ANDREA di Giacomo da Fabriano
Alessandro Pratesi
Non se ne conosce la data di nascita né quellà del suo ingresso in religione: risulta però che prima di rivestire l'abito benedettino occupò l'ufficio [...] olim conscripta et nuper a d. Iacobo Mercato eiusdem congregationis in Romana Curia procuratore generali locupletata; anche di questa biografia esiste un'edizione italiana rimaneggiata dal Franceschini, pubblicata ad Ancona nel 1767. Incerta è invece ...
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BUONVISI, Girolamo
Marisa Trigari
Nacque a Lucca il 12 maggio 1607 da Ludovico e da Caterina Buonvisi. Studiò "umane lettere" a Lucca e passò poi al collegio Tolomei di Siena, dove strinse amicizia [...] da lui prende nome.
Alla morte di Alessandro VII (1667), corsero segreti maneggi fra quest'ultimo al pontificato. Il cardinale D'Harrach scriveva alla vigilia del conclave Battaglini, Annali del Sacerdozio e dell'Impero, Ancona 1742, IV, p. 39; L. ...
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FANCELLI, Alessandro (Sandro), detto Scherano (o Scarano)
Sandro Bellesi
Figlio di Giovanni di Sandro detto Scherano, nacque a Settignano (Firenze) intorno al primo decennio del sec. XVI. Esigue e frammentarie [...] bassorilievo (oggi perdute), destinate ad un'ancona marmorea per l'altar maggiore della 1912, p. 292; L'apparato per le nozze di Francesco I de' Medici e Giovanna d'Austria nelle narrazioni del tempo e da lettere ined. di V. Borghini e G. Vasari, ...
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ALBERIZZI (Alberici, Albrizzi), Mario
Armando Petrucci
Nacque nel 16iì circa a Salve, nell'estrema punta del Salento. Abbracciata la carriera ecclesiastica, conseguì la laurea in teologia e si trasferì [...] a Roma, entrando nei favori di Alessandro VII, che lo nominò referendario delle in tale settore. Come governatore di Ancona (dal 1657) si guadagnò l'affetto vedeva di buon occhio, per il gioco d'equilibrio europeo in senso antifrancese) non resero ...
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BALDONI, Bernardino
Alberto Merola
Nacque, sembra, nel 1556 a San Ginesio (Macerata) da un agiato gentiluomo, Valentino, che viveva di solito in Ancona dove il B. intraprese i primi studi letterari [...] dapprima del cardinale Decio Azzolini, e poi del cardinale Alessandro Peretti, nipote di Sisto V. Negli anni successivi tornò secondo cui il segretario deve essere "agguagliato per somiglianza d'auttorità a gli Angeli, mostrando havere non so che ...
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