Scrittore rumeno (Târgovişte 1802 - Bucarest 1872). Prese parte attiva ai moti valacchi del 1848, entrò nel governo provvisorio, poi andò in esilio. Rientrato in patria (1859) abbandonò, deluso, la politica. [...] per il consolidamento di una lingua letteraria romena, propugnò dapprima la semplificazione, poi l'abolizione totale dell'alfabeto cirillico, l'epurazione della lingua dagli elementi non latini, che si sarebbero dovuti sostituire con parole italiane ...
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(o serbo-croato) L’insieme dei dialetti parlati nella Serbia e nella Croazia, e in parte anche nell’Istria, nella Slovenia, nel Montenegro e nella Repubblica della Macedonia del Nord, appartenenti, con [...] si registra anche nel patrimonio lessicale originario (serbo hleb, croato kruh, «pane»; serbo ostrvo, croato otok, «isola»).
L’alfabeto usato è per il serbo quello cirillico, per il croato quello latino, completato da alcuni segni diacritici che ...
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Lilli, Laura. – Giornalista e scrittrice italiana (Roma 1937 – ivi 2014). Dopo la laurea in Filosofia alla “Sapienza” di Roma, si è specializzata in Studi americani allo Smith College del Massachusetts [...] poesie, saggi e narrativa, tra i suoi libri si ricordano: il romanzo sperimentale Zeta o le zie (1980), Voci dell'alfabeto (1995), raccolta delle interviste a Eco, Moravia, Sciascia, tra gli anni Settanta e Ottanta, e uno degli ultimi lavori Formiche ...
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(gr. Κάδμος) Mitico fondatore di Tebe in Grecia. Figlio del re fenicio Agenore e fratello di Europa, quando questa fu rapita da Zeus, ebbe dall’oracolo di Apollo l’ordine di seguire le orme di una giovenca [...] con questi C. fondò Tebe. Poi sposò Armonia, figlia di Ares. C. e Armonia, in seguito signori degli Illiri, alla loro morte furono trasformati in serpenti e assunti nei Campi Elisi. C. avrebbe importato dalla Fenicia molte arti, tra cui l’alfabeto. ...
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Scrittore polacco (Varsavia 1895 - ivi 1976). Nato in una famiglia della borghesia intellettuale ebraica, fu tra i fondatori della rivista Skamander. Si distinse per una ricca vena satirica (espressa in [...] -1963", 1963); fedele agli ideali democratici e umanitarî della sua gioventù, fu un maestro per i giovani dissidenti della Polonia comunista. Pubblicò anche libri di viaggio e volumi autobiografici (Alfabet wspomnień "Alfabeto dei ricordi", 1975). ...
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Filosofo e poeta ucraino (Černuchi, Poltava, 1722 - Ivanovka, od. Skovorodinovka, Char´kov, 1794). Insegnante e istitutore, viaggiò in diversi paesi europei; dal 1769 condusse una vita errabonda attraverso [...] 1769-70), la retta interpretazione dei simboli del creato (Razgavor, nazyvaemyj alfavit, ili bukvar´ mira "Dialogo intitolato l'alfabeto, o abbecedario del mondo", 1774) e della simbologia biblica (Žena Lotova "La moglie di Lot", 1780-88), superando ...
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PIPINO, Maurizio
Rafaella Pilo
PIPINO, Maurizio. – Nacque a Cuneo nel 1739, da genitori di cui non è attestata l’identità.
Le poche notizie biografiche, riferite per lo più dallo stesso Pipino, danno [...] nella Prefazione alla Gramatica.
«Ho dunque creduto cosa non inutile e non disaggradevole al nostro paese il pubblicare un alfabeto con un saggio di declinazioni e conjugazioni, e di dar quindi per esercizio di lettura alcune lettere nel nostro ...
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Opera letteraria nella quale è applicato l’artificio consistente nell’omissione di tutte le parole in cui compare una determinata lettera o un determinato gruppo di lettere (dal gr. λιπογράμματος, comp. [...] De aetatibus mundi et hominis, in 23 capitoli, ciascuno caratterizzato dal mancato uso, in progressione, di una lettera dell’alfabeto; eguale accorgimento adotta il francese Pietro Riga (12° sec.) nei riassunti che fa seguire ai singoli canti del suo ...
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Scrittore e critico italiano (Genova 1930 - ivi 2010); prof. di letteratura italiana nelle univ. di Torino e Salerno, dal 1974 al 2000 ha insegnato nell'univ. di Genova di cui è stato prof. emerito; deputato [...] Novecento (1969). In seguito ha affiancato alla ricerca poetica (Wirrwarr, 1974; Postkarten, 1978; Stracciafoglio, 1980; Alfabeto apocalittico, 1984; Bisbidis, 1987; Senzatitolo, 1992; Quattro baiku, 1995; Sulphitarie, 1999; Omaggio a Goethe, 2003 ...
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BARTOLI, Giorgio
Piero Fiorelli
Nacque il 4 ottobre 1534.
"Gentiluomo Fiorentino" è qualificato nel frontespizio dell'unico suo libro, postumo, al quale è raccomandata la sua meritata fama di precursore [...] , s e z sorde da s e z sonore: sono i quattro punti in cui le innovazioni contenute nel suo alfabeto fonetico vengono a coincidere con le proposte pratiche fatte da altri scrittori del Cinquecento nei loro tentativi di riforma dell'ortografia ...
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alfabeto
alfabèto s. m. [dal lat. tardo alphabetum, gr. tardo ἀλϕάβητος, comp. dei nomi delle due prime lettere ἄλϕα e βῆτα]. – Complesso di segni, ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata o di un...
alfabeta
alfabèta agg. e s. m. e f. [tratto da analfabeta, cui è contrapposto] (pl. m. -i), burocr. o letter. – Chi sa leggere e scrivere, chi non è analfabeta: o tribù di lettori fino a un certo segno alfabeti, ascolta (Carducci).