Il mito della romanitas ha svolto una funzione straordinariamente importante nel processo di costruzione identitaria del fascismo italiano. Cruciale, per la politica culturale fascista, è stata la celebrazione [...] alla religione, se conduco al culto degli dei i peregrini, una volta che siano entrati a far parte dei miei sudditi. […] Concedo, del fascismo italiano è quella contenuta nel libro di Alessandra Tarquini, Storia della cultura fascista, Il Mulino, ...
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«Avvenne una notte che, avendo costei molto pianto Lorenzo che non tornava e essendosi alla fine piagnendo adormentata, Lorenzo l’apparve nel sonno, pallido e tutto rabbuffato e co’ panni tutti stracciati [...] alquanto fuor della terra a diporto, in compagnia d’una che altra volta con loro era stata e tutti i suoi fatti sapeva, quanto più dalle mie lacrime».(vv. 133-134, trad. di Alessandro Barchiesi)Le Heroides, non a caso, costituiscono il modello ...
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«sed tamen et lacrimae pondera vocis habent»«ma, nondimeno, anche le lacrime hanno il peso della parola»- Ovidio, Heroides, III, Briseide ad Achille, trad. di Nicola GardiniLacrime dorate sono quelle [...] il tramonto quanto quelle dipinte da Zilberman rendono scintillante il volto della dea. Si tratta, insomma, di un pianto fecondo Ovidio a cui si è fatto riferimento è quella curata da Alessandro Barchiesi, Le Monnier, Firenze, 1992. Per la citazione ...
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Nella trattazione della figura mitologica di Tiresia, la categoria del vedere costituisce il fulcro della raffigurazione dell’indovino: lo evidenzia il legame tra il “lessico della visione” del primo episodio [...] gli chiesero un parere su quale dei due sessi godesse di più dell’amplesso: l’indovino disse che la donna ne gode dieci volte più dell’uomo. Era allora lo punì con la cecità, mentre Zeus gli diede il dono della chiaroveggenza.In una chiave ancora ...
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CTH 105 è un trattato stipulato da Tuthaliya IV, terzultimo sovrano ittita, e Shaushga-muwa di Amurru. Esso ci è giunto in due versioni, entrambe in ittita, A e B, la seconda più frammentaria. Il regno [...] micenei. Questa identificazione fu proposta per la prima volta dall’assiriologo svizzero Emil Forrer nel 1924. Forrer era Muwatalli II, che vi pose sul trono tal Alaksandu (Paride-Alessandro?), figlio di Kukkunni (Cicno, alleato di Priamo dal nome ...
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Risale al 1928-1929 il quadro del surrealista belga René Magritte L’uso della parola I, prima di una lunga serie di opere dedicate al soggetto della pipa. In questa tela troviamo, raffigurata al modo di [...] cui parla. Si tratta di una poesia tautologica, ovverosia che dice due volte, in forma verbale e in forma grafica, la stessa cosa. Nel e filosofi della storia del XIX secolo. Per la prima volta si mette a fuoco la scrittura della storia come forma ...
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È cosa nota anche a chi non conosce approfonditamente la linguistica che la lingua che parliamo va incontro a continui cambiamenti. Nascono nuove parole, altre vengono abbandonate, le lingue si evolvono [...] dal dominio del lessico a quello della grammatica – si è anche ridotta dal punto di vista fonetico. Prendiamo questa volta il going to dell’inglese. È la regolare grammaticalizzazione del verbo andare per formare dei futuri (cfr. anche il francese ...
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Un «discorso descrittivo che pone sotto gli occhi l’oggetto con efficacia»: così, nel II d.C., il retore greco Ermogene descriveva il genere dell’ekphrasis. Un tipo di discorso tanto interpretabile come [...] filo e torna a rifare - ragno - le tele come una volta» (met. VI, 140ss.). Niente che Ovidio non avesse immaginato e O con i propri versi.
Per saperne di più:
Alessandro Barchiesi, Quel che resta dell’ekphrasis, in Roberta Ascarelli (ed.), Il ...
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«È una rivolta?» «No sire, è una rivoluzione.»
Le parole con cui il duca di Liancourt svegliò nel cuore della notte del 14 luglio 1789 Luigi XVI per annunciargli la presa della Bastiglia, divenuta poi [...] a Filippo IV il Bello, convocata l’ultima volta nel 1614, rappresentava per l’aristocrazia francese l’occasione aveva ispirato ai suoi antenati ancora più paura che odio. Qualche volta la fisionomia se n’era addolcita; i cannoni erano ammutoliti da ...
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voltare
v. tr. e intr. [lat. volg. *voltare, da *volvitare, per il lat. class. volŭtare, der. di volvĕre «volgere»] (io vòlto, ecc.). – 1. tr. a. Muovere, piegare una parte del corpo in una direzione opposta o diversa (concorre in alcuni usi...
voltiano
agg. – Del fisico e chimico Alessandro Volta (1754-1827): le scoperte v.; museo v.; il Tempio Voltiano, eretto nel 1927 a Como, in cui si conservano varî cimelî di Volta e della sua attività.
Fisico e chimico (Como 1745 - ivi 1827). Sesto dei sette figli del patrizio Filippo e di Maria Maddalena dei conti Inzaghi, rimasto orfano di padre, la sua educazione fu curata dallo zio paterno, canonico Alessandro, che avrebbe voluto avviarlo...
volta
Alessandro Niccoli
Lo spettro di azione di questo sostantivo, documentato da oltre 180 occorrenze, è riconducibile a due significati fondamentali; in appena 14 esempi, tutti appartenenti alle Rime e alla Commedia, il suo uso si collega...