Pittore italiano (Alfedena 1909 - Pesaro 1975). Espose dal 1931. Nelle sue piccole figurazioni, un acuto senso narrativo s'accompagna a un colorito intenso e bene accordato. ...
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DE AMICIS, Tommaso
Giuseppe Armocida
Nacque in Alfedena (L'Aquila) il 18 ott. 1838, da Giuseppe ed Elena Di Loreto, primo di numerosi fratelli, tra i quali si distinse Mansueto che fu deputato e senatore. [...] Allievo del Collegio medico di Napoli negli ultimi anni del Regno borbonico, il suo nome è ricordato dallo storico R. De Cesare tra quelli degli studenti che furono protagonisti della nota rivolta contro ...
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BENEDETTO di Virgilio
Enrico Malato
Nacque nel 1602 a Villa Barrea presso Alfedena (L'Aquila). Di umilissime origini, fu bifolco e poi, in Puglia, guardiano di pecore nella proprietà dei gesuiti del [...] Collegio Romano. Imparò quasi da solo a leggere e a scrivere, dilettandosi -secondo i suoi biografi - nella lettura dei maggiori poeti italiani, Dante, Ariosto, Sannazaro, Tasso, e provandosi quindi con ...
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FERRETTI (erroneamente Ferreri), Giovanni Battista
Giulia Crespi
Sono scarse le notizie su questo pittore, originario probabilmente di Alfedena, in provincia dell'Aquila (Bindi, 1883), e attivo nella [...] , vol. 338, f. 346; vol. 341, f. 53; Sezione Archivio di Stato di Sulmona, Atti del notaio Giovan Battista Di Gironamo di Alfedena, f. 3r; F. Titi, Studio di pittura, scoltura et architettura, nelle chiese di Roma (1674-1763), a cura di B. Contardi-S ...
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ILARIO
Claudia Gnocchi
Nacque verso la metà del X secolo a Matera, allora facente parte di un tema dell'Italia bizantina.
L'origine lucana di I. è nota dal Chronicon Vulturnense, che dà notizia anche [...] signoria di S. Vincenzo e fu ulteriormente estesa sotto il governo di I., perché comprendeva la terra e i castelli di Alfedena e di Montenero. L'iniziativa dell'abate non servì però a proteggere il monastero da un'altra potente famiglia locale: i ...
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CANTELMO, Pietro Giampaolo
Raffaele Feola
Secondo duca di Sora, primogenito di Nicola e di Antonella da Celano, il C. fu tra i più ricchi e potenti baroni napoletani durante i regni di Alfonso I e Ferrante [...] del matrimonio di quest'ultimo con Giovannella Caetani, e in quello stesso periodo tolse con le armi il feudo di Alfedena al fratellastro del padre, Onofrio Gaspare. Alla morte di Alfonso I il favore del C. declinò rapidamente; la sua ricchezza ...
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BORRELLO (Burrellus, Oderisius dictus Burrellus)
Horst Enzensberger
Di famiglia d'origine longobarda, B. nacque da un conte Oderisio, e sposò Ruta figlia di un Pietro, dalla quale ebbe i figli Giovanni, [...] gli altri alla sottomissione. Occupati i loro castelli di Alfedena e Montenero, avanzarono poi contro Rionero, Acquaviva e altre Scappoli, Licenoso, Acquaviva, Rionero, Montenero e Alfedena rimasero comunque ai Borrelli, che dovettero però impegnarsi ...
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DE NINO, Antonio
Damiano V. Fucinese
Nacque a Pratola Peligna (L'Aquila) il 15 giugno 1833 e non 1836) da Gianferdinando, agrimensore, e da Anna Maria Puglielli, filatrice. Suo primo maestro fu il padre. [...] e Molina, Gli avanzi di Corfinio) risalgono al 1874; tre anni dopo dava notizia della scoperta di una necropoli presso Alfedena. Corfinium e Aufidena devono la loro fortuna archeologica proprio alla febbrile attività del D. (cui si deve l'istituzione ...
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CANTELMO, Antonio
Bruno Ruggiero
Nacque in un anno a noi ignoto della seconda metà del secolo XIV da Giacomo, conte di Popoli e di Alvito, e da Isabella d'Aquino, figlia di Francesco, conte di Loreto. [...] spogliato delle terre lasciategli dal padre, restituì, su quanto poteva rivendicare per legittima successione, il solo territorio di Alfedena. Si spense nel 1453.
Fonti e Bibl.: Archivio di Stato di Napoli, ms. (senza segnatura): S. Sicola, Primus ...
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CANTELMO, Sigismondo
Tiziano Ascari
Nacque, forse ad Alvito, intorno all'anno 1455 da Pietro Giampaolo, duca di Sora e conte di Alvito e di Popoli, e da Caterina Del Balzo. Non si sa quale parte egli [...] fece per le vie legali. Nel 1501 infatti egli intentò lite ad Antonio di Onofrio Cantelmo per riavere il feudo di Alfedena, ma rimase soccombente; qualche anno dopo rivendicò, avverso il cugino Restaino di Giovanni Cantelmo, il comitato di Popoli, ma ...
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