PEZZANA, Luigi
Francesca Romana Rietti
PEZZANA, Luigi. – Nacque a Verona nel 1814 da Giuseppe, nobile veneziano che per far fronte ai rovesci finanziari aveva ottenuto un impiego giudiziario a Verona. [...] (1772-1841), nota maestra di attori da cui ricevette le prime lezioni di declamazione, esercitandosi con le tragedie di Vittorio Alfieri e Voltaire e con i melodrammi di Pietro Metastasio. Fu frequentando la sua casa che venne in contatto con attori ...
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Storico italiano (Napoli 1898 - Roma 1971); prof. univ. dal 1934, ha insegnato storia delle dottrine politiche a Perugia e a Firenze. Ha studiato il pensiero politico italiano del Rinascimento (La politica [...] alla Controriforma, 1934; Utopisti italiani del Cinquecento, 1944). Altre opere: Nazione, Europa, Umanità, 1950; Machiavelli nel Risorgimento, 1953; L'idea di Europa, 1958; Carlo Alfieri e le origini della scuola fiorentina di scienze sociali, 1963. ...
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Pseudonimo di Renato Eduardo Manganella, giornalista, romanziere, commediografo e critico drammatico italiano (Roma 1880 - ivi 1939). Accademico d'Italia dal 1937. Descrittore agile, blandamente ironico [...] voga, la sua produzione narrativa e drammatica fu abbondantissima. Si ricordano, fra i romanzi, Il re, le torri, gli alfieri (1917), Il mestiere di marito (1924), Fantasia di mandorli in fiore (1931). Ha scritto anche Trenta anni di vita letteraria ...
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Letterato (Siracusa 1760 - ivi 1842); seguì nel 1798 il re Ferdinando IV in Sicilia, e ne divenne per breve tempo ministro della Guerra. Accademico della Crusca e grandemente stimato dai letterati suoi [...] quali (Odi di Orazio, Uffizi di Cicerone, Satire di Giovenale) tradusse con plauso; ammirò grandemente e imitò nei suoi versi V. Alfieri, G. Parini, U. Foscolo, G. Leopardi, che tentò di far nominare professore a Palermo; avversò il Romanticismo e il ...
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Scrittore rumeno (Târgovişte 1802 - Bucarest 1872). Prese parte attiva ai moti valacchi del 1848, entrò nel governo provvisorio, poi andò in esilio. Rientrato in patria (1859) abbandonò, deluso, la politica. [...] prima rivista letteraria, Curierul de ambe sexe (1836). Tradusse molto, fra l'altro da Dante, Ariosto, Tasso, Alfieri, ma soprattutto da Lamartine, che lasciò notevoli tracce nelle sue elegie, odi "bibliche", satire politiche, favole, epopee. Lasciò ...
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BENEDETTI, Francesco
Giulia Camerani Marri
Nacque a Cortona il 5 ott. 1785 da Pasquale e da Rosa Tamburi, commercianti in mercerie, che, caduti in miseria, lo affidarono a un parente parroco di Foiano [...] scritti, pubblicati postumi, sono: Tre lettere inedite di F. B. a F. Martini (Pistoia 1885); Ode in occasione del monumento eretto a Vittorio Alfieri, a cura di G. Bellucci (Perugia 1887); Una lettera di F. B. a Plinio Rossi, a cura di F. Ravagli, in ...
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BASEVI, Abramo
Alberto Pironti
Nacque a Livorno il 29 dic. 1818. Figlio di un medico, si laureò anch'egli in medicina, ma poi si dedicò interamente agli studi musicali e a quelli filosofici. Da giovane [...] da alcuni competenti, furono invece accolte freddamente dal pubblico: Romilda ed Ezzelino (libr. proprio; rappresentata a Firenze, Teatro Alfieri, l'11 ag. 1840) e Enrico Howard (libr. di F. Guidi; rappresentata a Firenze, Teatro della Pergola, il ...
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Attrice (Firenze 1808 - Padova 1860); nel 1826 prima attrice giovane nella compagnia di G. Moncalvo, scritturata nel 1831 come prima attrice da L. Petrelli e nel 1833 da R. Mascherpa; interprete applaudita [...] di personaggi goldoniani, Eugenia (negli Innamorati), Zelinda, Pamela, ebbe grandi successi nella Sposa senza saperlo di Giulio Genoino, nella Malvina di E. Scribe, nella Zaira di Voltaire e nella parte di Elettra nell'Oreste di Alfieri. ...
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CARRANI, Luigi
Sisto Sallusti
Nacque a Pisa nel 1790 da famiglia borghese. Entrato in arte a venti anni, compì l'apprendistato in formazioni di modesto livello, finché nel 1814 entrò come secondo amoroso [...] Goldoni, nella prima de Il carcere di Edegonda di C. Roti, in Diogene nella botte diP. Chiari, in Rosmunda di V. Alfieri, ne L'ambiziosa di A. Nota, lavori rappresentati al teatro S. Benedetto di Venezia nel luglio 1824.
Nel 1825 passò, sempre nello ...
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BERIO, Francesco Maria
Pompeo Giannantonio
Nacque a Napoli nel 1765 da Domenico, marchese di Salza, letterato e gentiluomo napoletano. La sua famiglia, di origine spagnola, era passata prima a Genova [...] , ampliata e arricchita poi da viaggi che gli diedero anche modo di conoscere uomini eminenti come il Cesarotti e l'Alfieri. Era autore egli stesso di versi, che, almeno nei pochi che ancora restano, hanno semplicità di stile e freschezza di ...
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alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...