FUSCONI, Francesco
Dagmar Von Wille
Oriundo di Norcia, nacque probabilmente negli ultimi decenni del XV secolo; non abbiamo notizie relative agli anni e al luogo dei suoi studi. In quanto scrittore [...] angusto.
Il F. ebbe in cura anche il cardinale Alessandro Farnese e B. Cellini. Amato Lusitano, parlando della nipote B. Passerini e il fratello Bartolomeo (protomedico del Collegio deimedici nel 1563), il quale uccise l'aggressore.
Il F. morì ...
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DELLA BONA (Dalla Bona, Bona), Giovanni
Daniela Silvestri
Nacque a Perarolo (ora Perarolo di Cadore, in provincia di Belluno) l'8 sett. 1712.Indirizzato alla vita ecclesiastica, attese ai primi studi [...] campo naturalistico-medico presso l'università padovana, seguendo in particolare le lezioni di Alessandro Knips Macope lo scarso successo di un rimedio nascesse dall'imperizia deimedici, i quali lo usavano senza le dovute accortezze, dimenticandone ...
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GOLDONI, Giulio
Maria Pia Donato
Nacque a Venezia nel 1683 da Carlo Alessandro e Caterina Pasini di Padova (ma per una lacuna documentaria alcuni biografi hanno fissato la nascita nel 1684).
Il padre [...] gli studi di medicina. Tuttavia al termine di essi non si immatricolò nel Collegio medico di Roma; il 12 nov. 1716 lo si trova iscritto alla corporazione deimedici e speziali di Firenze come venditore di balsami e unguenti. Nel 1718 si trasferì ...
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GENTILI (Gentile), Pancrazio
Alessandro Pastore
Nacque a San Ginesio, nel Maceratese, presumibilmente nel secondo decennio del Cinquecento, figlio di Lucentino (o Gregorio) e di Clarice Matteucci. Come [...] e il malato proprio sul tema della confessione. Ad Ascoli si voleva dunque tenere sotto controllo l'osservanza dei precetti religiosi da parte deimedici.
Il 27 nov. 1567 il G. fu incarcerato dal governatore di Ascoli su ordine del S. Uffizio romano ...
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FRACANZANI, Antonio
Pamela Anastasio
Nacque a Vicenza nel 1506 da Antonio senior, appartenente a illustre famiglia comitale vicentina, medico e professore di filosofia e teologia dell'Università di [...] parte del Collegio deimedici vicentini "doctores" - ossia regolarmente laureati - e il suo nome fu posto tra quelli dei benemeriti fondatori. commentarius (Venetiae 1566).
Dedicato al cardinale Alessandro Farnese, l'opuscolo presenta la traduzione ...
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GATTOLA, Clemente
Alessandro Ottaviani
Nacque a Vico Equense, nella penisola sorrentina, fra il 1448 e il 1455, appartenente a una illustre famiglia. Laureatosi in medicina a Napoli cominciò a insegnare [...] di Alfonso II d'Aragona. Questi, poco fiducioso dell'operato deimedici milanesi, decise di inviare il G., che aveva già avuto carica di protomedico regio, divenne a Roma archiatra di papa Alessandro VI. Che egli comunque prestasse servizio a Roma è ...
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GIOVANNI dell'Aquila
Alessandro Ottaviani
Figlio di Egidio, nacque in data non precisata, comunque collocabile nel corso del secondo quarto del XV secolo, probabilmente a Lanciano. Dopo avere seguito [...] pratica di docenza all'interno dello Studio patavino G. ricoprì altri significativi incarichi, come quello di membro del Collegio dei filosofi e deimedici, di cui divenne priore negli anni 1488 e 1498. Nel 1506 chiuse la sua attività di docenza, e ...
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BELLOCCHI (de Belloculis), Luchino
Alessandro Simili
Originario di Voghera, fu medico molto noto tra la fine del sec. XIV e la prima metà del seguente. Poco sappiamo della sua vita e questo poco non [...] di Savoia e, dal 1431 fino alla morte, di Filippo Maria Visconti duca di Milano. Il 4 sett. 1437 fu ascritto al collegio deimedici milanesi; morì nel genn. 1440.
Non pare che il B. abbia lasciato opere, teoriche di medicina, e nessuna di quelle che ...
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(gr. Κῶς) Isola della Grecia (282 km2 con 30.000 ab. ca.), nel Mar Egeo, la maggiore, dopo Rodi, del Dodecaneso (Sporadi Meridionali), prospiciente le coste dell’Asia Minore. Ha un’ossatura di rocce scistose [...] suoi membri (357-54). Nel 334 si consegnò spontaneamente ad Alessandro; nel 309 passò stabilmente ai Tolomei. Favorevole ai Romani, nel medica di C. La più importante delle scuole mediche dell’antichità. Fondata, forse, da qualcuno dei grandi medici- ...
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Scienza greco-romana. La scienza greca e l'Oriente
André Pichot
La scienza greca e l'Oriente
La scienza e la filosofia sono state a lungo considerate il frutto del 'miracolo greco', un frutto incomparabile [...] del periodo ellenistico in cui, con le conquiste di Alessandro Magno, le civiltà si sono un po' amalgamate), medico più esplicito. Questi testi medici, nonostante ricorrano spesso a spiegazioni soprannaturali della malattia (punizione degli dèi ...
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collabente agg. 1. In medicina, detto di un organo cavo le cui pareti si afflosciano o di un vaso le cui pareti vengono a combaciare. 2. Nella lingua giuridica e amministrativa, detto di edificio cadente, che è in rovina o vi sta andando. ◆...
quarantotto
quarantòtto agg. num. card., invar. – 1. Numero formato di quaranta più otto, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 48, in numeri romani XLVIII): sei per otto q.; quarantott’ore, due giorni (ma sostantivato al femm. sing.,...