VISIGOTI
Giovanni Battista Picotti
. Erano una parte della grande gente dei Goti (v.), divisi dagli Ostrogoti prima ancora che quella gente passasse, nella seconda metà del sec. II d. C., dalla Scandinavia [...] con i Romani e predicato ora alla sua gente dal vescovo Ulfila (v.) che tradusse in lingua gotica e scrisse nel nuovo alfabeto gotico la Bibbia. E poiché l'impero d'Oriente in prevalenza era ariano e nell'arianesimo era stato educato Ulfila, la ...
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Vasta regione costiera dell'Anatolia occidentale, limitata a N. dal Grande Meandro che la divide dalla Lidia e a S. dal fiume Dalaman, l'antico Indo, che la separa dalla Licia. Montuosa e assai elevata [...] in Nubia, dove molti mercenarî carî hanno eternato i loro nomi per mezzo d' iscrizioni. I Carî si servivano dell'alfabeto greco, arricchito però di molti segni addizionali per indicare quei suoni che erano sconosciuti ai Greci. Questi numerosi suoni ...
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Il territorio autonomo dei Ciuvasci venne creato il 24 giugno 1920, riunendo assieme alcuni distretti dei governi di Simbirsk e di Kazan′; il 21 aprile 1925 fu proclamato repubblica sovietica socialista. [...] al dominio russo e convertiti al cristianesimo per opera di missionarî ortodossi, che insegnarono loro anche a scrivere nell'alfabeto cirillico. Parlano una lingua, che non è compresa dai Turco-Tatari del Volga accanto ai quali vivono, e che ...
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Nacque il 20 gennaio 1716 a Cassis presso Marsiglia e morì a Parigi il 30 aprile 1795. Diresse, dal 1753 alla morte, il Gabinetto delle medaglie, annesso alla Biblioteca del re, e si devono soprattutto [...] une ancienne inscription grecque relative aux finances des Athéniens (1792). Ebbe una parte notevole nei primi grandi dibattiti sull'alfabeto fenicio. Collaborò al celebre Recueil d'antiquités del conte di Caylus. Nel 1788 la sua fama, che prima era ...
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PASIGRAFIA e PASILALIA (dal gr. πᾶσι "per tutti" γραϕή "scrittura" e λαλία "parlare")
Stefano La Colla
Il termine di pasigrafia fu creato nel 1797 da Joseph de Maimieux (1753-1820) come quello di pasilalia [...] fu pubblicato nel 1661: nella prima parte del suo libro egli numera consecutivamente 9432 parole latine disposte in ordine alfabetico; mentre nella seconda parte elenca e numera 172 flessioni: i numeri che indicano i concetti vanno separati da quelli ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La prima emittente radiofonica nasce nel 1920. Successivamente la radio si sviluppa con programmi di musica, [...] sia il loro target, ovvero il tipo di pubblico a cui si rivolgono (e se non altro in secoli in cui l’alfabetismo è assai limitato, sanno di rivolgersi a quel particolare tipo di pubblico che sa leggere e scrivere). Con la radio invece l’emittente ...
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MASSIMILIANO Sforza, duca di Milano
Gino Benzoni
MASSIMILIANO Sforza, duca di Milano. – Primogenito di Ludovico detto il Moro e di Beatrice d’Este, nacque il 25 genn. 1493 a Milano. Fu battezzato con [...] età infantile, ma quasi adulto miniaturizzato, con una precoce coscienza del proprio rango. Il piccolo deve sì apprendere alfabeto, preghiere, rudimenti di latino, ma è raffigurato tra trombetti, su un carro, a cavallo per Milano, mentre legge ...
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Informazione e computazione quantistica: applicazioni
Mario Rasetti
Schemi diversi di computazione quantistica
La computazione e la teoria dell’informazione quantistiche sono ormai entrate nel complesso [...] di composizione di tali vettori, caratteristiche della natura quantistica degli spin, per costruire una struttura linguistica. L’alfabeto che caratterizza quest’ultima comprende, non soltanto numeri quantici che individuano i vari spin componenti il ...
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KOUNELLIS, Jannis
Giorgia Gastaldon
Nacque al Pireo il 23 marzo 1936, da Grigoris e da Evaggelia Venou.
Nella Grecia dei conflitti
La famiglia d’origine apparteneva, negli anni antecedenti la seconda [...] si tennero il 20 febbraio nella Basilica di S. Maria in Montesanto in piazza del Popolo.
Fonti e Bibliografia
M. Diacono, L'alfabeto di K., in Quaderni della Tartaruga, 1961, n. 3, p.n.n.; XII Premio Lissone (catal.), testi di G. C. Argan - U ...
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Non è facile trovare una collocazione precisa del linguaggio militare nell’ambito dei ➔ linguaggi settoriali. Meglio sarebbe parlare di un linguaggio settoriale composito poiché, come avviene anche per [...] o la precisazione di coordinate: da qui l’uso, invalso in tutti gli eserciti occidentali contemporanei, del sistema di indicazione dell’alfabeto fonetico della NATO: alpha per a, bravo per b, charlie per c, …, zulu per z.
Nel lessico militare è poi ...
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alfabeto
alfabèto s. m. [dal lat. tardo alphabetum, gr. tardo ἀλϕάβητος, comp. dei nomi delle due prime lettere ἄλϕα e βῆτα]. – Complesso di segni, ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata o di un...
alfabeta
alfabèta agg. e s. m. e f. [tratto da analfabeta, cui è contrapposto] (pl. m. -i), burocr. o letter. – Chi sa leggere e scrivere, chi non è analfabeta: o tribù di lettori fino a un certo segno alfabeti, ascolta (Carducci).