(russo Samarkand) Città dell’Uzbekistan (361.339 ab. nel 2001), capoluogo della provincia omonima (16.400 km2 con 3.032.000 ab. nel 2008), situata a 710 m s.l.m. lungo le rive del Zeravšan, all’inizio [...] più interessanti culturalmente dell’Asia centrale, fu capitale della Sogdiana in epoca achemenide; dopo la conquista di AlessandroMagno fece parte dell’impero seleucidico, quindi del regno greco-scitico di Battriana. Gli Arabi la conquistarono nel ...
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Pittore (Vercelli 1477 - Siena 1549). Allievo a Vercelli di G. M. Spanzotti (dal 1490), fu a Milano, dove conobbe i pittori lombardi leonardeschi, e quindi a Siena. La prima commissione senese furono gli [...] con Bambino e santi (Torino, Galleria sabauda). Intorno al 1517 era a Roma per eseguire gli affreschi con Storie di AlessandroMagno nella villa di Agostino Chigi, poi detta Farnesina; di nuovo a Siena, nel 1518 affrescava, con Beccafumi e G. del ...
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Architetto greco (4º sec. a. C.), nativo della Macedonia o di Rodi. La tradizione manoscritta porta numerose varianti del suo nome: Dinocare, Stasicrate, Ermocrate e anche Ippocrate; è confuso anche col [...] , menzionato da Plutarco. A D. viene riferito anche il progetto di trasformare il monte Athos in una statua di AlessandroMagno, da Eustazio invece attribuito a Diocle di Reggio. Da distinguersi è l'omonimo (ma più tardo) architetto cui Ausonio ...
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Pittore (Costa al Pino, Siena, 1525 - Napoli 1583). Dopo un primo alunnato (1537-42) presso D. Beccafumi, nel 1543 si recò a Roma dove, amico e collaboratore di Perin del Vaga e Daniele da Volterra, eseguì [...] gli affreschi nella Sala Paolina di Castel S. Angelo (Storie di AlessandroMagno, 1546) e nella cappella Della Rovere a Trinità dei Monti (1548-50). Si stabilì poi definitivamente (1557) a Napoli (tranne un breve secondo soggiorno romano: ...
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Pittore greco, nato in Egitto, allievo di Ctesidemo e contemporaneo di AlessandroMagno e di Tolomeo I. Secondo un racconto piuttosto romanzesco di Luciano, A., geloso di Apelle, lo avrebbe calunniato [...] ne loda la facilità nel dipingere. Si ricordano molte opere, di cui alcune erano in Roma: Esione, Alessandro e Filippo, Dioniso, Alessandro fanciullo, Ippolito, Cadmo, Europa. Famosi il Satiro che spia, il fanciullo che soffia nel fuoco creando varî ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] concubine di suo padre David e Morte di Assalonne; Elia ascende su un carro di fuoco e Sacrificio d’Abramo. AlessandroMagno, il grande conquistatore, è presente in quanto morendo senza eredi fu all’origine della suddivisione del Medio Oriente in ...
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Pittura, scultura o fotografia che ritrae, cioè rappresenta la figura o la fisionomia di una o più persone.
Il r. nell’antichità
L’arte egizia ebbe un particolare interesse per la riproduzione di tratti [...] improntate a un gusto di classica armonia si avverte anche una viva sensibilità psicologica. La celebrazione ritrattistica di AlessandroMagno porta alla creazione del r. eroico, del sovrano dall’espressione ispirata, ma accanto a questi tipi si ...
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Scultore ateniese (sec. 4º a. C.). Tra i massimi artisti della classicità, le sue opere vennero replicate in numerosissime copie e lodate dagli autori antichi. Enorme è stata la sua influenza in tutte [...] con molta verosimiglianza un'altra creazione prassitelica, il cosiddetto Eubuleo (detto anche Trittolemo Theos o AlessandroMagno), divinità eleusina che le fonti ricordano fra i soggetti più celebrati trattati da Prassitele. Originali devono ...
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Archeologia
Si definisce c. il linguaggio e il gusto artistico che una civiltà esprime in un dato periodo e che rimarrà tipico ed esemplare di quella civiltà, preso a modello e imitato per lungo tempo. [...] per c. si intende il periodo compreso tra la metà del V sec. a.C. e il 323 a.C. (morte di AlessandroMagno). In questi secoli furono raggiunte e teorizzate esperienze che sono alla base della civiltà moderna, grazie soprattutto ad Atene che, uscita ...
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Gandhāra (gr. Γανδαρίς) Denominazione antica della regione pianeggiante che si estende ai confini nord-occidentali dell’India e ha come centro principale la città di Pēshawār: zona aperta da epoche remote [...] il continente asiatico.
Parte dell’impero achemenide sotto Ciro (559-29 a.C.), subì la dominazione persiana fino alla conquista di AlessandroMagno (327-326 a.C.); la sovranità greca durò 2 soli decenni: la regione fu ceduta da Seleuco I all’indiano ...
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magno
agg. [dal lat. magnus «grande»]. – Sinon. ant. e letter. di grande: Mi fuor mostrati li spiriti magni (Dante); case de le quai mai le più magne Non vide il paladin prima né poi (Ariosto). È ancora vivo in locuz. partic.: aula m., v....
ciclo1 s. m. [dal lat. tardo cyclus, gr. κύκλος «cerchio, giro»]. – 1. In matematica, generalizzazione del concetto di linea chiusa; in algebra, sottogruppo ciclico di un gruppo. 2. In botanica, il complesso dei fillomi (foglie, antofilli, brattee)...