Storico armeno del IV secolo, romano di nazione, conoscitore, oltre che dell'armeno, di lettere greche e latine; scrisse per incarico del re Tiridate (Trdat, Trdatēs o Trdatios), di cui era segretario, [...] (pubblicata dal Marr). La versione greca è stata fatta su un originale armeno, che Agatangelo scrisse in caratteri greci, giacché l'alfabeto armeno venne inventato solo nel sec. V. L'opera di Agatangelo è già nota agli storici armeni del sec. V: ad ...
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SEGNATURA
Giannetto Avanzi
. Lettere o numeri stampati nel margine inferiore della prima pagina di ogni foglio di stampa; servono a indicarne la regolare successione.
L'introduzione della segnatura [...] maiuscola o minuscola: AA, BB, CC, oppure Aa, Bb, Cc, ecc., e lo stesso si dica per un triplo, quadruplo ordine alfabetico secondo la necessità.
Esistono peraltro anche altri sistemi di segnatura: uno fra i più antichi è quello di aggiungere, per un ...
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Acatisto, Inno
J. Lafontaine-Dosogne
L'A. è un antico, celebre inno della liturgia bizantina, ancora integralmente cantato nella Chiesa ortodossa. Nel Medioevo si cantava in piedi (ἀϰάθιστοϚ 'non seduto') [...] , scriba del sec. 7°, è formato da ventiquattro stanze, alternativamente lunghe e brevi, che cominciano con una lettera dell'alfabeto secondo la formula dell'acrostico. L'idea centrale è l'incarnazione: le dodici prime stanze riguardano l'infanzia di ...
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sistema formale
sistema formale apparato simbolico mediante il quale è possibile rappresentare formalmente i procedimenti logico-deduttivi delle dimostrazioni matematiche. Esempi di sistemi formali sono [...] ben formate) determina il linguaggio del sistema formale. Tale linguaggio è costruito fissando un insieme di simboli primitivi (alfabeto) e assegnando una serie di regole che individuano, nell’insieme di tutte le sequenze finite di simboli primitivi ...
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Matematico e logico matematico britannico (Londra 1912 - Wilmslow, Cheshire, 1954). Pioniere della scienza dell'informazione e dell'intelligenza artificiale, ha legato il suo nome, in particolare, a un [...] senso o nell'altro quanto si vuole; ciascun campo è adatto a contenere esattamente un simbolo di un ben determinato alfabeto finito. La macchina inoltre possiede una memoria, capace di ritenere un numero finito di istruzioni, e un "occhio" in grado ...
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(gr. Παλαμήδης) Personaggio della mitologia greca, figlio di Nauplio e di Climene, fratello di Eace e di Nausimedonte. All’inizio della guerra troiana partecipò alle ambascerie per chiedere la restituzione [...] e P. fu abbandonato all’ira dell’esercito greco, che lo lapidò. La leggenda attribuiva a P. vari meriti: l’invenzione di una o più lettere dell’alfabeto, dei numeri, dell’uso della moneta, vari calcoli astronomici, il gioco del tavoliere e dei dadi. ...
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Filologo statunitense (Chicago 1882 - Roma 1965); studiò a Chicago, a Monaco (1906), a Roma (1906-08); fu prof. di lettere classiche nelle univ. di Pittsburgh (1909-19), dello Iowa (1919-25), di Chicago [...] raccolti in Studies in the Italian Renaissance (1955). Si occupò in particolare della satira romana, della storia dell'alfabeto e di paleografia latina: Ancient writing and its influence (1932); The origin and development of humanistic script (1960 ...
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Vedi CORINZI, Vasi dell'anno: 1959 - 1994
CORINZI, Vasi
L. Banti
L'aggettivo c. dovrebbe indicare tutta l'industria ceramica di Corinto (Grecia), dall'inizio di una produzione locale alla fine di questa [...] la ceramica anteriore v. protocorinzi, vasi). L'attribuzione di questa ceramica a Corinto è resa sicura dall'uso dell'alfabeto corinzio nelle iscrizioni e dallo scavo del quartiere ceramico della città. Lo stile di questi vasi è caratteristico e ben ...
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GONZAGA, Giulia
Guido Dall'Olio
Nacque probabilmente nel 1513 a Gazzuolo, presso Mantova, da Francesca Fieschi e Ludovico, figlio di Gianfrancesco, duca di Sabbioneta. Ebbe numerosi fratelli e sorelle: [...] al cardenal Gonzaga, a cura di José F. Montesinos - S. Aguirre, Madrid 1931, pp. 1, 8, 23, 92; J. de Valdés, Alfabeto cristiano, a cura di B. Croce, Bari 1938, pp. 143-178; B. Nicolini, Sei lettere inedite, in Id., Studi cinquecenteschi, I, Bologna ...
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Cifrario è un sistema convenzionalmente stabilito, per tradurre il linguaggio chiaro in linguaggio segreto, comprensibile soltanto a chi sia a conoscenza della convenzione (v. crittografia). Si chiamano [...] .
In massima i vocabolarî telegrafici suddetti contengono tanto le voci chiare quanto i gruppi cifranti nel loro ordine normale, alfabetico o numerico, ma ve ne è qualcuno (ad es. il Nuovissimo cifrario Mengarini, 6ª ed., Roma 1929) che consente ...
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alfabeto
alfabèto s. m. [dal lat. tardo alphabetum, gr. tardo ἀλϕάβητος, comp. dei nomi delle due prime lettere ἄλϕα e βῆτα]. – Complesso di segni, ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata o di un...
alfabeta
alfabèta agg. e s. m. e f. [tratto da analfabeta, cui è contrapposto] (pl. m. -i), burocr. o letter. – Chi sa leggere e scrivere, chi non è analfabeta: o tribù di lettori fino a un certo segno alfabeti, ascolta (Carducci).