cinema e matematica
cinema e matematica Il matrimonio tra cinema e scienza è di quelli di lunga durata. Risale addirittura alla preistoria della settima arte, alle sperimentazioni fotografiche di P.J. [...] e noiose equazioni. È (citando la celebre frase di Galileo) l’alfabeto con cui Dio ha scritto il libro dell’universo.
Non è un volta arrivato in Inghilterra, per fornire all’esercito russo importanti risorse nella lotta al nazismo. L’Atlantico ...
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ABBA, Marta
Alessandro Tinterri
Nacque a Milano il 25 giugno 1900 da Pompeo, commerciante, e da Giuseppina Trabucchi.
Formazione ed esordi
Nata col secolo, all’età di quattordici anni Abba si presentò [...] notare da Marco Praga, che, pur non apprezzando il lavoro del drammaturgo russo, la elogiò come rivelazione della serata: «C’è una tempra di .
La voce Abba, con cui si apre l’Alfabeto pirandelliano di Leonardo Sciascia, si conclude con una sorta ...
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TRISSINO, Giovan Giorgio
Valentina Gallo
TRISSINO (Drasseno, Dressano, Dresseno), Giovan Giorgio. – Nacque a Vicenza, l’8 luglio del 1478, da Gaspare e da Cecilia Bevilacqua, veronese.
Entrambe le famiglie [...] della lingua italiana e uno specimen dell’alfabeto così riformato. Soprattutto, certo per rafforzare italiani. Il Cinquecento, a cura di M. Motolese - P. Procaccioli - E. Russo, Roma 2013, pp. 369-385; per l’elenco delle edizioni trissiniane: F.M. ...
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SAVELLI, Angelo
Piergiorgio Dragone
– Nacque a Pizzo (Vibo Valentia) il 30 ottobre 1911, secondogenito di Giorgio (1873-1952), farmacista, e di Maria Virginia Barone (1884-1966). Ebbe quattro tra [...] …I am alive!!!”, quando Savelli rese omaggio al suprematista russo.
Fondamentale la personale all’Everson Museum of arts di , in Il Giornale, 10 marzo 1991): «Ha cercato un alfabeto di puri segni che si muovono dinamicamente nello spazio e nella ...
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CENA, Giovanni
Piero Craveri
Nacque a Montanaro (Torino) il 12 gennaio del 1870, in una famiglia povera, da Gioanni, tessitore, e Maddalena Biletta, giornaliera agricola; numerosi i fratelli. La miseria [...] maestri, quasi volontario, i "garibaldini dell'alfabeto" come li definiva il C., fu il . P. Mulè, G. C. poeta, in Nuova Antol, 1° sett. 1922, pp. 65 ss.; L. Russo, G. C., in Narratori, Roma 1923, pp. 34 ss.; E. M. Fusco, Tormento dipoeti, Bologna 1923 ...
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scrittura
Domenico Russo
La trasmissione delle conoscenze
Il termine scrittura indica i sistemi di tracce grafiche convenzionali dotate di significati che gli uomini hanno adoperato per registrare e [...] più o meno nello stesso periodo esso fu ripreso, forse attraverso gli Etruschi, dai Latini.
Da scritture italiche derivò a sua volta l’alfabeto runico («segreto»), che era formato da 24 o 33 segni e di cui è testimoniato l’uso a nord delle Alpi dalla ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Assimilato – dal Girard dei Synonymes françois – alla figura del bandito e a quella del [...] e cavaliere di Seingalt per il solo diritto dell’alfabeto, deve gran parte della sua fama all’impressionante elenco suo letto, e nello scorcio opportuno a riceverlo. Teneva il gran Russò nella destra mano, con la sinistra si tenea alzati i panni. ...
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linguaggio
Domenico Russo
La più potente e duttile delle facoltà umane
Facoltà della mente che permette al genere umano di formare, apprendere, usare e cambiare le diverse lingue del mondo, il linguaggio [...] oggetti. Inoltre, inventiamo quadri, disegni, manifesti e immagini di ogni specie e in particolare riconosciamo le lettere dell’alfabeto (quando leggiamo) e le riproduciamo (quando scriviamo).
Succede lo stesso con le idee gestuali. Come le idee ...
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Vedi Moldavia dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
La Moldavia è una repubblica parlamentare, indipendente dal 1991 dall’Unione Sovietica. Tra il 1918 e il 1940 la Bessarabia, cioè quella regione [...] 1989 la Rss di Moldavia iniziò il cammino che l’avrebbe portata all’indipendenza: adottò l’alfabeto latino e sostituì la lingua ufficiale, il russo, con il romeno (lingua poi ufficialmente rinominata ‘moldavo’). Fu durante il tentativo di golpe dell ...
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FIRENZUOLA, Agnolo
Franco Pignatti
Nacque a Firenze il 28 sett. 1493, primo dei cinque figli del notaio Bastiano Giovannini da Firenzuola e di Lucrezia Braccesi, figlia dell'umanista Alessandro, che [...] contemplante l'introduzione di alcune lettere dell'alfabeto greco nella grafia dell'italiano (il Firenze 1957; ci si limita pertanto a segnalare i contributi successivi: L. Russo, Novellistica e dialogistica nella Firenze del '500, in Belfagor, XVI ( ...
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y, Y
(ìpsilon, o i greca, meno com. i greco) s. f. o m. – Ventiquattresima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in latinismi, grecismi e forestierismi non interamente adattati). La sua origine remota è la stessa delle lettere u, v, w,...
cirillico
cirìllico (meno com. cirilliano) agg. [dal nome di s. Cirillo (827-869), al quale si attribuisce l’invenzione di quest’alfabeto (ma che in realtà fu l’inventore del glagolitico)] (pl. m. -ci). – Alfabeto c.: alfabeto introdotto nel...