Benedettino (m. 812), figlio del conte Teodorico e nipote di Carlo Martello per parte di madre; fu incaricato da Carlo Magno della difesa della Marca di Spagna, che attuò con alterna fortuna, ma grande [...] riforma di Benedetto d'Aniane; nell'806 vi entrò egli stesso accettando di compiere i lavori più umili e di sottoporsi alle più austere penitenze. Venerato subito dopo la morte come santo, fu canonizzato da AlessandroII nel 1066; festa, 28 maggio. ...
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Uomo politico polacco (Sendziepowice 1803 - Dresda 1877), rappresentò a Londra il governo polacco durante l'insurrezione del 1830-31. Ritiratosi a vita privata, dopo i massacri galiziani del 1846 sostenne [...] di Praga e per il suo atteggiamento filorusso divenne (1862) capo del governo civile polacco, ottenendo da AlessandroII importanti concessioni. Dopo lo scoppio della rivoluzione del 1863 e la conseguente repressione russa, abbandonò la vita politica ...
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Uomo politico russo (Meščovsk, oblast´ di Kaluga, 1846 - Pietroburgo 1904). Di origine balto-tedesca, entrato nella burocrazia russa si distinse nelle indagini per l'assassinio di AlessandroII. Capo della [...] polizia dal 1881 al 1884 e viceministro dell'Interno sino al 1894, diresse duramente la politica di russificazione in Finlandia, nelle Province baltiche e in Polonia. Ministro di stato in Finlandia (1899), ...
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Nobile scozzese (m. 1268). Capo del partito filoinglese, alla morte di AlessandroII di Scozia (1249), dovette fuggire in Inghilterra (1252); l'anno dopo era con Enrico III in Guascogna. Membro del consiglio [...] reggere la Scozia sotto gli auspici dell'Inghilterra (1255), si trovò impari a fronteggiare la nuova politica antinglese di Alessandro III (1258) che disperse infine il partito filoinglese di D., il quale però fu salvato dall'intervento personale di ...
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Generale e ingegnere russo (Mittau 1808 - Bad Soden, Francoforte, 1884). Costruì il sistema di fortificazioni di Sebastopoli, che fu trasformata da piazzaforte marittima in un'imponente fortezza terrestre. [...] aiutante di campo dell'imperatore, fu poi (1860) direttore del genio al ministero della Guerra. Dietro incarico di AlessandroII condusse (1877) le operazioni contro Pleven, conclusesi con la capitolazione di ῾Othmān pascià, e ricevette poi (1878) il ...
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Organizzazione populista russa («Volontà del popolo») nata nel settembre 1879 dalla scissione della Zemlja i volja (➔) che diede contemporaneamente vita al gruppo denominato Čërnyj peredel («Ripartizione [...] , mentre la N. indicò e perseguì il terrorismo quale strumento necessario per l’avvio di una liberalizzazione politica della Russia zarista. A essa risale l’assassinio dello zar AlessandroII (1881), a seguito del quale l’associazione fu dispersa. ...
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Uomo politico russo (Mosca 1814 - Pietroburgo 1890). Dal 1856 governatore civile della Curlandia, fu poi, dal maggio 1861 al marzo 1868, ministro dell'Interno. Nonostante le sue tendenze conservatrici, [...] rurali (zemstvo), fu emanata una nuova legge sulla stampa (1865). In qualità di ministro dei Beni demaniali (dal 1872) e di presidente del Consiglio (dal 1877), fu negli ultimi anni di regno di AlessandroII fra le personalità più influenti. ...
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Giurista e scrittore politico russo (1841-1889); prof. di diritto pubblico nell'univ. di San Pietroburgo, nella sua opera monumentale (Načala russkago gosuderstvennago prava "I principî del diritto statale [...] cercò di dare un fondamento di legittimità al regime autocratico russo. Liberale moderato, accolse le riforme di AlessandroII e fra slavofili e occidentalisti mantenne una posizione intermedia, rilevando la necessità delle riforme e al tempo stesso ...
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Generale russo (Kaunas 1828 - Sakharov 1901). Combatté in Crimea e si distinse poi particolarmente durante la guerra russo-turca del 1877-78; occupò Sofia, prese Tirnovo, sconfisse Cevket pascià, si segnalò [...] giungendo in vista di Costantinopoli, che non occupò per divieto espresso dell'alto comando russo e dello zar AlessandroII, preoccupato di non allarmare troppo gli Austro-Inglesi. Dopo la guerra fu governatore di Pietroburgo, Varsavia, e (1892 ...
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Ufficiale russo (n. 1800 - m. Mosca 1871), fratello di Aleksandr e Nikolaj; partecipò al complotto decabrista (1825) e fu deportato in Siberia, ove si segnalò con il fratello Nikolaj per l'introduzione [...] e migliori criterî di amministrazione agricola e familiare (designati appunto con l'aggettivo bestuževskij, "bestuževiano"). Amnistiato da AlessandroII, stabilitosi a Mosca dal 1865, pubblicò, oltre a uno studio sul buddismo, le Memorie uscite a ...
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macedone
macèdone agg. e s. m. e f. [dal lat. Macĕdo(n) -ŏnis, sost., gr. Μακεδών -όνος]. – Della Macedònia, regione storica della penisola balcanica, oggi politicamente divisa fra Bulgaria (10%), Grecia (51%) e la cosiddetta Repubblica di...
fraccata s. f. (dial.) Negli usi molto colloquiali, una grande quantità; (fig.) un fracco, un sacco, un mucchio. ◆ Si riferisce a Borrelli? «Già. Vorrei sapere da dove nasce questa storia. Nessuno nella maggioranza ha invocato il colpo di spugna....