. Caratteristiche della scrittura alfabetica. - Per una lunga serie di secoli l'antichità ha conosciuto varî sistemi di scrittura (v.), ciascuno dei quali, sia che fosse sorto e si fosse sviluppato indipendentemente, [...] fonetica delle loro lingue. Da esso derivano inoltre, o ne hanno subìto l'influenza, l'alfabeto slavo, l'armeno, il georgiano, il gotico e il runico (v. slavi, lingua; armenia, lingua; georgia, lingua; goti, lingua; rune).
Bibl.: J. Franz, Elementa ...
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Segno grafico del primo alfabeto in uso nei paesi nordici (dalla penisola scandinava fino alle coste baltiche della Germania e alle zone occupate dagli Anglosassoni), dal periodo che viene appunto definito [...] augurale è inciso su un anello del 4° sec. (l’anello gotico di Petroasa).
Due sono le serie di segni runici documentate. La prima, detta alfabetorunico lungo (o antico), consta di 24 lettere (v. fig.) ed è testimoniata dalle iscrizioni del periodo ...
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SCRITTURA
Armando Petrucci
(XXXI, p. 232)
Storia della scrittura. - Ove si considerino s. tutte le "tracce grafiche dotate di significati convenzionali" (G.R. Cardona) che gli uomini hanno adoperato [...] in Italia a nord e a sud della Toscana, venne adottata da altri popoli italici; da s. italiche derivò a sua volta l'alfabetorunico, che era formato da 24 o 33 segni e di cui è testimoniato l'uso per prodotti epigrafici a nord delle Alpi dalla ...
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SVEZIA (sved. Sverige o Sverge, in antico svedese [nel sec. XIII] Svearicke, cioè "Svearnas Rike [stato degli Svedesi]". Il nome appare per la prima volta in Beovulfo nella forma Swiorice; A. T., 61-62; [...] svedese.
L'esistenza di dialetti si può riconoscere già nello svedese arcaico, almeno dalla metà del sec. XI, benché l'alfabetorunico allora usato, in cui una stessa lettera può rappresentare più suoni, sia poco atto a rivelare il vero stato della ...
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MONETA (fr. monnaie; sp. moneda; ted. Geld; ingl. money)
Renzo FUBINI
George MONTANDON
Secondina Lorenzina CESANO
Giuseppe CASTELLANI
Gino LUZZATTO
Economia. - Varî autori distinguono, esplicitamente [...] dei denari o pennies inglesi, modificata poi da qualche influenza bizantina e dall'introduzione di simboli nazionali e dell'alfabetorunico. Le prime monete conosciute sono quelle di Sven Tveskaeg re di Danimarca (985-1014), di Haakon Jarl re di ...
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. Nome. - Il termine "Anglo-sassoni" in realtà non trova giustificazione né nella vera situazione etnica dell'Inghilterra, né nella tradizione indigena, essendo di origine prettamente letteraria. Al principio, [...] : Letteratura e Arte. Qui, accennato al fatto che non risulta che gli Anglosassoni abbiano in alcun modo usato l'alfabetorunico germanico per scopi letterarî (tolta qualche tarda e breve iscrizione, come quelle sul Franks Casket e sulle croci di ...
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Sono così designate, cumulativamente, le scritture adoperate in Irlanda e in Gran Bretagna nell’Alto Medioevo. Di esse, la cosiddetta maiuscola o semionciale, estremamente calligrafica e rotondeggiante, [...] maiuscolo, derivato da una rigida geometrizzazione delle capitali lapidarie latine svoltasi per influenza dell’alfabetorunico, e il sistema abbreviativo, assai complesso e basato direttamente sul sistema romano delle notae iuris. La scrittura ...
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VICHINGHI
K. Bornholdt
Popolazioni danesi, svedesi e norvegesi che nell'Alto Medioevo abitavano l'Europa settentrionale, note anche come Normanni (v.); il termine V. veniva utilizzato per definire i [...] il quale si riaffermava l'autorità identificando in esso i simboli del passato (Bendixon, 1967, p. 26): l'alfabetorunico aveva una lunga storia e la sua conoscenza doveva essere relativamente diffusa nell'epoca vichinga, quando veniva utilizzato in ...
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NAGYSZENTMIKLÓS, Tesoro di
C. Bálint
Gruppo di oggetti preziosi reperiti nel 1799 a N. (rumeno Sînnicolau Mare), lungo il corso inferiore del fiume Maros, che costituisce il più importante tesoro (kg [...] esecutivo le iscrizioni presenti sul vasellame del tesoro di N. sono di tre tipi diversi, comprendendo termini in alfabetorunico, scritti sia dall'artefice del manufatto sia da un altro maestro, o incisi successivamente, la cui compresenza talora ...
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