Tecnico dell'incisione (Monaco di Baviera 1854 - Milano 1928), in società con Emilio Alfieri fondò a Milano (1890 circa) lo stabilimento grafico Alfieri e Lacroix, specializzato in riproduzioni di opere [...] d'arte in tricromia. La società esercita anche attività tipografica ed editoriale ...
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Pittore e incisore (Milano 1920 - ivi 2009), figlio di Giovanni Treccani degli Alfieri. Tra i fondatori (1938) del gruppo Corrente che a Milano riuniva artisti d'indirizzo diverso ma impegnati nella lotta [...] politica antifascista, ha poi partecipato alla Resistenza. Nel dopoguerra, mantenendo con coerenza il proprio impegno politico e civile, è stato fra i più significativi esponenti del neorealismo italiano. ...
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Letterato e poeta spagnolo (Villanueva y Geltrú 1808 - Granada 1833); traduttore di Orazio, Alfieri, Byron, scrisse Preludios de mi lira (1833), che, pur nelle forme classiche, denunciano una sensibilità [...] preromantica ...
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Gentildonna (Siena 1781 - Firenze 1847), moglie di F. Magiotti e amica di V. Alfieri e della contessa d'Albany, amata da Foscolo che la chiamò "donna gentile"; conobbe il poeta nel 1812, lo amò profondamente [...] e divenne, dopo la morte di lui, custode della sua fama e della sua memoria (fra l'altro impedì, con un simulato acquisto, la dispersione delle carte e dei libri che Foscolo aveva lasciato in Italia). ...
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Giurista italiano (Mantova 1885 - Venezia 1922); prof. di diritto internazionale all'istituto Cesare Alfieri di Firenze, poi nell'univ. di Modena, si affermò rapidamente fra i cultori più insigni della [...] sua scienza. Opere maggiori: La rappresentanza di uno stato da parte di un altro stato e le relazioni giuridiche cui dà origine (1910); Della natura giuridica dell'occupazione bellica (1911); La responsabilità ...
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Attore e capocomico (San Casciano in Val di Pesa 1768 - Firenze 1838). Grande interprete di Alfieri, predilesse una recitazione nobile, un po' troppo magniloquente. Insegnante d'arte scenica all'Accademia [...] di belle arti di Firenze, pubblicò le celebri Lezioni di declamazione d'arte drammatica (1832). Autore di commedie e di un saggio su Napoleone, lasciò anche un voluminoso libro di ricordi (Vittorio Alfieri a Firenze, post., 1896). ...
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Piacenza, Giuseppe Battista. – Architetto italiano (Torino 1735 - Pollone 1818). Formatosi alla scuola di B. Alfieri, soprastante dei Palazzi Reali di Torino dal 1757, tra i suoi primi incarichi a committenza [...] dei Savoia figura il restauro del castello di Chambéry (1773). Esponente di spicco dell'architettura barocca piemontese, nel 1788-89 si occupò con C. Randoni del riallestimento, di chiara impronta neoclassica, ...
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Architetto (San Giorgio Canavese 1712 - Torino 1786), allievo di B. A. Vittone e collaboratore di B. Alfieri. Lavorò, a Torino, alla chiesa di S. Croce, al Teatro Carignano e al palazzo reale di Racconigi. [...] Partecipò alla spedizione archeologica (1750-51) organizzata da R. Wood e disegnò le tavole delle pubblicazioni The ruins of Palmyra (1753) e The ruins of Balbeck (1757) ...
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Politologo italiano (n. Perugia 1937), professore di politica comparata alla facoltà di scienze politiche e sociali "Cesare Alfieri" dell'Università di Firenze (1969-83), poi (dal 1984) di scienza della [...] politica all'Università "Luigi Bocconi" di Milano (dove ha diretto il Centro studi e ricerche di politica comparata "Poleis"). È stato coordinatore scientifico del Centro di ricerca e documentazione "Luigi ...
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- Gruppo rock inglese nato nel 1967 intorno alle figure del cantante P. Gabriel e del batterista P. Collins. Alfieri di un rock sinfonico e surrealista, definito 'progressive', dopo la defezione di Gabriel [...] (1975) i G. si sono orientati verso una musica di più facile consumo. Tra gli album: Nursery crime (1971), Selling England by the pound (1973), Abacab (1981), We can't dance (1991) ...
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alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...