NUMERAZIONE
Ettore BORTOLOTTI
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
. Il concetto di numero, per sua natura primitivo e astratto, viene per uso costante estrinsecato in aggruppamenti di cose sensibili [...] × 100, bensì 10 × 1000 = 10.000.
Nella notazione cuneiforme del sistema sessagesimale i numeri inferiori al 60 sono scritti al modo dianzi usavano come cifre numeriche le 22 lettere del loro alfabeto, delle quali 9 servivano per le unità semplici, 9 ...
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PASIGRAFIA e PASILALIA (dal gr. πᾶσι "per tutti" γραϕή "scrittura" e λαλία "parlare")
Stefano La Colla
Il termine di pasigrafia fu creato nel 1797 da Joseph de Maimieux (1753-1820) come quello di pasilalia [...] egli numera consecutivamente 9432 parole latine disposte in ordine alfabetico; mentre nella seconda parte elenca e numera 172 ), G. F. Grotefend, il decifratore della scrittura cuneiforme (Commentatio de pasigraphia, Gottinga 1799), il glottologo J ...
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I Greci in Africa
Laura Buccino
Astrid Möller
Nicola Bonacasa
Giuseppina Alessandra Cellini
Lidiano Bacchielli
Anna Santucci
Ida Leggio
La presenza greca in africa in età arcaica
di Laura Buccino
La [...] ha influenzato anche una delle redazioni arcaiche dell'alfabeto di Cirene. L'osservazione trova un riscontro nella coeve egiziane (stele di Amasis) e babilonesi (resoconto cuneiforme di Nabucodonosor). Amasis divenne il nuovo faraone (570-526 ...
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L'archeologia del Vicino Oriente antico. Anatolia
Paolo Emilio Pecorella
Wolfram Kleiss
Marcella Frangipane
Carlo Persiani
Refik Duru
Massimo Osanna
Serena Maria Cecchini
Gian Maria Di Nocera
Jürgen [...] , noto localmente come "tomba di Mida"), redatte in un alfabeto adattato sulla base di quello greco.
Dopo le distruzioni dei 1943 fu scoperta sulla superficie di M.H. una tavoletta cuneiforme hittita e sulla base di questo ritrovamento nel 1945 fu ...
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L'archeologia del Vicino Oriente antico. Iran sud-occidentale e area del Golfo
Enrico Ascalone
Luca Peyronel
Alessandro de Maigret
Jean-François Salles
Francesca Baffi
Pierre Amiet
Fiorella Scagliarini
Nicolò [...] e Larsa (ca. 2000-1800 a.C.), ma attestato in documenti cuneiformi sin dall'epoca di Gemdet Nasr (ca. 3100-2900 a.C.). il raggiunto livello di "statalità" di questi regni. Di tipo alfabetico, essa deriva da una scrittura apparsa verso la metà del II ...
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Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente [...] Durante il II millennio a. C. la s. di tipo cuneiforme si diffonde anche nella regione siro-anatolica, con modifiche più o delle curve in B e D (i Romani derivarono il loro alfabeto dalla varietà euboica del greco, che già usava forme ricurve di ...
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storiche, eta
storiche, età
Epoche, periodi di durata secolare nei quali viene divisa la storia dell’umanità. Solitamente se ne individuano quattro: l’Età antica, quella medievale, quella moderna e [...] al sistema pittografico (4° millennio a.C.) e poi cuneiforme diffuso in Mesopotamia, alle iscrizioni ritrovate a Ebla (nell nello stesso 7° sec. a.C. faceva infine la sua comparsa l’alfabeto latino. Dal punto di vista economico, fu nel 4° millennio a. ...
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Gli Antichi
Umberto Livadiotti
Nell'antica Mesopotamia
Mesopotamia è il nome dato alla fertile pianura situata in Asia fra due grandi fiumi: il Tigri e l'Eufrate. È in questa regione che sorsero le [...] impero nel quale costruirono strade e diffusero l'uso della moneta.
Che cos'è la scrittura cuneiforme?
Gli scribi non usavano un alfabeto come il nostro, né scrivevano sulla carta. Utilizzavano tavolette di argilla su cui incidevano con uno ...
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Gino Roncaglia
Lingua e tecnologia
Usi della lingua e strumenti di rete
di Gino Roncaglia
27 gennaio
A San Francisco, Steve Jobs, fondatore e amministratore delegato di Apple, presenta iPad, ‘tavoletta’ [...] passò a una disposizione su linee orizzontali. La scrittura cuneiforme fu creata in area sumera e venne adoperata per lunghissimo altri popoli italici; da scritture italiche derivò a sua volta l’alfabeto runico, che era formato da 24 o 33 segni e di ...
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FELICIANO, Felice (Antiquarius)
Franco Pignatti
Nacque a Verona nell'agosto del 1433 da Guglielmo il cui cognome era Da Feno, e da una Caterina figlia di un Francesco da Reggio. Il padre, trasferitosi [...] dare risalto al gioco di ombre che deriva dall'incisione cuneiforme dei marmi, anche se non mancano errori dovuti presumibilmente del F. e della sua disinvoltura nel crearsi un alfabeto greco epigrafico. Eguale trascuratezza ha riscontrato L. Monti ...
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fonetico
fonètico agg. [dal gr. ϕωνητικός, der. di ϕωνή «voce, suono»] (pl. m. -ci). – Che concerne la fonetica, in generale, o il fenomeno della fonazione, o i fonemi in partic. e il loro sistema: studî f., ricerche f.; i caratteri f., la...
carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., la forma delle lettere d’un alfabeto...