INVERNIZIO, Carolina
Giuseppe Zaccaria
Nacque a Voghera il 28 marzo 1851 da Ferdinando, funzionario del Regno di Sardegna, cui la città allora apparteneva, e da Anna Tettoni.
La data, accertata solo [...] il sesso non può uscire dal chiuso cerchio della famiglia, divengono tanto più indicativi i teneri legami fra congiunti (il rapporto fra Clara e il fratello Alfonso, ancora nel Bacio di una morta) o fra creature femminili (laddove l'unico rapporto ...
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BEROARDI, Guglielmo (Berovardi, Berrovardi)
Eugenio Ragni
Nacque a Firenze, probabilmente intorno al 1220: tra gli ufficiali ad cavallatas eletti il 6 febbr. 1260 è nominato, infatti, suo figlio Ruggero [...] Brunetto Latini a chiedere aiuti ad Alfonso X di Castiglia. In effetti la 130, 141, 143, 144, 189, 228, 242, 253; Le Consulte della Rep. fiorentina…, a cura di A. Gherardi, I, Firenze 1896, pp. 3, 4, 8, 11, 13, 25, 97, 152, 193, 204, 208, 219, 234 ...
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CARTARI, Vincenzo
Marco Palma
Nacque a Reggio Emilia da Cesare con ogni probabilità nel 1531. Il 17 febbraio di quell'anno infatti fu battezzato, insieme con la sorella Grazia, nella sua città natale [...] per quanto risulta almeno dalle scarse notizie pervenuteci, ruotò intorno agli Este, di cui anche i suoi avi erano stati fedeli servitori. Dedicando nel 1551 ad Alfonso II, futuro duca di Ferrara, la sua traduzione dei Fasti di Ovidio, il C. precisa ...
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LO FRASSO (Frasso, de lo Frasso) Antonio
Franco Pignatti
Nacque ad Alghero nella prima metà del XVI secolo da famiglia appartenente al ceto militare, proveniente dalla piccola feudalità priva di titolo [...] di una raccolta di sentenze morali e avvertimenti indirizzata ai figli Alfonso e Scipione - i quali, secondo quanto si dice, erano rimasti ad Alghero con la madre e i nonni -, ma contenente anche una vivace descrizione della battaglia di Lepanto ...
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GRAZIANI, Girolamo
Fabio Tarzia
Nacque a Pergola, nell'Urbinate, il 1° ott. 1604 da Antonio e da una Lavinia di cui non si conosce il cognome. A Ferrara, dove il padre era uditore di rota, trascorse [...] cadetti, con uno stipendio di 53 lire al mese. Anche quando, qualche mese dopo, il trono passò al duca Francesco I, avendo Alfonso abdicato per farsi cappuccino, il G. mantenne l'incarico, conservandolo fino al giugno 1632. In quell'anno passò al ...
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CARACCIOLO, Giulio Cesare
Giovanni Parenti
Di lui si ignora la data di nascita e di morte.
Inaccettabile appare l'identificazione proposta da Scipione Volpicella (p. 210) del C. con quel Giulio Cesare [...] probabile la dedica, in morte, di due sonetti ad Alfonso piuttosto che a Ferrando d'Avalos) all'anno 1572 si ms. Palatino 229 della Nazionale di Firenze (cfr. L. Gentile, I codici Palatini, I, Roma 1889, pp. 319-327) ed è databile posteriormente al ...
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LEMENE, Francesco de
Antonio Grimaldi
Nacque a Lodi, il 19 febbr. 1634, dal conte Antonio e da Apollonia Garati, della famiglia del giurista Martino. Il casato paterno era tra i più nobili e antichi [...] seduto nel Collegio dei giudici. Ebbe due fratelli maggiori: Alfonso e Luigi, generale della Congregazione somasca.
Fu avviato agli studi nella città natale da precettori religiosi, i somaschi Francesco Bovio e Giovanni Battista Scopa, quest'ultimo ...
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GUARINI, Alessandro, il Giovane
Monica Cerroni
Nacque a Ferrara da Battista e Taddea Bendidio verso il 1563, essendo diciottenne nel 1581, quando, con l'appoggio del cardinale Ippolito d'Este, entrò [...] decise di ricorrere alla legge. Per intervento del duca Alfonso, fu scelto come arbitro Giovan Mario Crispo. Battista giudicò autore nelle Prose pubblicate, con dedica al duca di Mantova Vincenzo I, a Ferrara dal tipografo V. Baldini nel 1609-11 in ...
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CONTI (Quintianus Stoa), Giovanni Francesco
Roberto Ricciardi
Nacque verso la fine del 1484 a Quinzano d'Oglio, nei pressi di Brescia, da Giovanni, originario di Gandino, un paese del Bergamasco, e [...] soggiomi a Villachiara, presso il conte Alfonso Martinengo, al quale dedicò il Quintus Un ricco mausoleo gli fu eretto nella chiesa parrocchiale di Quinzano, di dove i suoi resti furono tolti nel 1580 e traslati in seguito nel coro della chiesa ...
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GALLUCCI, Luigi (Elisio Calenzio)
Simona Foà
Il vero nome del G. sembra essere Elisio Calenzio, ossia il nome che da alcuni biografi era stato considerato uno pseudonimo o un nome accademico.
Come "Lisio [...] al volgare, della quale il Panormita e gli intellettuali della corte di Alfonso d'Aragona erano i rappresentanti più importanti. Di questa letteratura il G. praticò i generi principali: l'epistolografia e la poesia elegiaca, epica ed eroicomica. La ...
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manettismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in senso polemico, tendenza ad assumere posizioni fortemente colpevoliste in àmbito giudiziario. ◆ Anche Enzo Carra torna indietro con la memoria. A quando lui, all'epoca portavoce della...
iperoggetto s. m. Oggetto o evento le cui enormi dimensioni spaziali e temporali, congiunte alla pluralità di forme con cui si manifesta, lo rendono non direttamente esperibile come unicità concreta (l’esempio tipico è il riscaldamento globale...