Famiglia nobile che trae origine dal medesimo ceppo degli Estensi, dei Malaspina, dei marchesi di Massa. Il nome venne alla famiglia da Oberto I (m. 1148), detto Pelavicino (v.), i cui possessi andavano [...] e soldato al servizio dell'Impero e di Venezia; e Ferrante Pallavicino (v.) n I P. di Genova: dai figli di Niccolò, Ansaldo, (1756-1833), figlio del doge Gian Carlo; Alessandro (v.); Fabio (v.); Camillo (1813-1882), economista e scienziato; Francesco ...
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Nobile famiglia milanese, i cui primi ricordi risalgono forse al sec. 11º, e la cui nobiltà fu riconosciuta nella revisione operata dall'arcivescovo Ottone Visconti nel 1277. Quattro suoi membri, Ambrogio, [...] furono cedute nel 1935 alla città di Milano, e sono collocate nel Castello Sforzesco. Allo stesso ramo di Melzo appartenne il generale Alessandro (v.). Da ricordare anche, di un ramo collaterale, ma recante lo stesso predicato, Gian Giacomo Teodoro ...
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Famiglia piemontese le cui tradizioni la vorrebbero proveniente dalla Normandia (di dove sarebbe passata in Inghilterra, poi in Scozia, e nuovamente in Francia), ma le cui origini storiche risalgono a [...] ) con Pietro Antonio (1639-1711) e marchionale (1796) con Carlo Francesco (v.). Questi ebbe sei figli: Giuseppe Alessandro (v.), Geltrude Irene, Ignazio Isidoro (v.), Giovanna Battista Maria Adelaide, Maurizio e Sofia; il ramo primogenito, marchesi ...
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Famiglia bolognese che si fa risalire a un Pepulo menzionato in un documento del 1202. I P. si affermarono a Bologna (sec. 13º) con Romeo (m. Avignone 1324) che venne esiliato (1321) dopo il fallito tentativo [...] per opere letterarie il conte Cornelio (1708-1777) e il figlio Alessandro (v.). Alle lotte del Risorgimento parteciparono, oltre al conte Carlo (v.) e al marchese Gioacchino Napoleone (v.), i fratelli Ugo, Giovanni e Achille, che si segnalarono nella ...
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Famiglia tifernate. Di origine plebea e proveniente dal contado, la famiglia dei V. assurse a importanza con Vitellozzo (v.), ricco mercante di Città di Castello. Ma il vero fondatore della potenza della [...] (Città di Castello 1519 - Zierikzee 1575), che combatté al servizio di Filippo II di Spagna nella guerra di Fiandra, Alessandro (v.) e Paolo (v.). Per il mecenatismo della famiglia V., Città di Castello fu arricchita di mirabili opere d'arte. ...
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Famiglia magnatizia romena, di origine albanese. Il primo a essere ricordato, nel 17º sec., è Giorgio (v. Giorgio Ghica, voivoda di Moldavia e gospodaro di Valacchia). Da allora la famiglia, naturalizzatasi [...] o di entrambi i principati; tra questi ricordiamo Gregorio I, Gregorio II, Matteo, Scarlat, Gregorio III, Gregorio IV e Alessandro (v. le singole voci). Alla famiglia Gh. appartiene la scrittrice Elena (1827-1888) nota anche in Italia (dove visse a ...
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Famiglia nobile, salita nel sec. 15º a grande influenza, come feudataria di vasti territorî in Sabina, che vennero accresciuti (1463) da Giorgio, protonotario apostolico, e poi (1530) da Giangiorgio. Contò [...] fra i suoi membri insigni personaggi: il cardinale Alessandro (v.), detto seniore per distinguerlo dall'altro Alessandro (1592-1644) anch'egli cardinale; il card. Giuliano (v.), il marchese Giuliano I (1491-1564), gonfaloniere del popolo romano, come ...
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Cardinale (n. 1350 - m. Bulla, presso Losanna, 1418); arcidiacono di Reims fino al 1403, fu creato (1404) cardinale e arcivescovo di Tarantasia dall'antipapa Benedetto XIII, a cui fu a lungo fedele. Caduto [...] disgrazia di lui, sottrasse la Savoia all'obbedienza dell'antipapa e riuscì a farsi riconoscere i suoi benefici dal neoeletto AlessandroV. Amico e fautore di Giovanni XXIII, che lo nominò cancelliere e camerlengo di S. R. Chiesa, lo difese durante ...
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Ramo dei Riario, iniziatosi per il matrimonio di Girolamo Riario con Caterina Sforza (1477); perduta la signoria di Imola e Forlì, i R. S. si stabilirono a Bologna. Tra essi si segnalarono Alessandro (v.), [...] dal 1620); Giuseppe, che prese parte alla rivoluzione napoletana del 1799; Giovanni (n. 1769 - m. 1836), ufficiale di marina e musicista; Tomaso (n. 1782 - m. 1857), cardinale, camerlengo della Chiesa, e Sisto (v.), cardinale e arcivescovo di Napoli. ...
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Pubblicista (Brakel, Vestfalia, 1340 circa - Maastricht 1418); scrittore della cancelleria pontificia, dal 1395 al 1399 vescovo a Verden, poi nuovamente a Roma sempre nella cancelleria; dal 1409 presso [...] la curia dei papi conciliarî AlessandroV e Giovanni XXII. La sua principale opera storica, De schismate libri tres, ha carattere fortemente polemico e riflette le tendenze del Concilio di Pisa. Polemici anche i suoi scritti pubblicistici nei quali ...
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agg. e s. m. (pl. m. -i). – Relativo ad Alessandro di Afrodisiade e alle sue dottrine: l’interpretazione a. dell’intelletto; seguace delle sue teorie (v. la voce prec.).
V-Day
s. m. inv. Il giorno di Walter Veltroni; con particolare riferimento alla sua designazione alla carica di segretario del Partito democratico. ◆ Il «V-Day» sarà mercoledì prossimo. A Torino. Walter Veltroni pensa ormai già al come e non...