Nobile corso (m. 1434). Fautore in Corsica degli Aragonesi, quando Genova si pose sotto la protezione francese (1396-1409) tentò (1408), dopo aver ricevuto aiuti dal futuro re di Napoli, Alfonsod'Aragona, [...] d'imporsi nell'isola. Poi, abbandonato dall'alleato, resistette fino al 1434, quando cadde prigioniero e fu decapitato a Genova. ...
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stamento Ciascuno dei rami del Parlamento sardo, convocato per la prima volta nel 1355 e, dopo la Costituzione di re Alfonsod’Aragona del 1421, quasi regolarmente ogni 10 anni. Il nome deriva da estamento [...] che indicava ciascuno degli Stati che formavano le Cortes spagnole ...
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Egidio Muñoz (m. 28 dic. 1446); eletto nel 1423 col concorso di tre soli cardinali, trovò l'appoggio di Alfonsod'Aragona contro il papa romano Martino V. Ma, accordatosi questi con Alfonso, abdicò (1429) [...] restando da allora semplice vescovo di Maiorca ...
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Guerriero cagliaritano (sec. 15º); partecipò alla guerra di Corsica (1420) con l'esercito di Alfonsod'Aragona; presenziò all'assedio di Calvi e di Bonifacio, e per essersi particolarmente distinto ebbe [...] dal re alcuni feudi (1421) ...
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Uomo d'arme (sec. 15º). Figlio del doge Pietro I; governatore della Corsica nel 1416, vi combatté con successo Vincentello d'Istria. Poté così nel 1421 costringere Alfonsod'Aragona a lasciare l'isola. ...
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Figlio secondogenito (Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480) di Luigi II d'Angiò. Sposò Isabella, figlia ed erede del duca Carlo II di Lorena, ma riuscì a ottenere la successione solo a prezzo di aspri contrasti. [...] Napoli, la Provenza e l'Angiò, e nel 1438 entrò in Napoli, dove restò fino al 1442, allorché, sconfitto da Alfonso V d'Aragona, dovette tornare in Francia, dove partecipò con Carlo VII all'ultima fase della guerra dei Cent'anni. In seguito si ritirò ...
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UMANESIMO
Fausto GHISALBERTI
. Con questo nome si designa quel periodo letterario, culminante nel sec. XV, che corrisponde all'aspetto peculiarmente filologico del Rinascimento (v.): determinato dalla [...] Roma era ormai permeata di spirito pagano, e l'Umanesimo non tarderà a diventare strumento del papato.
A Napoli presso re Alfonsod'Aragona, che non badava a spese pur di circondarsi di libri e di letterati, il Valla e altri trovarono leale appoggio ...
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SCARAMPO, Lodovico (Luigi, Alvise; XXXI, p. 3)
Ermenegildo SCACCIA SCARAFONI
È chiamato anche Scarampo Mezzarota (una mezza ruota è disegnata nella punta del suo stemma); ma il suo vero cognome è Trevisan. [...] Piccinino e contro Francesco Sforza, e infine cardinale di S. Lorenzo in Damaso. Nel 1443 trattò la pace con Alfonsod'Aragona: ne ebbe dal papa, premio e segno di fiducia, la commenda della ricca abbazia di Montecassino che tenne definitivamente ...
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SETA (dal lat. classico saeta "crine" o "setola"; fr. soie; sp. seda; ted. Seide; ingl. silk)
Augusto Vittorio LODIGIANI
Giovanni TRECCANI
Emilio MAGALDI
Augusto Vittorio LODIGIANI
Rodolfo VANZETTO
È [...] Catania, a Palermo, a Catanzaro, dove l'arte serica, già protetta da Ladislao di Durazzo, e poi da Giovanna II, da Alfonsod'Aragona, da Ferdinando I e dai suoi successori, si sviluppò a tal segno da rendere per lungo tempo imbattibili i famosi suoi ...
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aragonese
aragonése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Dell’Aragona, regione storica della Spagna nordorient.; del regno d’Aragona, di un sovrano di Aragona: la dominazione a. a Napoli; Biblioteca a., celebre biblioteca, costituita a Napoli con una...
alfonsino
agg. e s. m. – 1. agg. Relativo a un personaggio di nome Alfonso: Accademia A., fondata da Alfonso V d’Aragona in Napoli (poi detta Antoniana o del Panormita da Antonio Beccadelli, e quindi Pontaniana); tavole a. o toledane, raccolta...