La Repubblica di Turchia, così come è stata fondata da Mustafà Kemāl negli anni Venti del secolo scorso, ha un impianto istituzionale fondato su un rigoroso laicismo. Atatürk ha compiuto tutta una serie [...] . In tale ottica, ha posto sotto il controllo statale le istituzioni religiose, eliminato i caratteri arabi dall’alfabeto – sostituendo loro quelli latini – e imposto usi e costumi di carattere occidentale. Nella vita politica turca, soprattutto ...
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Nella grammatica scolastica e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato (in contrapposizione alla consonante) dall’apertura, diversa secondo le varie vocali, del canale [...] greche α ι υ ο ω ε η e alle lettere latine a e i o u, in contrapposizione alle altre lettere dell’alfabeto definite σύμϕωνα in greco e consonantes in latino (in quanto queste hanno bisogno, nella pronuncia, dell’appoggio di una lettera della classe ...
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Figlio di Clotario I, nacque verso il 539; alla morte del padre ebbe il regno di Soissons (561). Avido, lussurioso, feroce, aveva delle velleità di uomo civile, che lo portavano a occuparsi di teologia [...] , ma l'indignazione dei vescovi gli fece ritirare il decreto. Volle occuparsi di poesia, e tentò di riformare l'alfabeto latino, introducendovi quattro lettere nuove per riprodurre suoni della lingua tedesca. Un certo senso politico dimostrò nell ...
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. Monaco nel chiostro di Ramsay (Hungtingdonshire), il cui nome d'origine, secondo Leland, fu Thorneganus, compose, circa l'anno 1000, un manuale in anglosassone, probabilmente a Dorchester, dove era stato [...] , delle divisioni dell'anno, della computazione della Pasqua, della Creazione, de' peccati capitali; discorre inoltre dei numeri, dell'alfabeto, e svolge nozioni di grammatica, prosodia e rettorica. L'opera si conchiude con due omelie: sul Giudizio ...
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STORIA DELLA MATEMATICA
Luigi Borzacchini
STORIA DELLA MATEMATICA
Il tempo della scienza senza tempo
La matematica è la più antica e la più immutabile delle discipline. Si può dire che la matematica [...] finite di numeri interi, e in generale ogni insieme Σ* formato da tutte le sequenze finite di caratteri di un alfabeto numerabile Σ. Risultano così numerabili l’insieme di tutte le espressioni algebriche, l’insieme di tutte le formule del calcolo ...
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BYZES (Βύζης)
G. Carettoni
Artigiano greco. Secondo Pausania (v, 10, 3) fu il primo a sostituire le tegole di terracotta con tegole di marmo; era uno scalpellino di Naxos, vissuto tra la fine del VII [...] di Pausania: infatti sono di marmo nassio, e la più antica, che può risalire al VII sec. a. C., reca un graffito in alfabeto nassio con la sillaba iniziale del nome dell'artefice (B Y).
Bibl.: H. Brunn, Gesch. gr. Künstler, I, Stoccarda 1889, p. 31 s ...
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In grammatica, si dice f. l’accento grafico usato per indicare il timbro di e, o toniche.
Valori f. In un testo letterario o poetico, i valori di suono che la parola, la sillaba, o la singola vocale o [...] chiamato metodo f. quello che prende in considerazione il puro suono delle lettere dell’alfabeto (a, bbb..., rrr...), diversamente dal cosiddetto metodo alfabetico, basato sulla compitazione del ‘nome’ di ciascuna lettera (per es.: enne-a: na, esse ...
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SERBO-CROATI
Pier Gabriele GOIDANICH
Giovanni MAVER
I Serbi e i Croati, popoli Slavi meridionali, facenti parte della Iugoslavia, hanno in comune, nei limiti che si dirà, la lingua letteraria che, [...] partenza l'attività letteraria di Cirillo e Metodio, con questo di particolare che essi conservano il più antico dei due alfabeti paleoslavi, il glagolitico, e che, per l'adesione dei Croati a Roma anziché a Bisanzio, essi riflettono un più stretto ...
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In seguito alla legge del 21 giugno 1934, stabilente l'obbligo per i cittadini turchi di assumere un cognome o nome di famiglia (quale non esisteva, nel senso occidentale moderno della parola, nella precedente [...] -musulmana), il presidente della repubblica turca Muṣṭafà Kemāl (v. kemal, mustafà, XX, p. 157; Mustafa Kemal nel nuovo alfabeto turco-latino) dichiarava di assumere il cognome di "Atatürk". La Grande Assemblea Nazionale sanciva tale scelta con legge ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] meridionale, ecc.).
La nozione di pronuncia si definisce da un lato in opposizione a quella di scrittura (➔ alfabeto; ➔ grafia; ➔ ortografia), dall’altro a quella di rappresentazione fonologica (➔ fonologia): ma, rispetto alla scrittura, la pronuncia ...
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alfabeto
alfabèto s. m. [dal lat. tardo alphabetum, gr. tardo ἀλϕάβητος, comp. dei nomi delle due prime lettere ἄλϕα e βῆτα]. – Complesso di segni, ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata o di un...
alfabeta
alfabèta agg. e s. m. e f. [tratto da analfabeta, cui è contrapposto] (pl. m. -i), burocr. o letter. – Chi sa leggere e scrivere, chi non è analfabeta: o tribù di lettori fino a un certo segno alfabeti, ascolta (Carducci).