Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto greco primitivo la z aveva una forma simile a un I con i due tratti orizzontali piuttosto lunghi, ma prese per tempo la [...] alcuni a dʃ (cioè ʒ), per altri ʃʃ, da cui nel greco medievale e moderno ʃ semplice. La lettera, che occupa il sesto posto nell’alfabeto greco, è invece l’ultima di quello latino, perché qui la Z, usata in un primo tempo come doppione dell’S e poi ...
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delta 1
dèlta1 [La quarta lettera dell'alfabeto greco (min. δ, maiusc. Δ] [ANM] La lettera δ indica: (a) una variazione molto piccola della funzione, o grandezza, f cui è applicata (δf) e anche, estensiv., [...] quantità o grandezze relativ. molto piccole; (b) una forma differenziale che non può essere espressa come un differenziale esatto; (c) la funzione d. di Dirac (v. oltre); (d) il decremento logaritmico ...
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sigma
sigma [Lat. sigma, gr. sígma] [LSF] La 18a lettera dell'alfabeto gr., corrispondente alla s lat.; la forma min. è σ, quella maiusc. Σ. ◆ [ALG] Σ è il simb. di una sommatoria o di una serie. ◆ [FSN] [...] Σ è il simb. di una classe di barioni, detti anche iperoni, con stranezza S=-1 e spin isotopico I=1, comprendente, come capostipite, il tripletto Σ+, Σ0, Σ- e poi risonanze adroniche di massa maggiore, ...
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metasimbolo
metasìmbolo [Comp. di meta- e simbolo] [ALG] [FAF] Nella logica matematica, simb. non appartenente all'alfabeto di una teoria e che viene introdotto con funzione ausiliaria per semplificare [...] l'esposizione della teoria medesima ...
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binario
binàrio [agg. Der. del lat. binarius, da bini "a due a due", e quindi "composto di due unità, di due elementi"] [ELT] [INF] Alfabeto, o codice, b.: codice basato sul sistema di numerazione b. [...] (v. oltre). ◆ [FSD] Asse b.: lo stesso che asse cristallografico di giro: → cristallografia. ◆ [ALG] Cifra b.: cifra del sistema b. di numerazione, lo stesso che bit. ◆ [ELT] Dispositivo b.: dispositivo ...
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variabile
variàbile [agg. e s.f. Der. del lat. variabilis, da variare "variare"] [ANM] Di una quantità che può assumere valori in un certo insieme numerico, o, più in generale, di un simb. che rappresenta [...] successiv. tutti gli elementi di un dato insieme; si denota, di solito, con una delle ultime lettere dell'alfabeto (x, y, z, t,...). ◆ [ASF] Lo stesso che stella v., stella la cui magnitudine apparente varia, in genere periodicamente: v. stelle ...
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In un problema fisico, matematico ecc., grandezza che non è nota a priori e che ci si propone di determinare a partire da grandezze e numeri noti (dati del problema), sulla base di relazioni e condizioni [...] forma di costanti o di espressioni note, e le i., sotto forma di simboli a priori variabili, che saranno poi determinati risolvendo le equazioni in questione. Le i. si indicano di norma con le ultime lettere dell’alfabeto, in particolare x, y, z. ...
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linguaggio
linguàggio [Der. di lingua] [LSF] Il mezzo con cui gli uomini si scambiano reciprocamente informazioni; tale scambio, i cui veicoli (vocaboli) sono simboli di significato noto agli interlocutori, [...] essi si definiscono in modo inequivoco le espressioni possibili (formule bene formate) costituite a partire dai simboli dell'alfabeto; per il loro aspetto informatico: v. linguaggi di progammazione: III 428 e. ◆ [ELT] [INF] L. macchina: v. linguaggi ...
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trasmissione
trasmissióne [Der. del lat. transmissio -onis "atto ed effetto del trasmettere", dal part. pass. transmissus di transmittere "trasmettere", comp. di trans- "oltre, al di là" e mittere "mandare"] [...] che si presenta sotto forma di sequenze di simboli tratti da un alfabeto finito (dati codificati), per es. l'alfabeto binario costituito dai due simboli 1 e 0 o altro alfabeto tratto da un differente sistema di numerazione (dati digitali o numerici ...
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statistica
statìstica [s.f. dall'agg. statistico] [PRB] Scienza che ha per oggetto lo studio dei fenomeni collettivi suscettibili di misura e di descrizione quantitativa (spec. quando il numero degli [...] ] S. di una successione di simboli: per una successione σ=(σi)i=0,1,... di simboli a₁,a₂,...ap presi da un insieme (alfabeto) A finito e se σ ha frequenze definite, è la collezione delle frequenze di tutte le stringhe finite. La s. di una successione ...
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alfabeto
alfabèto s. m. [dal lat. tardo alphabetum, gr. tardo ἀλϕάβητος, comp. dei nomi delle due prime lettere ἄλϕα e βῆτα]. – Complesso di segni, ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata o di un...
alfabeta
alfabèta agg. e s. m. e f. [tratto da analfabeta, cui è contrapposto] (pl. m. -i), burocr. o letter. – Chi sa leggere e scrivere, chi non è analfabeta: o tribù di lettori fino a un certo segno alfabeti, ascolta (Carducci).