KOCH, Max
Giuseppe Gabetti
Filologo tedesco, nato a Monaco il 22 dicembre 1855, morto il 22 dicembre 1931 a Breslavia, dove era professore di letteratura tedesca all'università. Alla fine del secolo, [...] quando presero diffusione in tutta Europa gli studî di letteratura comparata, fu uno degli alfieri del movimento in Germania, come fondatore e direttore della Zeitschrift für vergleichende Literaturgeschichte e delle Studien zur vergleichenden ...
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BORRA, Giovanni Battista
Nino Carboneri
Nacque a San Giorgio Canavese nel 1712. Fin dal 1733 (Rodolfo 1933, p. 455 n. 14) fu alla scuola dell'architetto B. A. Vittone per il quale disegnò alcune tavole [...] avvenne dopo il viaggio in Oriente, non si sa come giustificare la presenza a Torino del B. dal 1752(collaborava con l'Alfieri alla facciata del Teatro Carignano); è forse quindi da prendere in considerazione la nota di G. Casale (p. 33) che scrive ...
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ANZILOTTI, Dionisio
Gian Paolo Nitti
Nacque a Pescia (Pistoia) il 20 febbr. 1867 da Giubano e da Isolina Allegretti.
Laureatosi in diritto internazionale privato presso l'università di Pisa, insegnò [...] la medesima disciplina, dal 1892 al 1902, nel R. Istituto di Scienze Sociali "Cesare Alfieri" di Firenze. Divenuto professore straordinario di diritto internazionale presso l'università di Palermo, vi rimase dal 1902 al 1903. Nominato all'università ...
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VESTRI, Luigi
Alberto Manzi
Attore drammatico, nato a Firenze il 23 aprile 1781, morto a Bologna il 19 agosto 1841. Figlio di un cancelliere di tribunale, abbandonò la professione legale e gli studî [...] di chirurgia cui si sentiva attratto. Filodrammatico appassionato, fu scelto da Vittorio Alfieri per sostenere la parte di Gomez nel Filippo, recitato nel palazzo Gianfigliazzi, essendo protagonista l'autore stesso. Tentò di riprendere gli studî di ...
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Figlia (Mons 1752 - Firenze 1824) di Gustavo Adolfo di Stolberg-Gedern; nel 1772 a Macerata sposò l'assai più anziano Charles Edward ultimo degli Stuart, pretendente al trono d'Inghilterra, che assunse [...] ed ultima febbre del cuore". Dopo varie vicissitudini, ottenuta la separazione legale dal marito, ella visse dal 1784 quasi sempre con l'Alfieri, prima in Alsazia e a Parigi, poi a Firenze. Morto nel 1803 il poeta, la d'A. ne custodì e onorò la ...
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MONCALVO, Giuseppe
Alberto MANZI
Attore, nato a Reggio Emilia il 4 luglio 1781, morto a Milano il 29 agosto 1859. Da giovinetto faceva recitare i burattini, e presto fuggiva da casa per entrare in arte, [...] dove sostenne tutte le parti, da quelle comicissime al Filippo dell'Alfieri. Nel 1805, quando era primo amoroso e primo attore con G. B. Pucci, ritornò a Milano ad aiutare il padre che faceva il dentista. Continuò a recitare coi dilettanti; e con ...
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PEPOLI, Alessandro, conte
Giulio Natali
Poeta drammatico, nato a Venezia nel 1757, morto il 12 dicembre 1796, vittima d'un attacco polmonare, contratto per la smania di mostrarsi, lui conte, più agile [...] , Milano s. a., p. 334; G. A. Nulli, Shakespeare in Italia, ivi 1918, p. 39 segg.; N. De Sanctis, Un emulo di V. Alfieri, Catania 1901; G. Bustico, A. P., in Nuovo Archivio veneto, 1913; G. Natali, Il Settecento, Milano 1929, pp. 1018-19 e relativa ...
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Letterato romeno della prima metà deì sec. XIX; se ne ignora l'anno di nascita; morì nel 1880. Poco sappiamo della sua vita. Partecipò all'organizzazione del primo teatro in Valacchia, e si rivelò come [...] dal greco (Iliade, 1837) e dall'italiano (V. Alfieri, Saul, Virginia, 1836). Fu uno dei sostenitori della corrente "italianista" di I. Eliade Rădulescu.
Bibl.: R. Ortiz, Per la fortuna del teatro alfieriano in Rumania, in Giorn. storico d. lett. it ...
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Figura caratteristica del 18° sec., detta anche cavalier servente, che accompagnava ovunque una dama, servendola galantemente in tutto ciò che potesse occorrerle durante la giornata. Talvolta il contratto [...] matrimoniale prevedeva l’esistenza di uno o più cicisbei. È nota la satira dell’istituzione fatta da Parini nel Giorno e da Alfieri nella commedia Il divorzio; la difesero invece G. Baretti e poi V. Imbriani. ...
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FOSCOLO, Ugo
Ireneo Sanesi
Il 6 febbraio del 1778, da Andrea Foscolo e da Diamantina Spathis, nacque, nell'isola di Zante, il poeta, al quale i genitori imposero il nome, tradizionale nella famiglia [...] ispirarono a Omero il suo guerresco canto immortale; e i mausolei di Niccolò Machiavelli, di Michelangelo, di Galileo, di Vittorio Alfieri, tutti raccolti nella chiesa di Santa Croce a Firenze, inciteranno, quando che sia, gl'Italiani a dare opera al ...
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alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...