Rappresentazione grafica dei suoni e del vario comporsi di essi in discorso musicale. Le principali maniere con le quali, nelle diverse epoche della storia, si è provveduto a tale rappresentazione sono [...] , per esigenze pratiche, il si bemolle (b) dal si naturale (b quadrato).
Dopo l’affermarsi della n. guidoniana, la n. alfabetica, più o meno perfezionata, rimase in uso nella teoretica (per chiarire alcune oscurità dei neumi o per didascalie) e nella ...
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Scrittore cinese (Changzhou, Jiangsu, 1899 - Zhangting 1935), noto anche sotto lo pseudonimo di Song Yang. Letterato e uomo politico, poeta, saggista, traduttore dal russo. Si batté per la diffusione della [...] lingua parlata e studiò l'adozione di una trascrizione fonetica fondata sull'alfabeto latino (Ladinhua). Scrisse libri di memorie e saggi varî (Luantan "Discorsi a vanvera", post., 1938). Nel 1935 fu arrestato dal Guomindang e fucilato. ...
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x, X
x, X lettera utilizzata in vari contesti in matematica.
☐ Nel sistema di numerazione romano il simbolo X rappresenta il numero 10.
☐ In algebra, indica spesso l’incognita in una equazione. L’abitudine [...] di utilizzare le ultime lettere dell’alfabeto per indicare le incognite, che non è tuttavia una regola, risale a Cartesio.
☐ In geometria, in un sistema di riferimento del piano o dello spazio tridimensionale, indica la prima delle coordinate, detta ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Lo studio della lingua: la fonologia
Edwin G. Pulleyblank
Lo studio della lingua: la fonologia
La Cina generò il proprio sistema di scrittura nel secondo millennio [...] (fricative velari e laringali) e infine le due liquide. La posizione delle sibilanti e delle laringali sembra rifarsi al modello dell'alfabeto sanscrito (che non contiene affricate), dove le lettere ô, õ, s e h sono poste alla fine, dopo i cinque ...
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Design della comunicazione
Giovanni Lussu
Le attività progettuali connesse alla comunicazione, in particolare alla comunicazione visiva, si diversificano e si ridefiniscono in relazione alle innovazioni [...] dimostra che la sua storia non può essere seguita come un percorso ideale che vada dalla pittografia alla scrittura alfabetica» (d’Errico 2002, p. 5). L’archeologa americana Denise Schmandt-Besserat ha studiato i piccoli gettoni in terracotta (tokens ...
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Educatrice (Hanover, New Hampshire, 1829 - South Boston 1889). Rimasta cieca e sordomuta, si dedicò alla istruzione dei ciechi e sordomuti, usando il sistema, dovuto a S. G. Howe (associante alla diretta [...] percezione tattile degli oggetti la percezione tattile di alfabeti, e quindi anche dell'alfabeto Braille), con cui essa stessa era stata educata e sarà poi educata Helen Keller. ...
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Matematico e logico russo (Pietroburgo 1903 - Mosca 1979), figlio del precedente. Il suo nome è legato agli algoritmi normali o di M., alla computabilità secondo M., che è equivalente alla ricorsività, [...] , che corrisponde in termini algoritmici alla tesi di Church, può essere così espresso: "Tutti gli algoritmi in un alfabeto A sono pienamente equivalenti, relativamente ad A, a qualche algoritmo normale su A". Nella sua teoria degli algoritmi M ...
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È l'arte che insegna a tracciare elegantemente, con regole sicure, le varie forme delle scritture. Appartiene al ramo delle arti grafiche, non essendo che un disegno quasi sempre ex tempore, sia che a [...] il nome di aldino.
La più antica opera a noi giunta, in cui si sia studiata la costruzione geometrica dell'alfabeto è quella dell'umanista veronese Felice Feliciano, composta o per lo meno datata dal 1463, conservata nella Biblioteca Vaticana. Egli ...
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permutazione
Concetto chiave del calcolo combinatorio. Dato un insieme di n elementi distinti, si dicono p. semplici o senza ripetizione tutte le sequenze diverse degli n elementi che si possono formare [...] modificando il loro ordine. Per es., date 4 lettere distinte dell’alfabeto come A, M, O, R, tutte le parole e le sigle (tutti gli anagrammi anche privi di senso compiuto) che si possono declinare modificando l’ordine delle 4 lettere. Il numero di ...
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Automi e linguaggi formali
Dominique Perrin
La teoria degli automi e dei linguaggi formali ha lo scopo di descrivere le proprietà delle successioni di simboli. Tali successioni si presentano in situazioni [...] , sono spesso chiamate serie formali e denotate come somma
[5] ∑(S,w)w
di parole w con un coefficiente (S,w). Una serie su un alfabeto A si dice razionale se esiste un morfismo μ da A* nel monoide delle matrici n×n tale che (S,w)=λμ(w)γ per opportuni ...
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alfabeto
alfabèto s. m. [dal lat. tardo alphabetum, gr. tardo ἀλϕάβητος, comp. dei nomi delle due prime lettere ἄλϕα e βῆτα]. – Complesso di segni, ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata o di un...
alfabeta
alfabèta agg. e s. m. e f. [tratto da analfabeta, cui è contrapposto] (pl. m. -i), burocr. o letter. – Chi sa leggere e scrivere, chi non è analfabeta: o tribù di lettori fino a un certo segno alfabeti, ascolta (Carducci).