LAGALLA, Giulio Cesare
Cesare Preti
Ultimo di tre figli, nacque nel 1571 a Padula, nel Salernitano, da Roberto, alto funzionario della burocrazia vicereale, e Vittoria Rosa. Ancora bambino, perdette [...] corpo ed è molteplice, accetta quelle diAlessandrodiAfrodisia a proposito dell'animazione dei cieli, una lettura nello Studio pisano. Pur non mancando l'occasione (la morte di Flaminio Papazzoni aveva reso vacante un posto), non se ne fece niente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Quattrocento è dominato dalle ricerche degli umanisti, desiderosi di entrare in possesso [...] et lunae di Aristarco di Samo tradotto in latino, i Problemata dello Pseudo AlessandrodiAfrodisia.
Al sapere e il 1318 e in quella stessa città dato alle stampe con commento di Giacomo Berengario da Carpi (1470-1530), è però nel Quattrocento che ...
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fato
Nozione solitamente definita in correlazione o in contrapposizione a quelle di provvidenza, destino, libertà, determinismo; tuttavia, il precisarsi del concetto di f. come preordinamento irrevocabile [...] post., 1557; trad. it. Il fato, il libero arbitrio e la predestinazione), il quale, recuperando le posizioni diAlessandrodiAfrodisia (ma tenendo presenti anche temi ciceroniani e tutto l’ampio dibattito svoltosi fin dall’antichità), si pronuncia a ...
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Umanista (n. Vigoleno - m. Venezia 1500), forse parente di Lorenzo. Insegnò retorica a Pavia (1466-77) donde passò a Genova e quindi (1481) a Venezia, succedendovi a G. Merula. Nel 1496 fu incarcerato [...] presto fu restituito alla cattedra. Tradusse in latino opere filosofiche e scientifiche greche (Tolomeo, Galeno, AlessandrodiAfrodisia, Aristotele: di quest'ultimo la Poetica, 1498), commentò classici latini, e compose una grande enciclopedia, De ...
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SUIDA (Σουίδας)
Vittorio De Falco
È, questo, il nome che Eustazio per il primo e poi tutti concordemente fino ad oggi hanno dato all'autore di un famoso Lessico; ma si tratta di ellenizzazione (vocalismo [...] ; e infine, per la parte filosofica, quest'ultima opera, i commentarî diAlessandrodiAfrodisia e di Giovanni Filopono ad Aristotele, ecc. Parecchio S. aggiunse da letture proprie di scritti ancora esistenti all'età sua.
Il valore dell'opera è assai ...
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INTELLETTO
Guido Calogero
. Termine filosofico, di tradizione assai complessa e importante. Il latino intellectus corrisponde in origine al greco νοῦς, e analogamente l'intelligentia, atto dell'intellectus [...] alla concezione aristotelica della νόησις, come suprema forma di appercezione del reale, propria della stessa autocoscienza designato da Aristotele, di trascendenza e universalità si accentua per alcuni (per es. AlessandrodiAfrodisia, Averroè) in ...
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GUGLIELMO di Moerbecke (Guilielmus de Moerbeka, Morbeha; o anche Guilielmus Brabantinus, essendo Moerbecke nel Brabante)
Guido Calogero
Domenicano, nato intorno il 1215, morto nel 1286. Fu penitenziere [...] De anima, degli scritti zoologici, ecc. Tradusse molti scritti dei commentatori di Aristotele (i commenti diAlessandrodiAfrodisia sui Meteorologica e sul De sensu et sensibili, quello di Simplicio sulle Categorie e sul De caelo et mundo, quelli ...
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PERIPATETICA, SCUOLA
Guido Calogero
. È la scuola aristotelica, così detta dal Περίπατος, dalla "Passeggiata" del Liceo, in cui i membri della scuola si aggiravano discutendo (v. aristotele). Nella [...] cui eccelle AlessandrodiAfrodisia. Altri peripatetici di quest'età (sec. I a. C.-sec. II d. C.) sono Boeto di Sidone, Aristone diAlessandria, Senarco di Seleucia, Nicolò Damasceno, Alessandrodi Ege, Tolomeo Chenno, Adrasto diAfrodisia, Ermino e ...
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POLISSENO (Πολύξενος, Polixĕnus)
Guido Calogero
Sofista greco, contemporaneo di Platone, vissuto lungo tempo alla corte di Dionisio il Giovane a Siracusa.
È principalmente noto per l'accenno che a proposito [...] aristotelico AlessandrodiAfrodisia (in Arist. Metaph., p. 84, 16 segg., Hayduck) attribuendogli, sulla fede di Fania, comune idea, e che tale determinazione è a sua volta un rapporto di somiglianza fra le cose e l'idea, sarà necessaria una nuova ...
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MASSIMO Neoplatonico
Guido Calogero
Filosofo neoplatonico del secolo IV d. C., maestro dell'imperatore Giuliano l'Apostata. Nato sul principio del secolo nella Ionia (probabilmente a Smirne o a Efeso), [...] le sue opere è ricordato da Simplicio un Commentario alle Categorie aristoteliche, quasi in tutto dipendente da AlessandrodiAfrodisia. Ma l'attività di M. si volse principalmente alle arti teurgiche, tanto care a Giuliano, e ciò spiega la ragione ...
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