DI CAPUA, Pietro Antonio
Andrea Gardi
Nacque nel 1513 da una grande famiglia feudale napoletana, secondo figlio di Annibale e Lucrezia Arcamone; il fratello maggiore Vincenzo ottenne per matrimonio [...] per la sua vita fu però la conoscenza dei fratelli Valdés, Alfonso e, soprattutto, Juan, di cui lesse gli scritti e , 471, 473; IV, ibid. 1764, pp. 279, 289-290; J. deValdés, Le cento e dieci considerazioni, Halle in Sassonia 1860, pp. 570-571, 600 ...
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RENATA di Valois-Orleans
Eleonora Belligni
RENATA (Renée) di Valois-Orléans (Renata di Francia). – Nacque a Blois il 25 ottobre 1510, secondogenita di re Luigi XII di Francia e di Anna, duchessa ereditiera [...] italiani. Molti dei più fedeli seguaci di Juan deValdés erano stati distaccati testimoni di ciò che accadeva a marito il 3 ottobre 1559, ai primi acerbi contrasti con il figlio Alfonso II, il nuovo duca, Renata lasciò per sempre Ferrara. Fu ricevuta ...
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RIOLI, Giorgio
Lucio Biasiori
RIOLI, Giorgio (Giorgio Siculo). – Nacque a San Pietro in Clarenza, sulle pendici dell’Etna presso Catania, da genitori il cui nome rimane ignoto. Una stima della data [...] radicale del teologo spagnolo di origine ebraica Juan deValdés. Tale impasto di influenze diverse, che intendeva don Alfonso», che andrà forse identificato in Alfonso Zorrilla, segretario dell’inviato di Carlo V al concilio Diego Hurtado de Mendoza ...
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GAETANO Thiene, santo
Gaetano Greco
Figlio secondogenito di Gaspare e di Maria di Battista Da Porto, entrambi di nobile famiglia, nacque a Vicenza nell'ottobre 1480; all'età di due anni rimase orfano [...] napoletano.
Proprio in questi anni della sua permanenza a Napoli, nella città fioriva l'insegnamento del castigliano Juan deValdés, fratello di Alfonso (membro della segreteria dell'imperatore Carlo V). La sua casa di Chiaia era frequentata da molti ...
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SORANZO, Vittore
Giuseppe Trebbi
– Figlio primogenito del patrizio Alvise (di Vittore di Giovanni) e di Lucia Cappello, nacque a Venezia, nella contrada di San Moisè (sestiere di San Marco), nei primi [...] segretario del papa dal settembre del 1533, e con Juan deValdés, a proposito del quale, però, egli ebbe poi a tenuto dal neocardinale.
Secondo la testimonianza del gesuita Alfonso Salmerón, si intensificarono in quel periodo le frequentazioni ...
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TASSO, Bernardo
Rosanna Morace
– Nacque l’11 novembre 1493 a Bergamo da Gabriele e da Caterina Tasso, cugini appartenenti alla famiglia dei Tasso del Cornello.
Tra i biografi tassiani è stata, però, [...] dopo il 1534, quando vi si era rifugiato Juan deValdés esule. Tutti i principali esponenti del valdesianesimo napoletano furono, Girolamo Seripando, Galeazzo Florimonte, il marchese del Vasto Alfonso d’Avalos, Guidiccioni. Un dato che – congiunto ...
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MERENDA, Apollonio
Achille Olivieri
– Nacque a Casal di Paterno (Paterno Calabro), presso Cosenza, probabilmente nel 1498.
Giovane «di politi studi et buoni costumi» (così lo definì Girolamo Seripando [...] Vermigli, nel 1537. Nel frattempo entrò in contatto con Juan deValdés, anch’egli introdotto nel milieu umanistico napoletano dal 1534.
Il insieme con il vicario del vescovo, il gesuita Nicola Alfonsode Bobadilla, il quale raccontò che il M. si era ...
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GALEOTA, Mario
Alessandro Pastore
Nacque nel Regno di Napoli tra gli ultimi anni del '400 e i primi del '500 da Giovanni Berardino e da Andreana Lazza. La famiglia, che già godeva del feudo di Casaterra, [...] dei papi, VIII, Roma 1924, p. 207; R. De Maio, Alfonso Carafa cardinale di Napoli (1540-1565), Città del Vaticano M. Firpo, Tra alumbrados e "spirituali". Studi su Juan deValdés e il valdesianesimo nella crisi religiosa del '500 italiano, Firenze ...
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REBIBA, Scipione
Elena Bonora
REBIBA, Scipione. – Nacque il 3 febbraio 1504 a San Marco d’Alunzio (Messina), nella diocesi di Patti, secondogenito di Francesco e della nobile Antonia Filingeri dei conti [...] dura campagna antiereticale contro i seguaci dello spagnolo Juan deValdés, morto a Napoli nel 1541. La vasta azione a cura di F. Fonzi, Roma 1960, ad ind.; R. De Maio, Alfonso Carafa. Cardinale di Napoli (1540-1565), Città del Vaticano 1961, ad ...
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Il Rinascimento
Sergio Bertelli
Innanzi tutto un problema di cronologia. Come distinguere il periodo che definiamo Rinascimento da quello precedente, che i manuali di storia chiamano Umanesimo; che [...] il Rinascimento (accanto all’altra, non meno rilevante, di Alfonso d’Aragona «il Magnanimo», il quale lo aveva preceduto diffuso un testo eterodosso quale il Beneficio di Cristo di J. deValdés. Lucca era costretta a subire l’esilio ginevrino di una ...
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