L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] e Parigi), ebbero grande autorità , anche per la r., grammatici come Pietro Elia e Alessandro di Villedieu, mentre vista come un coacervo di precetti privi di legami con la realtà, il sentimento e la poesia, ebbe tanto successo che la parola r. e ...
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In genere, delle Fiandre, ma con riferimenti geografici di varia estensione: a) delle Fiandre in senso stretto (la regione tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord); b) di tutta la metà settentrionale [...] leggenda di san Servazio», 1170 circa); il resto delle sue opere ci è tramandato versifica Alexanders Geesten («Le gesta di Alessandro Magno», 1257 circa) e Historie van teologica. Maerlant continua ad avere una grande influenza e ha molti seguaci; i ...
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Scrittore greco (n. a Samosata nella Siria Commagene verso il 125 d. C. - m. verso la fine del sec. 2°). Di origine forse semitica, apprendista scultore da ragazzo, si volse presto agli studî letterarî [...] ne spiegano la fortuna. L. fu considerato da alcuni un grande satirico e moralista; e si ammirò la spregiudicatezza della sua critica contro il mondo e soprattutto contro la religione pagana (il che spiega la sua fortuna presso gli eruditi bizantini ...
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Medico e filosofo (n. Abano 1250 - m. prima del 1318). Interprete, fra i più rappresentativi, di una nuova cultura, elaborata soprattutto nell'ambito delle facoltà delle Arti, nutrita dell'apporto della [...] e uno sui veleni; varie le traduzioni: i Problemi di Alessandro di Afrodisiade, i Problemi attribuiti ad Aristotele (con commento), di Abrāhām ibn ῾Ezrā. Il Conciliator, l'opera maggiore di P., è un grande manuale scientifico nel quale, attorno ...
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Poeta (Lilla 1135 circa - Amiens 1201). Studiò a Parigi e a Reims, fu poi maestro a Laon, ebbe un canonicato a Reims, e fece quindi parte della cancelleria di Enrico II, dal quale si staccò per avvicinarsi [...] per le sue satire contro la curia. Ebbe da ultimo il canonicato di Amiens. La sua Alexandreis (1178-82), grande poema eroico latino in esametri (10 libri) sulle gesta di Alessandro Magno, classicamente condotto sulla scorta dello storico Q. Curzio ...
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Poeta tedesco (Hannover 1752 - Braunschweig 1806). Studente a Gottinga, entrò in contatto con G. A. Bürger, L. C. Hölty e gli altri poeti dello Sturm und Drang. Avvocato a Hannover nel 1774, l'anno successivo [...] locale duca, assunse cariche di grande responsabilità. Cominciò a pubblicare nel 1775 alcune tragedie di tema storico (Corradino, Alessandro e altre). La sua fama di scrittore altri di idilliaca liricità, imposta il tema del contrasto tra fratelli, ...
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Antica famiglia di Udine resa illustre da alcuni personaggi assurti a notorietà nei campi delle lettere e della medicina. Federico (n. Udine 1530 circa) è l'autore, oltre che di rime di imitazione petrarchesca [...] e bembesca, del trattato Il libro della bella donna (1554), opera rappresentativa del più equilibrato gusto estetico- e segretario di Alessandro Farnese; Luigi (latinizz. Aloysius Luisinus; n. Udine 1526) professò con grande fortuna la medicina ...
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Poligrafo (Como 1742 - Napoli 1796). Attirato a Parma dalla fama di Condillac, che in quella città visse a lungo, vi coltivò gli studî, il disegno, la musica, la danza, e succedette (1769) a C. I. Frugoni, [...] e si fece cavaliere gerosolimitano. Scrisse tra l'altro due poemetti didascalici (Il sistema dei cieli, 1775, e L'origine delle idee, 1778), un dramma musicale (Alessandro e Timoteo, 1782), pregevoli liriche e un interessante Giornale del viaggio d ...
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ZENO, Apostolo
Mario Fubini
Letterato, nato l'11 dicembre 1668 a Venezia, dove morì l'11 novembre 1750.
Di antica famiglia veneziana al suo tempo decaduta, lo Z. attese fin da giovane alla letteratura [...] quanto in ogni parte d'Italia si faceva nel campo degli studî, e ne fu il direttore e il principale estensore, adempiendo al suo compito con grande imparzialità, dottrina e acume critico. Fu poeta cesareo (poi anche storico) a Vienna dal 1718 ...
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PAVOLINI, Corrado
Giuliano Manacorda
Poeta e regista, nato a Firenze l'8 gennaio 1898, morto a Cortona (Arezzo) il 10 aprile 1980. Figlio di Paolo Emilio, illustre linguista e orientalista, e fratello [...] fu prigioniero in Ungheria. Tornato a Firenze, si avvicinò agli ambienti futuristi; fu grande amico del pittore P. Conti e con lui nel febbraio 1919 fondò il mensile Il Centone, dove pubblicò le sue prime poesie; in seguito fondò e diresse le riviste ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...
memetica s. f. La disciplina che studia i memi e la loro trasmissione. ♦ Partiti per risolvere la sfida formidabile costituita dal dover spiegare la cultura, come se nessuno ci avesse provato prima (Dawkins non ha mai nascosto il suo disprezzo...