Poeta satirico, bibliofilo (Firenze 1754 - Vienna 1824). Scrisse epigrammi e 11 satire (pubbl. 1817), in una delle quali colpisce anche V. Alfieri; migliori tra esse La cena e Il viaggio. Nel 1818 donò [...] la sua preziosa collezione di edizioni principi (1199 esemplari) alla Laurenziana di Firenze ...
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Scrittore tedesco (Tubinga 1779 - Römlinghausen, Bonn, 1843). Compose libri di viaggi e rifacimenti di novelle italiane, e tradusse le tragedie di Alfieri (in collab. con J.-F. Tscharner). Testimoniano [...] la sua passione per l'Italia anche i Briefe aus Italien (4 voll., 1803-04) e i romanzi storici Scipio Cigala (1832) e Die Belagerung des Kastells von Gozzo (1834). Fu autore delle patriottiche Reden an ...
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Scrittore greco (Corfù 1849 - Ginevra 1902), autore di saggi critici e di traduzioni (i Sepolcri di U. Foscolo, il Saul di V. Alfieri, l'Inferno di Dante e le Poesie italiane di D. Solomòs). ...
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Scienziato, letterato e filosofo (Torino 1737 - ivi 1815). Uomo di profonda e varia dottrina, cultore di matematica, d'astronomia, di lingue e letterature orientali, compose un poema, Masino (1791), e [...] versi italiani e latini. Ma è specialmente noto per gli incitamenti dati ad Alfieri, di cui integrò la Vita, con la Lettera in cui ne narrò la morte; per i tre libri Della poesia (1806), personale saggio di estetica del bello ideale; per l'opera ...
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Critico letterario italiano (Torino 1900 - ivi 1977). I suoi scritti, caratterizzati da una libera e meditata accettazione del pensiero crociano e della critica stilistica, hanno riguardato, tra l'altro, [...] (Studi sulla letteratura del Rinascimento, 1947), del Vico (Stile e umanità di G. B. Vico, 1946), dell'Alfieri (V. Alfieri, 1937; Ritratto dell'Alfieri, 1951), dei lirici del Settecento, del Foscolo (in un saggio del 1928, in vari altri scritti, fra ...
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Scrittrice francese (Parigi 1761 - ivi 1836); amica di Talleyrand e La Fayette, raccolse nel suo salotto i più illustri letterati del tempo, fra cui V. Alfieri. Il suo primo romanzo Adèle de Senanges (1794) [...] la rese celebre; a esso fece seguire Émile et Alphonse (1799), Eugène de Rothelin (1808), Mademoiselle de Tournon (1820), La comtesse de Fargy (1822), ecc ...
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Critico letterario e uomo politico italiano (Belveglio 1895 - Roma 1959); esordì come collaboratore dell'Ordine nuovo. Scrisse due volumi di critica: L'anarchia di Vittorio Alfieri, 1924; Colloqui col [...] Manzoni, 1940. Fu membro attivo dell'emigrazione antifascista, schierandosi prima nelle file del partito socialista quindi a fianco del movimento di Giustizia e Libertà, e svolgendo da Radio Londra propaganda ...
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Critico letterario italiano (Borgosesia 1882 - Torino 1963); prof. di letteratura italiana dal 1935 al 1952, insegnò successivamente nelle università di Cagliari, Palermo, Milano, Catania e Pavia. Diresse [...] l'edizione nazionale delle Opere di V. Alfieri. È autore di varî studî critici, tra i quali i volumi: G. B. Bazzoni, del teatro del Seicento, un'ediz. critica della Vita di V. Alfieri (2 voll., 1952). Il volume Dall'Alighieri al Manzoni (1955), ...
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Verseggiatore (Modena 1712 - ivi 1778), autore di un Saggio di rime (1770); alcuni suoi sonetti, che rappresentano quadri storico-mitologici sulla scia della lirica mariniana, ebbero fortuna e furono largamente [...] imitati, anche dall'Alfieri esordiente. ...
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Critico e storico della letteratura italiano (Monselice 1860 - Como 1934); provveditore agli studî e poi, fino al 1925, preside di liceo a Torino. Al centro della sua copiosa produzione rimangono un ampio [...] studio su Vittorio Alfieri (1902) e un volume complessivo su La tragedia (1906), pregevoli per l'erudizione che li informa. ...
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alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...