Stato dell'Arabia, situato nell'angolo SO. della penisola, tra 18° 20′ e 12° 35′ lat. N. e tra 42° 18′ e 45° long. E., confinato a N. dal Ḥigiāz, a E. dal territorio praticamente autonomo del deserto ad-Dahnā', [...] , né vi sono segni speciali per indicare i nomi proprî. L'opinione prevalente è che gli Arabi meridionali abbiano dedotto il loro alfabeto da quello delle popolazioni della Palestina, con le quali venivano a contatto durante le loro grandi imprese ...
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. Uno dei grandi gruppi etnici e linguistici in cui si divide la razza dei Semiti (v.).
Il loro nome, che è attestato in documenti cuneiformi fino dal sec. XI a. C. (v. oltre, Storia), si trova altresì [...] in condizioni di normadismo: Giacobbe è andato nel deserto siro-arabico (secondo il testo attuale giungendo fino a Harran) a cercar tipi di scrittura alfabetica (a eccezione di quello etiopico) risalgono a modelli aramaici (v. alfabeto).
Lingua e ...
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SINAI (o Arabia Petrea; A. T., 115)
Giuseppe STEFANINI
Giuseppe RICCIOTTI
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Vasta penisola di forma triangolare, posta tra l'Asia e l'Africa, lunga da Rās Moḥammed all'estremità [...] definitivamente nella forma che poi gli avrebbero dato i Fenici: rimaneva aperta la questione se l'alfabeto dell'Arabia meridionale, alla cui diretta derivazione dal fenicio si oppongono varie difficoltà, non provenisse invece, indipendentemente, da ...
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PALMIRA (Παλμύρα, Palmyra; arabo Tadmur)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Renato BARTOCCINI
Oasi situata nel deserto siro-arabo a metà strada circa tra il Mediterraneo e l'Eufrate, a circa 300 km. da questo [...] e che sappiamo essere penetrati anche più profondamente nel deserto siro-arabo (v. arabi: Storia, III, p. 824), non sia rimasta ignota scavi in cors, sono redatte in un alfabeto derivato da quello aramaico (v. alfabeto, II, p. 377; epigrafia, XIV, ...
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L'a. essendo fenomeno relativo all'alfabetizzazione, di cui rappresenta l'assenza o la carenza, è divenuto oggetto d'attenzione e d'intervento soltanto in tempi abbastanza recenti. Di fatto, sebbene non [...] gruppo a sé stante fra Africa e Asia è quello arabo, che ha unità linguistica e ora anche disponibilità di milieu du XXe siècle, a cura dell'UNESCO, ivi 1957; Atti del convegno mondiale Alfabeto e società, a cura dell'UNLA, 2 voll. in it. e in ingl ...
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KAZAKISTAN (A. T., 103-104)
Giorgio PULLE'
Giorgio VERNADSKIJ
Repubblica sovietica socialista autonoma dei Kazaki, antico territorio delle Steppe dei Kirghisi (Asia russa). Ha una superficie di 2.814.600 [...] generalmente un vecchio. In relazione con la religione islamica l'alfabeto di cui si servono i Kazaki è l'arabo, ma attualmente questa scrittura cede il posto al nuovo alfabeto latino. L'analfabetismo, molto diffuso, va gradualmente diminuendo. Fino ...
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. Il gruppo delle lingue camitiche è uno dei più importanti dell'Africa, estendendosi per circa la quinta parte di essa, almeno se si ammettono le inclusioni che molti glottologi vi fanno. E diffuso, [...] culla è ricercata da taluni nell'Africa stessa, da altri in Arabia, in Siria o in altre limitrofe regioni dell'Asia.
Il numidiche), spesso anche imperfettamente intese e scritte in un alfabeto consonantico di 30 lettere, non tutte identificate con ...
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Tagikistan
Adriano Guerra
(XXXIII, p. 179; App. III, ii, p. 895; V, v, p. 387; v. urss, XXXIV, p. 816; App. I, p. 1098; II, ii, p. 1065; III, ii, p. 1043; IV, iii, p. 754)
Geografia umana ed economica
Popolazione
Dopo [...] , che è un idioma di ceppo iranico, ha sostituito il russo come lingua ufficiale, e anche l'alfabeto cirillico è stato rimpiazzato da quello arabo.
La capitale Dušanbe, situata nell'Ovest del paese, non lontano dal confine uzbeko, ha 528.600 abitanti ...
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GEROGLIFICI
Giulio Farina
. Con questo nome si suole intendere la scrittura degli antichi Egiziani. Il termine deriva da Clemente Alessandrino (Strom., V, 4,20) che la designa γράμματα ἱερογλυϕικὰ "lettere [...] dai giovani ed ha finito col trionfare. Essa è, seguendo l'ordine moderno dell'alfabeto: ', ἰ o j, ‛, w, b, p, f, m, n egiziano e mostrando l'etimologia che il misterioso ñ è l'arabo ghain, il Farina ha introdotto un'altra trascrizione più coerente: ...
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È la terza lettera dell'alfabeto romano e di quelli derivati da esso; il suo nome, che era ce in latino, si è conservato in quasi tutte le lingue europee; in italiano è ci. La sua forma deriva da quella [...] per rappresentare tale innovazione fonetica, ne è derivato che altre lingue, le quali avendo adottato rispettivamente gli alfabeti greco e arabo, possedevano il suono di c palatale (ć), sono state indotte a creare nuovi segni per rappresentarle: così ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario che era simile a una I con i due tratti...