Generale e ingegnere russo (Mittau 1808 - Bad Soden, Francoforte, 1884). Costruì il sistema di fortificazioni di Sebastopoli, che fu trasformata da piazzaforte marittima in un'imponente fortezza terrestre. [...] aiutante di campo dell'imperatore, fu poi (1860) direttore del genio al ministero della Guerra. Dietro incarico di AlessandroII condusse (1877) le operazioni contro Pleven, conclusesi con la capitolazione di ῾Othmān pascià, e ricevette poi (1878) il ...
Leggi Tutto
Organizzazione populista russa («Volontà del popolo») nata nel settembre 1879 dalla scissione della Zemlja i volja (➔) che diede contemporaneamente vita al gruppo denominato Čërnyj peredel («Ripartizione [...] , mentre la N. indicò e perseguì il terrorismo quale strumento necessario per l’avvio di una liberalizzazione politica della Russia zarista. A essa risale l’assassinio dello zar AlessandroII (1881), a seguito del quale l’associazione fu dispersa. ...
Leggi Tutto
Uomo politico russo (Mosca 1814 - Pietroburgo 1890). Dal 1856 governatore civile della Curlandia, fu poi, dal maggio 1861 al marzo 1868, ministro dell'Interno. Nonostante le sue tendenze conservatrici, [...] rurali (zemstvo), fu emanata una nuova legge sulla stampa (1865). In qualità di ministro dei Beni demaniali (dal 1872) e di presidente del Consiglio (dal 1877), fu negli ultimi anni di regno di AlessandroII fra le personalità più influenti. ...
Leggi Tutto
Generale russo (Kaunas 1828 - Sakharov 1901). Combatté in Crimea e si distinse poi particolarmente durante la guerra russo-turca del 1877-78; occupò Sofia, prese Tirnovo, sconfisse Cevket pascià, si segnalò [...] giungendo in vista di Costantinopoli, che non occupò per divieto espresso dell'alto comando russo e dello zar AlessandroII, preoccupato di non allarmare troppo gli Austro-Inglesi. Dopo la guerra fu governatore di Pietroburgo, Varsavia, e (1892 ...
Leggi Tutto
Ufficiale russo (n. 1800 - m. Mosca 1871), fratello di Aleksandr e Nikolaj; partecipò al complotto decabrista (1825) e fu deportato in Siberia, ove si segnalò con il fratello Nikolaj per l'introduzione [...] e migliori criterî di amministrazione agricola e familiare (designati appunto con l'aggettivo bestuževskij, "bestuževiano"). Amnistiato da AlessandroII, stabilitosi a Mosca dal 1865, pubblicò, oltre a uno studio sul buddismo, le Memorie uscite a ...
Leggi Tutto
Uomo politico e diplomatico cinese (n. 1826 - m. 1893); dal 1861 al 1870 fu soprintendente ai Tre porti della Cina del Nord; inviato a Pietroburgo (1878), concluse con lo zar AlessandroII il trattato [...] di Livadia (2 ott. 1879) ma, tornato in Cina, fu condannato a morte sotto l'accusa di aver stipulato un trattato sfavorevole al suo paese; fu poi liberato per intervento delle potenze occidentali ...
Leggi Tutto
Uomo di stato russo (govern. di Tula 1824 - Santo Stefano, Turchia, 1878). Uno dei maggiori sostenitori e artefici dell'emancipazione dei contadini, preparò per la commissione nominata da AlessandroII [...] i più importanti rapporti tecnici sulla riforma, poi utilizzati per le leggi del 1861. Durante la guerra del 1877 fu a capo dell'amministrazione civile in Bulgaria, dove usò criterî moderatamente liberali ...
Leggi Tutto
Uomo politico russo (n. 1853 - m. presso Narva 1921); uomo di fiducia degli zar da AlessandroII a Nicola II, scoppiata la rivoluzione rimase presso la famiglia reale sino al 14 ag. 1917, quando questa [...] venne trasferita a Tobol´sk. Ha lasciato un diario (ediz. inglese, Londra 1927) di fondamentale importanza per la storia della rivoluzione russa ...
Leggi Tutto
Nobile della città di Aloro in Macedonia (m. 365 a. C.); si ribellò (369) ad AlessandroII, e poco dopo lo uccise. Sposata la regina madre Euridice, divenne reggente per il minorenne Perdicca III; fu ucciso [...] a sua volta da questo. Aveva governato sotto l'influenza del tebano Pelopida ...
Leggi Tutto
macedone
macèdone agg. e s. m. e f. [dal lat. Macĕdo(n) -ŏnis, sost., gr. Μακεδών -όνος]. – Della Macedònia, regione storica della penisola balcanica, oggi politicamente divisa fra Bulgaria (10%), Grecia (51%) e la cosiddetta Repubblica di...
fraccata s. f. (dial.) Negli usi molto colloquiali, una grande quantità; (fig.) un fracco, un sacco, un mucchio. ◆ Si riferisce a Borrelli? «Già. Vorrei sapere da dove nasce questa storia. Nessuno nella maggioranza ha invocato il colpo di spugna....