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La colonizzazione fenicia. - La storia della colonizzazione può a buon diritto, come vuole la tradizione, iniziarsi con gli stanziamenti fenici. Poiché, se anche l'immenso estendersi della nostra conoscenza [...] a Capri, Pandotira e Ponzia; e anche Ercolano e Pompei furono forse loro fondazioni. Più a nord gli Etruschi confine sull'Iassarte, l'Idaspe e l'Indo. Le fondazioni di Alessandro a noi note sono circa trenta. Antigono Monoftalmo iniziò la serie ...
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Il termine di chirurgo (chirurgus, vulnerum medicus) è stato impiegato fin dall'origine per indicare quel medico che curava certe lesioni con atti manuali, come suture delle ferite, riduzioni di lussazioni [...] della Società internazionale di chirurgia, essendo relatore per l'Italia Alessandri. La prima sutura del cuore risale al gennaio 1896 (v. vol. IV, pagina 474). E dall'affresco di Pompei, oggi al Museo di Napoli, siamo edotti della delicata arte con ...
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(fr. fresque; sp. afresco; ted. Fresko; ingl. fresco). -
Tecnica. - Si chiama affresco la pittura fatta coi pigmenti colorati (semplicemente impastati o diluiti con acqua) distesi su una preparazione di [...] meridionale dalla fine del IV all'età imperiale romana, di Alessandria, di Pagasae in Tessaglia, di Corinto, ecc.), persiste città campane sepolte dall'eruzione vesuviana del 79 d. C. (Pompei [tav. CVII] Ercolano, Stabia e ville adiacenti), a Delo ...
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GALLIA
Léopold Albert CONSTANS
Giacomo DEVOTO
Secondina Lorenzina CESANO
Pietro ROMANELLI
Mario NICCOLI
. Gli antichi davano il nome di Gallia al paese compreso fra il Mediterraneo, le Alpi, il [...] Biturigi, battevano moneta, copiando i conî aurei di Filippo e di Alessandro di Macedonia. Presso i popoli del sud si copiava la dramma suscitò folli speranze; ma fu spenta nel sangue da Pompeo, che applicò tuttavia subito dopo l'abile politica della ...
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La seconda città dell'Egitto, nell'angolo O. del delta nilotico, su un lembo di terreno sabbioso che separa il lago litoraneo di Maryūt, o palude Mareotide, dal Mediterraneo, a 31°12′ di lat. N. e 29052′ [...] : un documento tuttavia che ogni giorno più rivela quanto grande e diffusa sia stata l'influenza di Alessandria in Pompei (e non si comprende perché avrebbe dovuto essere limitata a una sola manifestazione dell'arte) e quanto straordinariamente ...
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Il termine italiano, come quelli francese e inglese, deriva dal latino ebur; quello spagnolo è originario da parola araba (nāb al-fīl "dente d'elefante") che si ritrova ancora nel commercio, e non solo [...] (fig. 25) del sec. II circa. Notevoli anche un telamone di Pompei e un rilievo discoidale con Apollo in trono, da Ercolano, al museo di ogni parte.
Più certa è la provenienza dalle officine di Alessandria d'Egitto di un gruppo di opere, fra cui la ...
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È una forma di pubblico edificio assai diffusa nel mondo antico e persistente tuttora, benché modificata, nel tempio cristiano.
La basilica greco-romana. - Essendo destinato all'amministrazione della giustizia [...] mq. 1320. Riducendo i metri a piedi italici (cfr. Sogliano, Il Foro di Pompei, in Memorie della R. Accademia dei Lincei, classe scienze mor., s. 6ª, I nella regione IX (Circus Flaminius). Severo Alessandro cominciò a edificare nel campo Marzio, a ...
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. L'arco, considerato dal punto di vista costruttivo, è una struttura curva con la quale si supera uno spazio, che suole chiamarsi la luce, la corda, la portata e anche la sottotesa dell'arco stesso. La [...] ha la luce centrale di metri 221,30 (1902). Va ricordato il ponte Alessandro III, ad arco con tre cerniere, gettato sulla Senna nel 1900, con una due che fiancheggiano il tempio di Giove a Pompei e da quello posto all'ingresso meridionale della città ...
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È il noto metallo prezioso, o nobile, usato nella monetazione, nella fabbricazione di oggetti d'uso, ma soprattutto ornamentali o artistici. Il nome, in quasi tutte le lingue, sembra che si riferisca al [...] e Mangoldo per la collegiata di Huy 1173; reliquiario di Alessandro per l'abate Vibaldo di Stavelot e Corvey 1145 al Museo . di Napoli, p. 409 segg.; V. Spinazzola, Le arti decorative in Pompei, 1928, tavv. 231-238.
Per l'arte medievale e moderna: J. ...
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GIARDINO (dal fr. jardin, pronunciato anticamente giardin, di origine franca; sp. jardín; ted. Garten; ingl. garden)
Giuseppe LUGLI
Ernst KUHNEL
Luigi PICCINATO
Giuseppe LEPRI
Giovanni Vacca
Oriente. [...] e dai bottini delle guerre sociali e civili. In Pompei si ammirano tuttora alcuni giardini di questo periodo nei nelle pagode, si vedono spesso raccolte di animali vivi.
Alessandro il Macedone riportò numerosi animali dalle sue spedizioni militari, ...
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magno
agg. [dal lat. magnus «grande»]. – Sinon. ant. e letter. di grande: Mi fuor mostrati li spiriti magni (Dante); case de le quai mai le più magne Non vide il paladin prima né poi (Ariosto). È ancora vivo in locuz. partic.: aula m., v....
seleucidico
seleucìdico agg. (pl. m. -ci). – Che si riferisce o appartiene ai Selèucidi (gr. Σελευκίδαι), nome, derivato da Seleuco I Nicatore, re di Siria dal 306 al 280 a. C., della dinastia che regnò sui territorî orientali dello smembrato...