. Famiglia feudale napoletana di origine abruzzese (così denominata, probabilmente, dalla terra di Acquaviva nella Valle Siciliana), una delle sette grandi case del Regno, iscritta nella nobiltà diNapoli [...] diNapoli da Leone XI (1605); Rodolfo (v.) finì martire della fede nelle Indie. Nel sec. XVII, accanto a due cardinali, Ottavio (1609-1674), e Francesco (1665-1725), nunzio presso Filippo V di Spagna, si trova Giovan Girolamo II, XV duca di ...
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Comune già della provincia di Caserta, ora di quella diNapoli. Il nome si può latinamente spiegare con la posizione della città, forse rispetto a Napoli (urbs aversa). A circa 20 km. da Napoli, in un [...] castello, costruito da Rainulfo, ricostruito da Alfonso I d'Aragona, fu trasformato nel 1760.
Storia. - Preesisteva alla fondazione di A. un borgo di sanctu Paulu at Averze, sul confine settentrionale del ducato diNapoli. La regione su cui sorse la ...
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Comune della provincia diNapoli, fino al 1927 della provincia di Caserta. Conta 18.200 ab. (1921) e occupa una superficie di kmq. 54,07 in territorio feracissimo, attraversato dalla rete dei Regi Lagni [...] già fin dal tempo di Virgilio la città appariva spopolata (Georg., II, v. 225: la storia medievale. Acerra appartenne al ducato diNapoli fino ai tempi del console e duca al partito angioino, soffrì l'assedio diAlfonso d'Aragona (1421), che tuttavia ...
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. Da Appiano di Valdera prese nome la famiglia d'Appiano inurbatasi in Pisa verso la fine del Duecento. Con l'esercizio del notariato, acquistarono importanza Vanni e più tardi il figlio Iacopo (Iacopo [...] forse figlia spuria di re Alfonso, aggiunse al suo cognome quello di Aragona, e, primo della sua casata, ebbe titolo di conte. Iacopo re diNapoli, di cui aveva sposato una nipote. Per meglio consolidare lo stato, che, dalla morte di Iacopo II in poi ...
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Nacque in Napoli da più che agiata famiglia borghese il 22 febbraio 1815 e si spense ivi il 3 marzo 1900. Alieno dalla politica, temperato e modesto nella vita privata, dedicò tutta la sua lunga, tranquilla [...] documenti diAlfonso il Magnanimo con facoltà di scegliersi i collaboratori.
Oggetto prediletto dei suoi studî fu Napoli, alla pertinentia, seguito nel 1885 dalla 1ª parte del tomo II e nel 1892 dalla parte 2ª: opera veramente monumentale. ...
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GIORDANO, Luca
Alfonso De Romanis
Pittore, nato a Napoli nel 1632, morto ivi nel 1705. La sua attività pittorica, iniziatasi mentre il primo ciclo della pittura napoletana seicentesca si chiudeva, dominò [...] fin dalla prima giovinezza) si svolse quasi tutta fuori diNapoli: a Firenze (1684-86), ove frescò la vòlta studî di L. G., in L'Arte, XXVI (1923), p. 20; G. Swarzenski, Un quadro di L. G. in Francoforte sul Meno, in Bollettino d'arte, n. s., II (1922 ...
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. Famiglia spagnola, di cui un ramo si trasferì nell'Italia meridionale alla metà del Quattrocento. Infatti, Inico d'Avalos, figlio di Rodrigo d'Avalos conte di Ribadeo, seguì a NapoliAlfonso d'Aragona, [...] d'innalzare la propria casa sul trono indipendente diNapoli (v. pescara, marchese di). Dalla moglie, la famosa Vittoria Colonna, non aveva avuto figli; quindi il marchesato di Pescara passò a suo cugino Alfonso marchese del Vasto (1502-46), figlio ...
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Con questa parola, usata per designare anche collettività o riunioni di persone, adunate di popolo o di armati, discorsi di superiori prima o dopo gli uffici sacri, mercedi o prezzi per servizî, s'indica [...] che i sovrani facevano votare di volta in volta nei parlamenti. Alfonso I d'Aragona abolì quelle Considerazioni sopra la storia di Sicilia, ecc., Palermo 1806-16, II, p. 6; L. Bianchini, Storia delle finanze del Regno diNapoli, 2ª ed., Palermo ...
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Nato da Francesco, fu celebre col nome di Sergianni. La data di nascita s'ignora. Si sa che da giovane dovette fare il notaio; poi apparve al servizio del re Ladislao, che lo armò cavaliere alla vigilia [...] più nefasto fu il consiglio a Giovanna II d'invocare in aiuto Alfonso (luglio 1420), illudendosi d'averlo docile ai suoi voleri. Ma Alfonso era re e quando venne a Napoli volle fare il re. Onde il disinganno di Sergianni e i sospetti e la diffidenza ...
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. Sono del sec. XII le prime sicure notizie su questa nobile famiglia provenzale, venuta in Italia con Carlo d'Angiò.
Giacomo C. si adoperò validamente perché non soltanto la nuova dinastia si consolidasse [...] i genealogisti De Lellis (1654), Ammirato (1651), Campanile (1681), Della Marra (1641), Candida-Gonzaga (1875), Litta (vol. II), ecc. e le Storie del Regno diNapoli del Summonte, del Capecelatro e del Troyli, cfr.: T. Caracciolo, De variate fortunae ...
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