Attore, del quale la notorietà ebbe inizio a Napoli nel 1799, col Bruto. Arrestato nei moti politici napoletani, esulò poi in Francia donde tornò in Italia. Era nato a Firenze verso il 1780, da civile [...] , e diretta da Salvatore Fabbrichesi. La sua più complessa e celebre interpretazione era quella del Saul: ed era prediletto dall'Alfieri e stimato dal Niccolini, di cui rappresentò la Polissena nel 1813, e l'Edipo nel bosco delle Eumenidi nel 1823 ...
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INTERNARI-TAFANI, Carolina
Alberto Manzi
Attrice, nata a Livorno il 23 maggio 1793, morta a Firenze il 23 marzo 1858. Ebbe i primi successi vicino alla Pellandi, con la quale tornò nel 1811, divenendone [...] allieva prediletta ed emula fortunata. Sollevò entusiasmi nelle tragedie del Niccolini (che per lei scrisse Rosmunda), del Pellico, dell'Alfieri, ecc. Nel 1830 si recò a Parigi, dove esordì con Rosmunda, sollevando entusiasmo tale che la duchessa di ...
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SANTARELLI, Enzo
Gilda Zazzara
– Nacque ad Ancona il 12 gennaio 1922, secondogenito di Silvio e di Idea Sestilli. La famiglia apparteneva all’alta borghesia cittadina, il nonno materno era proprietario [...] industriale.
Dopo gli studi liceali a Macerata, nel 1941 Santarelli si iscrisse alla facoltà di scienze politiche Cesare Alfieri di Firenze. Pubblicò alcuni interventi di adesione alle teorie razziste del fascismo su La difesa della razza e frequentò ...
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Attrice teatrale italiana (Roma 1925 - ivi 1987). Uscita dall'Accademia nazionale d'arte drammatica, si rivelò in I dialoghi delle Carmelitane di G. Bernanos (1952; regia di O. Costa). Dotata di una voce [...] una bella presenza scenica, si è misurata con la drammaturgia contemporanea (Fabbri, Cocteau) e con i classici (Shakespeare, Alfieri, Goldoni), mostrandosi attrice tragica di grandi risorse in testi come Edipo re di Sofocle (1963); Andromaca (1964) e ...
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MOMIGLIANO, Attilio
Critico letterario, nato a Ceva (Cuneo) il 7 marzo 1883; professore di letteratura italiana dal 1920, successivamente nelle università di Catania, di Pisa e di Firenze; collaboratore [...] italiani.
Lettore attento, acuto, di gusto finissimo, è autore di meritamente celebrati commenti (al Saul e alla Mirra dell'Alfieri, al Giorno del Parini, alle Rime del Poliziano, soprattutto alle Liriche del Manzoni e a 49 Novelle del Boccaccio) e ...
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VALLINI, Carlo
Eleonora Cardinale
– Nacque a Milano il 18 luglio 1885 da Tito, ispettore delle ferrovie, e da Maria Zanoni. Ebbe una sorella, Enrica.
Trascorse a Genova l’infanzia, dove frequentò il [...] ginnasio Cristoforo Colombo, per poi trasferirsi con la famiglia a Torino e proseguire gli studi presso il liceo Vittorio Alfieri. Insofferente a ogni forma di disciplina, a causa della cattiva condotta scolastica fu costretto dal padre a imbarcarsi ...
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Uomo politico (Genova 1790 - ivi 1879); dopo aver combattuto negli eserciti napoleonici, entrò nella burocrazia piemontese; dal 1824 segretario generale al ministero della Guerra e Marina, dal 1838 consigliere [...] 1848 e inviato a Parma, Guastalla e Piacenza, quale regio commissario. Tornato a Torino, fu ministro senza portafoglio nel gabinetto Alfieri (15 ag.-16 dic. 1848). Nel maggio 1855 fu relatore al senato del progetto di legge per la soppressione delle ...
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Scrittore danese (Ringsted, Soro, 1836 - Copenaghen 1901). Seguace di G. Brandes, coltivò una narrativa naturalista in racconti (Fra provinsen "Dalla provincia", 1876) e romanzi (Småfolk "Povera gente", [...] 1880; Thomas Fri's Historie "La storia di T. F.", 1881, la sua opera maggiore), che non sfuggono al sentimentalismo, alternato a crudezze popolareggianti. È autore di un romanzo storico su V. Alfieri (Poet og junker "Poeta e signorotto", 1892). ...
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VALPERGA DI MASINO, Alessandro Giovanni marchese d’Albarey (Albaretto)
Andrea Merlotti
– Nacque a Torino, il 24 giugno 1748, secondo figlio del marchese Carlo Francesco (III) Valperga di Masino (v. la [...] ancora in una lettera del 20 agosto 1800, lo avrebbe definito «amico carissimo e già dolce compagno della mia adolescenza» (V. Alfieri, Epistolario, a cura di L. Caretti, III, Asti 1989, p. 84, lettera 393). Nel 1768 fu nominato tenente nel Piemonte ...
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Uomo politico (Torino 1804 - ivi 1852). Avvocato, collaborò agli Annali di giurisprudenza (1838-44), scrisse di bonifiche nell'Antologia italiana di F. Predari (1846) e diresse il Carroccio, organo del [...] Concordia contro padre C. M. Curci (1848), deputato al Parlamento subalpino, fu ministro dell'Interno nel gabinetto presieduto da C. Alfieri prima, poi da E. Perrone (1848-49). Presidente della Camera (dal 1849 alla morte), fu inviato in missione a ...
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alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...