PALLAVICINO, Francesco Maria Sforza
Federica Favino
PALLAVICINO, Francesco Maria Sforza. – Nacque a Roma il 28 novembre 1607 da Alessandro dei marchesi di Zibello e da Francesca Sforza di Santa Fiora.
Alessandro [...] e intentato il processo per il recupero dei feudi presso il Consiglio ducale di giustizia. Insieme al padre, Alfonso (m. 1619 di Pallavicino un’opera di edificazione per icattolici, attraverso il ritratto delle virtù del vicario di Cristo ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] onore di Alfonso d'Este e Isabella Gonzaga. Quest'opera è posta sotto il nome di traduzione è l'ultima opera che i documenti registrano sotto il nome di Giulio Bordon: alla anni Trenta il D., che pure aveva sempre dimostrato sentimenti cattolici, fu ...
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DORIA, Antonio
Rodolfo Savelli
Nacque a Genova da Battista e Isottina Doria intorno al 1495. Scarse sono le notizie sul padre (risulta tra gli Anziani nel 1491e membro dell'ufficio di Vettovaglie nel [...] il figlio Cesare) e dopo le relative polemiche in campo cattolico, il E. Alberi, s. 1, I, Firenze 1839, pp. 305 s Il palazzo di A. D. a Genova, Genova 1958; C. Manara, Montorsoli e la sua opera genovese, Genova 1959, pp. 38 ss., 62; R. De Maio, Alfonso ...
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FEDERICI, Federico
Carlo Bitossi
Nacque da Cristoforo di Pier Battista e da Nicoletta Rossi in data collocabile intorno al 1570; non è noto il luogo di nascita.
La famiglia, originaria di Sestri Levante, [...] Biagio Assereto vittoriosa su Alfonso d'Aragona e passato Cattolico a Genova, don Francisco de Melo, aveva già lucidamente classificato il , 259, 273, 287 ss., 294 s.; A. Pacini, I presupposti politici del "secolo dei genovesi". La riforma del 1528, ...
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BURALI, Scipione (Paolo d'Arezzo), beato
Gaspare De Caro
Nacque nel 1511 a Itri, secondogenito di Paolo e Vittoria Oliverez. Il padre, di famiglia di piccola nobiltà, originaria di Arezzo (di qui il [...] , al quale programmaticamente si rivolgevano i teatini: tra il 1557 ed il 1565 egli fu tra i più attivi collaboratori dell'opera di riforma del clero intrapresa da Giulio Pavesi, vicario generale dell'arcivescovo Alfonso Carafa, e continuata poi, a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ferdinando Ughelli
Adelisa Malena
Nell’Europa confessionale dei secc. 16°-18°, lo studio e l’insegnamento della storia delle Chiese assunsero un’importanza decisiva, in primo luogo come efficaci strumenti [...] i quali il francescano Luke Wadding, alla revisione e riedizione delle Vitae et gesta summorum pontificum (1601) del domenicano spagnolo Alfonsocattolico: basti pensare al corpus del Monasticon Anglicanum, pubblicato in Inghilterra tra il 1655 e il ...
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BENTIVOGLIO, Guido
Alberto Merola
Nacque a Ferrara da Cornelio e da Isabella Bendidio il 4 ott. 1577. Visse i suoi primi anni nella città natale, educato alla raffinatezza usuale nei giovani dell'aristocrazia [...] della Chiesa contro le pretese e i desideri di Cesare d'Este, cugino di Alfonso, che ne rivendicava il possesso. In tale circostanza un in seguito dare il ducato ad un principe cattolico senza provocare reazioni troppo vivaci tra i principi tedeschi ...
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GRIMALDI, Nicolò
Calogero Farinella
Nacque a Genova, da Agostino e da Bettina Centurione Becchignone di Niccolò.
Le notizie sulla sua giovinezza e sull'inizio dell'attività pubblica sono inficiate dalla [...] della rivolta, e suo figlio Alfonso d'Ornano perché "quando seguisse i prestiti alla Corona spagnola attività di carattere usuraio: egli - sostenevano - aveva acquistato il principato salernitano "con danari guadagnati ad usura col Re Cattolico ...
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DIODATI, Ottaviano
Mario Rosa
Nacque a Lucca il 5 ott. 1716 da Lorenzo di Ottaviano e da Isabella Bellet (o Billet), appartenente a una famiglia di comandanti militari al servizio della Spagna.
Era [...] della Repubblica; imparentati con i Bonvisi, i Poggi, i Balbani e altre grandi casate propri dell'"illuminismo cattolico", forse troppo enfatizzati di Voltaire - tra cui Il caffè o La scozzese, tradotto dal D. -, di Alfonso Varano e del La Chaussée ...
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DAZIO, santo
Gabriella Braga
Non si sa quando e dove sia nato; si ignora anche il casato, essendo priva di qualsiasi fondamento la notizia che appartenesse alla famiglia Agliate, tramandata anche da [...] a Costantinopoli. In essa si pregano i legati di chiedere a D. che prima, mentre era arcivescovo di Milano Alfonso Litta (m. 1679) e su D. santo, in Enciclopedia Cattolica, IV, Roma 1950, col. 1249; G. P. Bognetti, Milano sotto il regno dei Goti, in ...
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penitente
penitènte agg. e s. m. e f. [dal lat. paenĭtens (o poenĭtens) -entis, part. pres. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Come agg., che si pente dei proprî errori, delle proprie colpe: a questa etade è necessario d’essere p. del fallo...
organo
òrgano s. m. [lat. ŏrgănum, dal gr. ὄργανον (affine a ἔργον «opera»)]. – In senso ampio ed etimologico, strumento, da cui discendono tutti gli altri sign. particolari. 1. In biologia, unità anatomica, fisiologica e funzionale costituita...