Scrittore spagnolo (n. forse Toledo 1398 - m. ivi 1468); dopo un lungo soggiorno nell'Aragona (1420-30), ebbe la prebenda di Talavera, e visse sempre a Toledo, ove fu cappellano di Giovanni II. Il suo [...] ), ricca di esperienza umana e psicologica e di profonda sincerità etica, ma soprattutto opera di stile perfetto e armonioso, tra i più notevoli prodotti dell'Umanesimo e del Rinascimento spagnolo. T. scrisse anche due vite di santi (s. Isidoro e s ...
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Scrittore spagnolo (n. prima metà sec. 16º - m. Venezia 1570). Stabilitosi in gioventù a Venezia, pubblicò in italiano una quantità di traduzioni da autori spagnoli e portoghesi (A. Beuter, P. Mexia, J. [...] de Barros, S. de la Calle, J. de Urrea, ecc.). Tra i suoi lavori originali si ricordano: Vida del Gran Capitán F. Gonzaga (1563); Vida del invictísimo y sacratísimo emperador Carlo V (1566); Comentarios de la guerra de Flandes (1568); Historia de ...
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Poeta spagnolo (1354-1429). Ebbe grande autorità presso la corte dei re di Castiglia, e tenne alti uffici civili e militari. Compose liriche d'amore, seguendo i moduli della poesia cortese neotrovadorica. [...] falso che fosse, il suo amore per una gentildonna tradotto in motivi lirici diede luogo a una leggenda che si mantenne viva per lungo tempo. Figura nel Cancionero de Baena: artificioso e sottile, egli è il più raffinato fra i poeti della sua scuola. ...
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Scrittore e medico spagnolo (m. dopo il 1627), nato a Valladolid (Pincia), donde il suo soprannome. Tradusse in versi i Pronostici di Ippocrate, scrisse una Filosofía antigua poética (1596) e un poema, [...] El Pelayo (1605). Il suo trattato di poetica è un commento organico, in forma epistolare, delle poetiche di Aristotele e di Orazio e delle idee estetiche di Platone ...
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manettismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in senso polemico, tendenza ad assumere posizioni fortemente colpevoliste in àmbito giudiziario. ◆ Anche Enzo Carra torna indietro con la memoria. A quando lui, all'epoca portavoce della...
iperoggetto s. m. Oggetto o evento le cui enormi dimensioni spaziali e temporali, congiunte alla pluralità di forme con cui si manifesta, lo rendono non direttamente esperibile come unicità concreta (l’esempio tipico è il riscaldamento globale...