DE LAUGIER, Cesare Niccolò Giovacchino, conte di Bellecour
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Portoferraio il 15 ott. 1789 da Leopoldo, capitano comandante di quella piazzaforte granducale, e da Francesca [...] drammi: Bianchini o Un eroe italiano (Firenze 1841), La marchesa e l'aiutante (Livorno 1842), Il seduttore e il conte Alfieri, citato anche come Il seduttore e l'altare (Badia Fiesolana 1843), Antonio Biella e Teresa Silva (Badia Fiesolana 1844), L ...
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DALLOLIO (Dall'Olio), Alfredo
Mario Barsali
Nacque a Bologna il 21 giugno 1853 da Cesare e da Adelaide Bersani, in una famiglia liberale per tradizione.
Cesare, nato a Loiano sull'Appennino bolognese [...] portato il 16 giugno 1917 alla trasformazione in ministero, dove il D. era affiancato dal tenente generale V. Alfieri come sottosegretario. Mentre il D. lasciava la presidenza del comitato centrale della Mobilitazione, il ministero era organizzato (d ...
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MONTANELLI, Indro
Sandro Gerbi
Raffaele Liucci
– Nacque a Fucecchio (Firenze) il 22 apr. 1909 da Sestilio e da Maddalena Doddoli, entrambi originari del borgo toscano.
Il padre, professore di filosofia [...] reazioni suscitò in Italia, innescando un dibattito cui parteciparono, fra gli altri, U. Segre, G. Pampaloni, E. Montale, V.E. Alfieri ed Edilio Rusconi (uno dei pochi a difendere il M.). Da sinistra fioccarono le accuse di qualunquismo, disimpegno e ...
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BREME, Ludovico Pietro Arborio Gattinara dei conti di Sartirana dei marchesi di
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Torino nel giugno 1780 (non 1781) da Ludovico Giuseppe e da Marianna Dal Pozzo dei principi [...] nome dell'assoluta libertà e autonomia dell'io, in cui è stata ravvisata un'eco dell'individualismo insofferente dell'Alfieri e del Baretti, e cioè del filone anarcoide della tradizione piemontese, come viene stigmatizzata la nefasta "filosofia dell ...
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GOZZI, Carlo
Alberto Beniscelli
Nacque a Venezia il 13 dic. 1720, dal conte Iacopo Antonio e da Angela Tiepolo. La famiglia, di lontane origini bergamasche, si era trasferita nel Veneto nel secolo XVI, [...] 'autobiografia - così comune nel secolo XVIII a intellettuali e a scrittori di teatro: Goldoni, Da Ponte, Casanova, Alfieri - si caratterizza per una dichiarata intenzione polemico-apologetica. In origine sta la controversa messinscena delle Droghe d ...
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CARUTTI DI CANTOGNO, Domenico
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Cumiana (Torino) il 26 nov. 1821 da Giovanni e da Cristina Barolo, in una famiglia di nobiltà decaduta, e rimasto orfano di padre nei primi mesi [...] che potesse pareggiare quella europea. Il 1° febbraio del 1858 venne inviato a Londra per aiutare l'ambasciatore sardo E. Alfieri nella trattativa del "Cagliari" col governo inglese. Il Cavour, con un giudizio che rimane più o meno immutato presso i ...
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BOSSI, Giuseppe
Sergio Samek Ludovici
Figlio di Francesco Antonio e Teresa Bellinzaghi, nacque a Busto Arsizio l'11 ag. 1777; ricevette la sua prima educazione nel collegio dei somaschi di Merate. Si [...] Porta e un altro, forse Gaetano Cattaneo, nel notissimo quadriritratto detto la Camaretta portiana, (racc. eredi Treccani degli Alfieri); di Francesca Campori Ciani con le figlie (coll. priv.); di Carlotta Augusta di Brunswick, principessa di Galles ...
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POLI, Paolo
Paolo Puppa
Nacque il 23 maggio 1929 a Firenze, nel quartiere di Rifredi, figlio terzogenito di Basilio, brigadiere dei carabinieri, e di Maria Filomena Gattucci, dal 1932 maestra elementare, [...] Kalì. Ma questo spiega altresì la presentazione, nel 1976, di Rosmunda (dalla tragedia del 1780 di Vittorio Alfieri), testo scomparso nelle messinscene moderne, e presentato nel pendolarismo tra sprezzatura parodica e seriosa immedesimazione negli ...
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CORRADINI, Enrico
Franco Gaeta
Nato il 20 luglio 1865 a Samminiatello di Montelupo (Firenze) da Narciso e da Anna Setti in seno a una famiglia di piccoli proprietari terrieri si laureò nel 1888 in lettere [...] seguì la tumulazione in S. Croce a Firenze: un onore che, collocandone le spoglie assieme a quelle di Machiavelli, Alfieri e Foscolo, appare, onestamente, esagerato.
Oltre alle opere già citate, del C. ricordiamo: Prato e dintorni, Bergamo 1905; La ...
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LASCARIS, Giano
Massimo Ceresa
Nacque nel 1445 a Costantinopoli da Giorgio, di stirpe imperiale. Aggiunse spesso al suo nome l'aggettivo ῾o ῾ΡυνδαϰήνοϚ, che ha fatto pensare provenisse da Rhyndacus, [...] di G. L., in Miscellanea di studi in onore di Vittore Branca, III, 1, Firenze 1983, pp. 63-113; V.E. Alfieri, La lettera di G. L. sui caratteri alfabetici greci, in Rendiconti dell'Istituto lombardo di scienze e lettere, cl. di lettere, scienze ...
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alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...