DE MARINI, Giuseppe
Rossella Motta
Nato a Milano il 13 ag. 1772 da un medico di cui non si conosce il nome, al cognome paterno Marini, aggiunse poi il De, probabilmente per motivi d'arte. Studiò a Monza, [...] opera), Orosmane nella Zaira di Voltaire, Carlo nel Filippo, Icilio nella Virginia ed Emone nell'Antigone di V. Alfieri, ecc. Abbandonata la tragedia, nella commedia le sue maggiori interpretazioni furono Bonfil nella Pamela, Lindoro nella Zelinde ...
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CIRENEI, Luigi
Maria Luisa Piccioni
Nacque a Castel del Piano (Perugia) il 28 sett. 1881 da Anacleto e da Maria Bottega. Intraprese molto giovane gli studi musicali, dapprima sotto la guida del padre, [...] un Preludio e un poema sinfonico per orchestra (Visioni)e, come compositore melodrammatico, esordì con l'opera Ivano, rappresentata al teatro Alfieri di Genova, nel 1907, ripresa poi più volte al Nettuno di Sestri Levante. L'opera, in un atto (su ...
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BUSTICO, Guido
Marina Guglielmi
Clara Gabanizza
Nato a Pavia il 25 genn. 1876 da Giuseppe e da Giovanna Gandullia, laureato in lettere, fu dapprima insegnante, e con S. De Dominicis direttore (1901)della [...] V. Monti, Roma 1932; V. Monti. Poesie, Torino 1934), le opere di carattere bibliografico sul Monti (Firenze 1924), sull'Alfieri (Firenze 1927), sul Parini (Firenze 1929), le sue opere filosofiche sul concetto di progresso in Marx (Rovereto 1905), in ...
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BISSO (Bissi), Giovanni Battista
Riccardo Scrivano
Nacque a Palermo il 5 febbr. 1712. Entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù il 4 apr. 1729 e fece la solenne professione dei voti il 15 ag. 1746. [...] la Compagnie de Jésus, I, Bruxelles et Paris 1890, coll. 1518-20; E. Bertana,Ilteatro tragico ital. del sec. XVIII prima dell'Alfieri, in Giorn. stor. della lett. ital., suppl. n. 4 (1901), p. 115 n.; G. Natali,IlSettecento, Milano 1955, pp. 542, 562 ...
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GIUSTI, Giuseppe
Zeffiro Ciuffoletti
Domenico Proietti
Nacque a Monsummano, presso Pistoia, il 13 maggio 1809 da Domenico, agiato possidente di campagna di recente nobilitato, e da Ester Chiti.
A dodici [...] di giovani allegrissimi; poi mi vesto in gala e vo alla Pergola per i palchi eleganti aristocratici; a mezza sera passo all'Alfieri nei palchi eleganti democratici; oppure ad altri teatri, o ai balli o all'accademie" (ibid., V, p. 77).
A Firenze fin ...
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BERCHET, Giovanni
Giuliano Innamorati
Nacque a Milano il 23 dicembre 1783, da Federico e da Caterina Silvestri, primogenito di otto figli.
Il padre era un modesto commerciante di origine svizzero-francese [...] con più coraggio che perizia, dopo aver compiuto una definitiva scelta di valori orientativi (i grandi contemporanei, dall'Alfieri al Foscolo) in seno alla tradizione italiana, e con un programma, rispetto a quella, di rinsanguamento.
La traduzione ...
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DE LULLO, Giorgio
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 24 apr. 1921 da Giovanni e da Amelia Occhetti, di modeste condizioni economiche. Mentre frequentava l'istituto magistrale "G. Carducci", perdette improvvisamente [...] , nel Gabbiano di A. P. Čechov al Piccolo Teatro di Milano il 24 novembre. Nel 1949 spiccarono il Filippo di V. Alfieri (teatro Comunale di Asti per il secondo centenario della nascita dell'autore, 9 aprile, parte di Don Carlo), e lo spettacolo ...
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BUFFA (in arte Nazzari), Amedeo
Sisto Sallusti
Nacque a Cagliari il 10 dic. 1907 da Salvatore, proprietario di mulini e di un pastificio, e da Argenide Nazzari. Morto il padre nel 1913, la madre si [...] a lei. Prima di interpretarlo il B. si cimentò di nuovo con il teatro classico partecipando come Egisto all'Oreste di V. Alfieri e a due spettacoli shakespeariani diretti da Q. Tumiati alla basilica di Massenzio in Roma, il 1° e il 9 agosto, come ...
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FORNACIARI, Raffaello
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 24 febbr. 1837, ultimo dei quattro figli di Luigi e Teresa Martinelli. Avviato agli studi umanistici, il F. frequentò il seminario arcivescovile [...] della letteratura italiana. In esso, infatti, confutando sulla base delle teorie poetiche e dell'opera di Dante, Tasso e Alfieri, l'affermazione di T. Mommsen secondo cui l'Italia non poteva annoverarsi tra le nazioni dotate di virtù poetica ...
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GORDIGIANI
Raoul Meloncelli
Famiglia di musicisti. Il capostipite, Antonio (Domenico) nato a Pistoia nella seconda metà del secolo XVIII, intraprese giovanissimo la carriera di cantante, esordendo come [...] interprete rossiniano, fu Baldassarre nel Ciro in Babilonia, e a Livorno cantò nell'Aureliano in Palmira; nel 1817 al teatro Alfieri di Torino apparve nel Don Giovanni di Mozart e in Cenerentola di Rossini, poi nel 1818 ancora ne Le nozze di ...
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alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...