MOMIGLIANO, Attilio
Critico letterario, nato a Ceva (Cuneo) il 7 marzo 1883; professore di letteratura italiana dal 1920, successivamente nelle università di Catania, di Pisa e di Firenze; collaboratore [...] italiani.
Lettore attento, acuto, di gusto finissimo, è autore di meritamente celebrati commenti (al Saul e alla Mirra dell'Alfieri, al Giorno del Parini, alle Rime del Poliziano, soprattutto alle Liriche del Manzoni e a 49 Novelle del Boccaccio) e ...
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Scrittore danese (Ringsted, Soro, 1836 - Copenaghen 1901). Seguace di G. Brandes, coltivò una narrativa naturalista in racconti (Fra provinsen "Dalla provincia", 1876) e romanzi (Småfolk "Povera gente", [...] 1880; Thomas Fri's Historie "La storia di T. F.", 1881, la sua opera maggiore), che non sfuggono al sentimentalismo, alternato a crudezze popolareggianti. È autore di un romanzo storico su V. Alfieri (Poet og junker "Poeta e signorotto", 1892). ...
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Critico letterario italiano (Perugia 1913 - Roma 1997); prof. di letteratura italiana dal 1948, ha insegnato nelle univ. di Genova, di Firenze e (dal 1964) di Roma; socio nazionale dei Lincei (1977). Allievo [...] prospettiva teorica. Tra le sue opere più importanti: La poetica del decadentismo italiano (1936); Vita interiore dell'Alfieri (1942); La nuova poetica leopardiana (1947); Metodo e poesia di L. Ariosto (1947); Preromanticismo italiano (1948); Critici ...
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Pseudonimo di Renato Eduardo Manganella, giornalista, romanziere, commediografo e critico drammatico italiano (Roma 1880 - ivi 1939). Accademico d'Italia dal 1937. Descrittore agile, blandamente ironico [...] voga, la sua produzione narrativa e drammatica fu abbondantissima. Si ricordano, fra i romanzi, Il re, le torri, gli alfieri (1917), Il mestiere di marito (1924), Fantasia di mandorli in fiore (1931). Ha scritto anche Trenta anni di vita letteraria ...
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Letterato (Siracusa 1760 - ivi 1842); seguì nel 1798 il re Ferdinando IV in Sicilia, e ne divenne per breve tempo ministro della Guerra. Accademico della Crusca e grandemente stimato dai letterati suoi [...] quali (Odi di Orazio, Uffizi di Cicerone, Satire di Giovenale) tradusse con plauso; ammirò grandemente e imitò nei suoi versi V. Alfieri, G. Parini, U. Foscolo, G. Leopardi, che tentò di far nominare professore a Palermo; avversò il Romanticismo e il ...
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Scrittore rumeno (Târgovişte 1802 - Bucarest 1872). Prese parte attiva ai moti valacchi del 1848, entrò nel governo provvisorio, poi andò in esilio. Rientrato in patria (1859) abbandonò, deluso, la politica. [...] prima rivista letteraria, Curierul de ambe sexe (1836). Tradusse molto, fra l'altro da Dante, Ariosto, Tasso, Alfieri, ma soprattutto da Lamartine, che lasciò notevoli tracce nelle sue elegie, odi "bibliche", satire politiche, favole, epopee. Lasciò ...
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BENEDETTI, Francesco
Giulia Camerani Marri
Nacque a Cortona il 5 ott. 1785 da Pasquale e da Rosa Tamburi, commercianti in mercerie, che, caduti in miseria, lo affidarono a un parente parroco di Foiano [...] scritti, pubblicati postumi, sono: Tre lettere inedite di F. B. a F. Martini (Pistoia 1885); Ode in occasione del monumento eretto a Vittorio Alfieri, a cura di G. Bellucci (Perugia 1887); Una lettera di F. B. a Plinio Rossi, a cura di F. Ravagli, in ...
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GALLARATI-SCOTTI, Tommaso Fulco, duca
Letterato e uomo politico, nato a Milano il 18 novembre 1878. Laureato in giurisprudenza, dopo aver esordito con uno studio su Mazzini (G. M. e il suo idealismo [...] del modernismo cattolico come uno dei principali esponenti (con A. Casati, A. di Soragna, S. Jacini e A. A. Alfieri) del gruppo milanese del Rinnovamento (dal gennaio 1907) e fu presente anche al convegno modernista di Molveno (fine agosto 1907 ...
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BERIO, Francesco Maria
Pompeo Giannantonio
Nacque a Napoli nel 1765 da Domenico, marchese di Salza, letterato e gentiluomo napoletano. La sua famiglia, di origine spagnola, era passata prima a Genova [...] , ampliata e arricchita poi da viaggi che gli diedero anche modo di conoscere uomini eminenti come il Cesarotti e l'Alfieri. Era autore egli stesso di versi, che, almeno nei pochi che ancora restano, hanno semplicità di stile e freschezza di ...
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BORGOGNINI, Antonio Maria
Luciano Marziano
Nacque a Siena nel 1753 da Orazio della famiglia del Venture e Porzia Massari.
Nella casa paterna ebbe come precettore il p. Francesco Corretti. All'università [...] VI, Venezia 1838, pp. 374-376; F. Inghirani, Storia della Toscana, XII, 1, Fiesole 1844, pp. 309-311; Lettere inedite di Vittorio Alfieri alla madre..., a cura di I. Bernardi e C. Milanese, Firenze 1864, pp. 99, 101 s., 114-115, 186, 196; R. Cantoni ...
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alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...