Pape Satàn, pape Satàn aleppe
Ettore Caccia
Satàn, pape Satàn aleppe. Il verso presenta una delle più discusse cruces dantesche: sono le parole di Pluto (If VII 1), nel quarto cerchio, al giungere [...] identificazione di aleppe con aleph, prima lettera dell'alfabeto ebraico e simboleggiante, secondo l'uso medievale, il entro? " (Puccianti).
Altri dicono si tratti di espressione in lingua araba, o in ogni caso di lingua semitica: " La porta dell ...
Leggi Tutto
PODIANI, Prospero
Paolo Vian
PODIANI, Prospero. – Secondogenito di Lodovico di Girolamo e di Girolama di Eusebio Fumagioli, fratello di Piergirolamo, Ercole, Bernardino e Marcello, nacque, forse a Perugia, [...] il 30 marzo e trasmessi il 2 aprile alla Biblioteca Vaticana (83 manoscritti: 71 in alfabeto latino, 10 greci, un ebraico e, forse, un arabo). L’operazione, evidentemente ancora dettata da timori di dispersioni, era prevista come acquisto, ma pare ...
Leggi Tutto
ebraico
Angelo Penna
Pier Vincenzo Mengaldo
Lingua del gruppo semitico. Nella Bibbia è chiamata " lingua di Canaan " (Is. 19, 18) oppure " lingua giudaica " (Il Reg. 18, 26), ma già nel Nuovo Testamento [...] lingue, di cui si conoscevano specialmente l'ebraico e l'arabo, sino ad alcuni decenni fa s'indicavano con il termine tutt'al più si può scorgere il nome della prima lettera dell'alfabeto e. (" alef ") nell'enigmatico aleppe. Ed è vano ogni ...
Leggi Tutto
PALATINO, Giovan Battista
Franco Pignatti
PALATINO, Giovan Battista. – Nacque a Rossano, in Calabria, in data ignota, ma da collocare dopo il 1510, poiché egli si riferisce al suo primo libro, edito [...] "corrente", fiamminga, tedesca, francese, napoletana. Inoltre sono presenti mostre di alfabeti non latini: greco, due differenti ebraici, due caldei, arabo, egiziano, indiano, siriano, saraceno, illirico. Alcune di queste lettere non hanno ...
Leggi Tutto
OBICINI, Giovanni Battista
Alessandro Vanoli
OBICINI, Giovanni Battista (in religione Tommaso). – Nacque il 9 novembre 1585 nella contrada di Riparia San Giuliano a Nonio, piccolo paese della diocesi [...] stato preparato un testo preliminare contenente l’alfabeto copto con la traslitterazione latina. Ma Obicini Tuttavia nel tardo autunno rientrò a Roma, dove riprese l’insegnamento dell’arabo e l’attività di traduzione.
A Roma morì, presso S. Pietro ...
Leggi Tutto
ALBONESI, Teseo Ambrogio degli
Giorgio Levi della Vida
Antesignano dello studio delle lingue orientali nella prima metà del sec. XVI, nato a Pavia, o nei dintorm, nel 1469, morto ivi quasi certamente [...] 'A. ha saputo presentare un sistema grammaticale coerente, e tanto meno dell'arabo, dell'etiopico, del copto, dei quali tratta a più riprese. Dei numerosi alfabeti riprodotti soltanto alcuni sono autentici; siquanti sono fantastici, altri, desunti da ...
Leggi Tutto
LUCCHESINI, Cesare
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 2 luglio 1756, ultimo dei tre figli del marchese Francesco e di Maria Caterina Montecatini. Nel 1764, con i fratelli Girolamo e Giacomo (1753-1820), [...] il copto, il siriaco, l'ebraico e l'arabo, che considerava strumenti indispensabili per intendere correttamente il testo 'origine del politeismo in Grecia; la Congettura intorno all'alfabeto greco; Dell'istituzione della vera tragedia greca per opera ...
Leggi Tutto
DALLE GRECHE (Delle Greche, De le Greche), Domenico (Giovanni Domenico)
Gianvittorio Dillon
Figlio di Antonio, veneziano - come egli dichiara nell'iscrizione della xilografia con la Sommersione del [...] una notevolissima Veduta del Cairo (Caiero, con titolo anche in ebraico e in arabo), composta da ventuno xilografie di formato diverso contrassegnate da lettere dell'alfabeto, stampata per la prima volta dall'editore e intagliatore M. Pagan (cfr. C ...
Leggi Tutto
MARINI, Marco
Paola Lasagna
– Nacque nel 1541 o 1542 a Brescia, da Marco e fu battezzato Pietro Giacomo come l’avo paterno. Della madre Antonina non è noto il cognome.
Benché sia da considerare infondata [...] studiò, probabilmente da autodidatta, il caldeo, il greco, l’arabo e l’illirico. Tra il 1567 e il 1568 soggiornò nei consonantibus, De vocalibus, De dages [i segni diacritici dell’alfabeto ebraico]), passando poi all’esame delle parti del discorso ( ...
Leggi Tutto
JUDAH BEN SALOMON HA-COHEN MATQAH
CCesare Colafemmina
Filosofo, nato a Toledo verso il 1215 da una celebre famiglia di astrologi, fu discepolo di Meir Abulafia (1170?-1244), il più famoso rabbino spagnolo [...] , in gran parte, aritmetici e simboleggiati dalle lettere dell'alfabeto ebraico. Dio, che non è corpo, resta in sé quando, sempre nel Midrash ha-ḥokhmah, ricorda la traduzione dall'arabo in ebraico della Fisica di al-Biṭrūǧī che egli aveva eseguito ...
Leggi Tutto
arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario che era simile a una I con i due tratti...