CORSINI, Tommaso
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 28 febbr. 1835 da don Neri iunior, marchese di Lajatico, e da Eleonora dei marchesi Rinuccini; nel '58 sposava Anna Barberini Colonna di Sciarra. [...] ", presidente della Commissione araldica toscana, membro della Deputazione di storia patria, delegato del R. Istituto Cesare Alfieri e consigliere della Scuola superiore per le arti decorative e industriali.
L'aspetto dominante della personalità del ...
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PERRONE, Ettore
Paola Bianchi
PERRONE, Ettore. – Nacque a Torino il 12 gennaio 1789, terzogenito del conte Carlo Giuseppe (1764-1836) e di Paola Argentero di Bersezio (1765-1835). Venne battezzato nella [...] (1800-1837), Torino 1990, pp. 528 s., 532; G. Monsagrati, E. P. di San Martino, in Cesare Balbo, Gabrio Casati, Cesare Alfieri di Sostegno, E. P. di San Martino, Roma 1992, passim; S.C. Hughes, Politics of the sword. Dueling, honor and masculinity in ...
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PAVONE, Carlo
Carmine Pinto
– Nacque a Torchiara (Salerno) il 30 giugno 1823 da Donato e Orsola Cagnano.
La famiglia Pavone fu un esempio di borghesia colta provinciale napoletana, caratterizzata dalla [...] D’Evandro, Della insurrezione nazionale del salernitano del 1860. Pensieri e documenti per Antonio Alfieri D’Evandro, segretario del Governo provvisorio, Napoli 1861; G. Stopiti, P. Comm. Avv. C., Roma s.d.; A. Pizzolorusso, I martiri per la libertà ...
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PERNICE, Angelo
Giuseppe De Santis
PERNICE, Angelo. – Nacque a Catania il 21 novembre del 1873 da Francesco e Carmela Guerrera; sposò Laura Calosi, senza avere figli.
Compì gli studi nella sua città [...] proprio a Firenze la sua carriera nell'insegnamento, come professore di storia alla Scuola di scienze sociali Carlo Alfieri. Quindi, seguendo gli incarichi ministeriali, fu prima a Macerata, nel novembre 1905, come incaricato fuori ruolo di materie ...
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CARACCIOLO, Domenico
Antonello Scibilia
Nacque il 2 ott. 1715 a Malpartida de la Serena, in Spagna, dove suo padre Tommaso, marchese di Villamarina e Capriglia, era tenente colonnello in un reggimento [...] e rimaneva quella dell'assolutismo illuminato, soprattutto dei paesi latini. A Londra il C. strinse ottimi rapporti con l'Alfieri, un altro nobile italiano insoddisfatto del proprio ambiente di origine, girovagante per l'Europa, ma con un senso della ...
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Storico romano (n. Amiterno 86 a. C. - m. forse 35 a. C.). Venuto a Roma assai giovane, entrò nella carriera politica e fu questore (55 o 54), tribuno della plebe (52), poi forse legatus pro quaestore [...] sua fortuna continuò e prese maggior vigore nel Rinascimento. Basti citare la traduzione delle monografie di Bartolomeo da San Concordio e l'ammirazione di V. Alfieri, che lo chiamò "divino" e delle sue opere fece una stringata ed energica versione. ...
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DIAZ, Armando Vittorio
Giorgio Rochat
Nacque a Napoli il 5 dic. 1861 da Ludovico e Irene Cecconi, in una famiglia (di lontana origine spagnola) di militari e magistrati.
Il nonno Antonio era stato "ordinatore [...] il re e il ministro della Guerra generale V. Alfieri avevano concordato sulla necessità di sostituire Cadorna, considerato un D. come successore era stata fatta dal re e da Alfieri e accettata da Orlando, ma rinviata al momento della stabilizzazione ...
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LANDI, Giuseppe
Benedetta Garzarelli
Nacque a Castel San Niccolò, nel Casentino, il 24 maggio 1895, da Oreste, medico condotto, e da Maria Lenci.
Conseguita la licenza liceale a Firenze, frequentò l'Accademia [...] In particolare, nel 1930 fece parte della Commissione di studio per la riforma della legislazione del lavoro, presieduta da D. Alfieri, insediata da G. Bottai presso il ministero delle Corporazioni con lo scopo di armonizzare le leggi esistenti con l ...
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BIANDRATE, Emanuele (Manuele) di
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Figlio di Guido di Porcile e nipote di Uberto, il conte che nel 1233 aveva giurato il cittadinico di Asti per sé e per i suoi eredi al fine di difendere i propri [...] , di Castagnito e Montaldo per 48.000 fiorini d'oro. Stabilitosi quindi ad Asti, il B. imprestò tale somma ad alcuni Alfieri, che ben poco gli restituirono.
Morì probabilmente alla fine del 1292, anno in cui è ancora ricordato come civis ligius di ...
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BOZINO, Omero
Guido Ratti
Nato a Vercelli il 31 ag. 1821, da ricca e influente famiglia, si laureò in legge ed esercitò con successo la libera professione nella città natale, emergendo anche nella vita [...] , sia a livello parlamentare, mantenendo relazioni con i vecchi collaboratori del Cavour, N. Bianchi, I. Artom, G. B. Cassinis e C. Alfieri di Sostegno. Frutto di questi interessi è l'opuscolo La finanza del Regno d'Italia e la vendita dei beni ...
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alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...