Macone. Dal 195 a. C. fu capo della biblioteca [...] alessandrina: della sua scuola furono Aristarco e Callistrato. Fece edizioni critiche di Omero e di Esiodo, di Pindaro, dei tragici, di Aristofane, distinguendo le strofe e i cola metrici delle parti liriche e usando nuovi segni critici per le ...
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Grammatico (2º sec. a. C.), alessandrino, allievo di Aristarco. Oltre a studî su Bacchilide e Pindaro (per cui fu detto Pindarione) scrisse su questioni stilistiche e su personaggi dei poemi omerici. ...
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Verso composto da una coppia di settenari, corrispondente all'alessandrino francese, detto così dal nome di P.I. Martello (1665-1727), che lo introdusse nella poesia italiana. Fu riassunto per l'alta lirica [...] da G. Carducci, mentre G. Gozzano trasse da esso sapienti e nuovi effetti stilistici ...
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Epigrammista greco (principio del sec. 2º a. C.), autore di un centinaio di epigrammi pederastici del tipo erotico alessandrino, compresi nel libro 12º dell'Antologia Palatina, noti col titolo Musa puerilis. ...
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Maniera d’arte elaborata, dotta, raffinata, propria della letteratura e della poesia greca (Callimaco, Teocrito ecc.) nel periodo detto alessandrino o ellenistico (4°-1° sec. a.C. ➔ ellenismo).
Preannunciato [...] esse compaiono analogie di atteggiamenti stilistici, determinate da esigenze culturali simili a quelle che influirono sulla poesia alessandrina; in senso stretto, implica una precisa intenzione di imitare i poeti ellenistici, presi a modello di stile ...
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Poeta greco, fiorito intorno al 290 a. C., che Teocrito considerò suo maestro; uno dei principali rappresentanti del rinnovamento poetico alessandrino; fu autore di carmi melici. Da lui prese nome il verso [...] asclepiadeo nelle sue due forme, minore e maggiore. A noi restano di A. soltanto 45 epigrammi, non tutti sicuri, nell'Antologia Palatina: cantano l'amore e il piacere, con una nota originale di pessimismo ...
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Filologo (Reutti 1868 - Erlangen 1949), prof. nell'univ. di Würzburg (dal 1908), poi (dal 1913) di Erlangen. Curò l'edizione di Clemente Alessandrino. Collaborò con W. Schmid alla rielaborazione della [...] Geschichte der griechischen Literatur di W. Christ, e vi curò particolarmente tutta la sezione della letteratura greco-giudaica e cristiana; il nuovo rifacimento di quell'opera, citata un tempo come Christ-Schmid, ...
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Scrittore antiquario greco; i titoli di tre sue opere (Intorno a Lero; Intorno a Ifigenia; Intorno alle feste di Dioniso) datici nel lessico Suida, lo indicano come un erudito, del periodo alessandrino; [...] fu talvolta confuso con F. di Atene ...
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Poeta, storico e filosofo greco (n. poco prima del 480 a. C. - m. prima del 421 a. C.), figlio di Ortomene. Autore di tragedie e drammi satireschi (restano circa 80 frammenti), fu quarto nel canone alessandrino [...] dei poeti tragici. Ma scrisse anche elegie, inni, ditirambi, epigrammi (restano una decina di frammenti, alcuni controversi: non è suo l'epigramma sulla morte di Euripide); pochi frammenti si hanno anche ...
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alessandrino1
alessandrino1 agg. [dal lat. Alexandrinus]. – 1. Della città di Alessandria d’Egitto, metropoli di grande importanza storica e culturale nel mondo antico, e oggi il maggior porto del Mediterraneo orientale. In partic.: grammatici...