Personaggio della tragedia Otello (1604) di W. Shakespeare, che deriva dal personaggio dell'Alfiere nella novella di G. Giraldi Cinzio (1504-1573) Il Moro di Venezia: acquistata machiavellicamente la [...] fiducia degli altri, che lo chiamano "onesto Iago", se ne serve per ordire la trama (studiata in ogni particolare e da lui seguita nei suoi sviluppi con ansioso piacere), che porta Otello a persuadersi ...
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Scrittore (Roma 1901 - ivi 1981); di famiglia lucana, ha trascorso l'infanzia nell'isola della Maddalena; prof. di lettere nei licei. Esordì nel 1925 con una commedia, rappresentata al Teatro degli Indipendenti [...] di Roma; ma la notorietà gli è venuta con L'Alfiere (1943), un ampio romanzo storico sulla spedizione dei Mille, vista dalla parte dei Borboni, con una equanimità d'interpretazione e di prospettiva cui si accompagna un sottile humour. Sono seguiti: ...
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BISACCIONI, Maiolino
Valerio Castronovo
Nacque a Ferrara nel 1582, da Girolamo Maiolino, poeta e professore di retorica e poesia nell'ateneo ferrarese, oriundo di Iesi. Compì i suoi studi in legge a [...] Bologna, ma a sedici anni s'arruolava come alfiere al servizio della Repubblica di Venezia e durante lo scontro con il governatore di Milano, conte di Fuentes, alla fortezza di Orzinuovi, sfidava arditamente a duello il capitano Giovanni Domenico ...
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L’Orfeo del Novecento
Rainer Maria Rilke è stato un narratore affascinante: scrisse anche per il teatro, ma fu soprattutto un poeta lirico, tra i più significativi e amati del Novecento. «Poeta senza casa», [...] dà a essa vita ed energia. Nei Quaderni di Malte Laurids Brigge (1910), come già era avvenuto per il Canto dell’alfiere, Rilke raffigura sé stesso nel giovane discendente di una nobile famiglia danese che annota le sue esperienze a Parigi e la sua ...
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Scrittore finlandese (Pietarsaari 1804 - Porvoo 1877) di lingua svedese. Si trovò alla morte del padre (1828) in difficili condizioni economiche, e da allora in poi la descrizione della vita degli umili [...] Grafven i Perho "Il sepolcro di P.", 1831; ecc.). Il suo capolavoro resta però Fänrik Ståls sägner ("I racconti dell'alfiere Stḁl", prima parte 1848, seconda 1860), specie di romancero della guerra (1808-09), combattuta da Finlandesi e Svedesi contro ...
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CAPECE MINUTOLO, Antonio, principe di Canosa
Alberto Postigliola
Nato a Napoli il 5 marzo 1768, primogenito del principe di Canosa Fabrizio e di Rosalia di Sangro dei principi di San Severo, compì i [...] collegio, prestò anche per breve tempo servizio militare nel battaglione Real Ferdinando, dal quale si congedò col grado di alfiere.
A Napoli frequentò gli ambienti mondani e si dedicò agli studi letterari classici senza emergere. Dopo essere stato ...
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DE RENZIS, Francesco
Silvio De Majo
Nacque a Capua il 7 genn. 1836 da Ottavio e da Maria Rosa Sorvillo.
Il suo casato era nobile da vecchia data. Alla fine del XVI secolo un Vincenzo De Renzis aveva [...] nel seminario di Calvi, vicino Capua, entrò giovanissimo nel collegio militare della Nunziatella a Napoli. Nel 1854 fu nominato alfiere del genio e con tale grado prestò servizio nell'esercito borbonico fino al 1860, quando il 10 luglio si congedò ...
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STEPUN, Fëdor Avgustovič
Anjuta MAVER
Scrittore e filosofo russo, nato a Mosca il 19 febbraio 1884; una delle figure più rappresentative, per vastità di cultura e originalità di pensiero, dell'emigrazione [...] in opere a carattere quasi prettamente letterario come il volume intitolato Iz pisem praporščika artillerista ("Dalle lettere di un alfiere di artiglieria", 1917), i cui pensieri sono ispirati da osservazioni fatte al fronte, e il suo unico romanzo ...
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Poeta italiano (Perugia 1906 - Roma 1977). Nelle sue liriche P. ha espresso con un'agile grazia epigrammatica - in cui il ricordo dell'antologia greca si fonde felicemente con la lezione degli ermetici [...] la pubblicazione del suo libro d'esordio: Poesie (1939). Come il poeta triestino, che è stato il proverbiale alfiere dell'antiermetismo, P. manifesta il massimo attaccamento nei confronti della realtà quotidiana, non fa mistero del proprio approccio ...
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FORNARI, Vito
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Molfetta (Bari) il 10 marzo 1821 da Giuseppe Antonio e da Anna Maria Tridente, "genitori di onorata probità". Compì i primi studi classici col dotto sacerdote [...] il greco e le lingue orientali. Ma non meno determinante per lui fu l'assidua frequenza della scuola di B. Puoti, alfiere del purismo napoletano, del quale completò con un quarto libro L'arte di scrivere in prosa… (Napoli 1848), rimasta incompiuta ...
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alfière1 s. m. (f. -a) [dallo spagn. alférez, e questo dall’arabo al-fāris «cavaliere»]. – 1. Titolo e grado di chi portava lo stendardo delle milizie, nel medioevo e nell’età moderna (analoghe funzioni aveva presso i Romani l’aquilifer, portatore...
alfière2 s. m. [dall’arabo al-fīl «elefante», alterato per raccostamento alla voce prec. (v. alfino)]. – Pezzo del gioco degli scacchi, in numero di due per ogni giocatore, detti, a seconda della loro collocazione a fianco del re o della regina,...