Storico e poeta (Napoli 1507 - ivi 1591). In seguito ai contrasti avuti a Napoli col Viceré fu esule una prima volta nel 1540 e una seconda nel 1547, ma rientrò nella sua città nel 1589 e vi ebbe anche [...] e documenti inediti. Scrisse anche carmi latini e rime (più belle di tutte quelle in morte del figlio Alessandro) che, pubblicate nel 1708, piacquero allora per la loro concettosità epigrammatica e la loro lontananza dalla pedissequa imitazione ...
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Uomo politico francese (Oloron-Sainte-Marie, Bassi Pirenei, 1862 - Marsiglia 1934). Uomo di destra, fornito di grandi doti oratorie, deputato dal 1888, dal 1894 fu più volte ministro (tra l'altro agli [...] servizio militare di tre anni). Tornò per l'ultima volta al potere nel febbraio 1934 come ministro degli Esteri nel ", con l'URSS. Fu assassinato con il re di Iugoslavia Alessandro I. Ha lasciato varî scritti di carattere storico-letterario: Mirabeau ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] 342 si occupò, su richiesta di Filippo II di Macedonia, dell'educazione di Alessandro Magno; tornato ad Atene fondò nel 335-34 la sua scuola, il atto non dev'essere concepito come realizzantesi una volta per sempre; ogni momento del divenire è ...
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Uomo politico e oratore ateniese (384 a. C. - 322 a. C.). Partecipò alla vita pubblica di Atene, dedicandosi alla difesa delle libertà democratiche contro l'espansionismo di Filippo II di Macedonia attraverso [...] di oratoria e di diritto giudiziario con Iseo, e, una volta in grado di farlo, sostenne contro i tutori una serie di di Arpalo; certo è che, richiamato ad Atene alla morte di Alessandro, fece un ritorno trionfale. Ma non riebbe più il prestigio di ...
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Scrittore russo (Orël 1818 - Bougival, Parigi, 1883). Tra i primi autori ad essere conosciuto e apprezzato in Occidente, T. ottenne un grandissimo successo con i racconti della raccolta Zapiski ochotnika [...] anche, a quanto pare, alla decisione dello zar Alessandro II che nel 1861 procedette alla liberazione. Intanto monumento a Puškin. Poi lasciò di nuovo la Russia e questa volta definitivamente, poiché nel 1883, dopo aver dettato il suo ultimo racconto ...
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Poeta tragico ateniese (Salamina 480 a. C. - Pella 406), nato secondo la tradizione il giorno stesso della battaglia di Salamina (5 sett.), figlio di Mnesarco, o Mnesarchide, e di Clito, che secondo le [...] . Fu vincitore nei concorsi drammatici solo 4 volte; una quinta volta vinse quando il figlio minore, Euripide, rappresentò e ora a Copenaghen, reca iscritti alcuni versi della tragedia Alessandro; in tutte, E. è rappresentato barbato, in atteggiamento ...
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Oratore ateniese (436-338 a. C.). Seguace del sofista Gorgia, aprì ad Atene una scuola per l'insegnamento dell'eloquenza; nelle sue orazioni perorò l'unità panellenica in funzione antipersiana. Invocò [...] di volta in volta l'egemonia sulla Grecia di Atene (380), poi di Filippo di Macedonia (346 e 344) e infine di nuovo di Nicocle, l'A Nicocle e l'Evagora. Poi si rivolse ad Alessandro di Fere, a Dionisio di Siracusa, ad Archidamo di Sparta. Disilluso ...
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Poeta e drammaturgo tedesco (Weimar 1761 - Mannheim 1819). Scrittore estremamente prolifico e versatile, ha lasciato una serie innumerevole di lavori teatrali, affermandosi come il favorito dal pubblico [...] Alla morte di Paolo I, tornò a Weimar, ancora una volta però male accetto in un ambiente dominato da Goethe, quindi (1811-12), d'interesse prevalentemente politico. Nominato dallo zar Alessandro I consigliere di stato nel 1813, dopo la caduta di ...
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Abile politico, dovette faticosamente destreggiarsi fra Venezia, stato pontificio, Francia e Spagna, perdendo e riconquistando più volte i suoi domini. Amante della cultura (alla sua corte visse L. Ariosto), [...] in seconde nozze (1501) Lucrezia Borgia, figlia di papa Alessandro VI; dovette destreggiarsi tra Venezia e stato pontificio, tra d'oro Modena da Carlo V, che nel 1521 a sua volta promise di riconoscere allo Stato della Chiesa il possesso di Ferrara. ...
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Filosofo greco (n. 360 circa - m. 270 circa a. C.). È considerato il fondatore dello scetticismo. La sua dottrina, esposta da Timone di Fliunte (ca. 320-ca. 230 a.C.) e Diogene Laerzio, riconosce l'assoluta [...] , egli appare scolaro, o amico, del democriteo Anassarco, insieme col quale seguì la spedizione di Alessandro in Asia (mentre come scolaro di P. è a sua volta designato il democriteo Nausifane di Teo). In ogni modo è certo che la sua concezione è da ...
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voltare
v. tr. e intr. [lat. volg. *voltare, da *volvitare, per il lat. class. volŭtare, der. di volvĕre «volgere»] (io vòlto, ecc.). – 1. tr. a. Muovere, piegare una parte del corpo in una direzione opposta o diversa (concorre in alcuni usi...
voltiano
agg. – Del fisico e chimico Alessandro Volta (1754-1827): le scoperte v.; museo v.; il Tempio Voltiano, eretto nel 1927 a Como, in cui si conservano varî cimelî di Volta e della sua attività.