Linguistica
Complesso di segni ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata.
L’antichità ha conosciuto vari sistemi di scrittura, ciascuno dei quali è giunto dalla [...] Atene nel 403-402 a.C. La nuova serie alfabetica ionica, composta di 24 segni, divenne da allora l, r, m, n.
L’a. latino può considerarsi come la continuazione dell’a. etrusco. L’uso della scrittura presso i latini è ricordato per il sec. 7° a.C., ...
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Comune della prov. di Roma (31,1 km2 con 11.831 ab. nel 2008), a 225 m s.l.m. sulle colline tra il Lago di Bracciano e il Tevere.
Alfabeto di F. Alfabetoetrusco graffito su un vaso di bucchero del 7° [...] sec. a.C. trovato in una tomba di F., ora al museo di Villa Giulia a Roma ...
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SCRITTURA
Armando Petrucci
(XXXI, p. 232)
Storia della scrittura. - Ove si considerino s. tutte le "tracce grafiche dotate di significati convenzionali" (G.R. Cardona) che gli uomini hanno adoperato [...] noi sono iscrizioni su pietra o incisioni a sgraffio su metallo e presentano forme alfabetiche e disposizioni dello scritto molto vicine a quelle dell'alfabetoetrusco. La s. etrusca, diffusasi largamente in Italia a nord e a sud della Toscana, venne ...
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Sette tavole di bronzo, trovate presso il teatro romano di Gubbio nel 15° sec. e conservate nel palazzo dei Consoli, alcune scritte in alfabetoetrusco, altre in alfabeto latino, contenenti un testo in [...] lingua umbra, che è il più importante documento per lo studio della lingua e della civiltà umbre. Risalgono in parte al 3°, in parte al 2° sec. a.C., ma la redazione del testo originale è assai più antica. ...
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Gino Roncaglia
Lingua e tecnologia
Usi della lingua e strumenti di rete
di Gino Roncaglia
27 gennaio
A San Francisco, Steve Jobs, fondatore e amministratore delegato di Apple, presenta iPad, ‘tavoletta’ [...] iscrizioni su pietra o incisioni a sgraffio su metallo e presentano forme alfabetiche e disposizioni dello scritto molto vicine a quelle dell’alfabetoetrusco. La scrittura etrusca, diffusasi largamente in Italia a nord e a sud della Toscana, venne ...
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LATTES, Elia
Maria Grazia Mimmo
Nacque a Venezia il 25 apr. 1843 da Abramo e da Elena Gentilomo.
La madre si era trasferita da Spalato a Venezia nel 1841; il padre (1809-75) fu rabbino maggiore di Venezia [...] pp. 846 s.), nel quale riunì le parole ordinate per finali. Agli studi di fonologia etrusca consacrò speciali dissertazioni: Vicende fonetiche dell'alfabetoetrusco (in Memorie del R. Istituto lombardodi scienze, lettere ed arti, s. 3, XXI [1907], pp ...
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Antica popolazione d'Italia, insediata soprattutto nelle odierne regioni di Toscana, Lazio e Umbria settentrionali (fig. 1), ma con alcune propaggini anche in Campania, Emilia-Romagna e Lombardia.
Sull’origine [...] documentata sin dal 7° sec., è fondata su un alfabeto d’origine greca. Alcune lettere dell’alfabeto greco (per es., β e δ) mancano in quello etrusco, altre hanno valori fonetici differenti (così il γ, che s’impiegava per la gutturale sorda anziché ...
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Terza lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La sua forma deriva dal gamma dell’alfabeto greco occidentale (calcidese) che fu modello di quello romano. Qui inizialmente la C rappresentò sia la velare [...] ’uso greco sia la sorda ‹k›, certamente per influsso dell’etrusco, che non distingueva sorde e sonore. Con il passare del c dolce con la lettera č (passata in seguito a molti alfabeti fonetici), le altre lingue si servono di digrammi, come per es ...
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Linguistica
Sesta lettera dell’alfabeto latino. La sua forma, uguale a quella dell’Ϝ maiuscola latina, deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno che era usato per indicare la semivocale [...] u̯; anche in etrusco la lettera, scritta ó, ebbe valore di u̯. In latino il segno Ϝ fu dapprima usato per indicare la semivocale u̯, poi la stigma) rimase tuttavia per indicare il numero 6. Nell’alfabeto latino la forma dell’f minuscola è derivata in ...
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Segno grafico del primo alfabeto in uso nei paesi nordici (dalla penisola scandinava fino alle coste baltiche della Germania e alle zone occupate dagli Anglosassoni), dal periodo che viene appunto definito [...] r. rimane controversa: tra le ipotesi più accreditate è quella che le vede modellate sugli analoghi segni degli alfabetietrusco-italici, che potevano aver raggiunto l’Europa settentrionale seguendo le vie dei frequenti scambi commerciali. I più ...
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alfabeto
alfabèto s. m. [dal lat. tardo alphabetum, gr. tardo ἀλϕάβητος, comp. dei nomi delle due prime lettere ἄλϕα e βῆτα]. – Complesso di segni, ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata o di un...
etrusco
agg. [dal lat. Etruscus] (pl. m. -chi). – 1. Dell’antica Etruria, regione dell’Italia centrale corrispondente all’odierna Toscana e Lazio settentr.: il popolo e.; l’arte, la civiltà, la lingua e.; museo e.; antichità etrusche; riva...