Congiunto forse della nobile famiglia dei S. Basilio di Lentini e di Giacomo (v.), fu di parte guelfa e proscritto da Manfredi. Tornato con Carlo d'Angiò e creato (1275) consigliere e familiare del re, [...] , 9ª ed., I-II, Milano 1886; O. Cartellieri, Peter von Aragon u. die sizilianische Vesper, Heidelberg 1904; G. La Mantia, Codice diplomatico dei re aragonesi in Sicilia, I, Palermo 1918; Reg. angioini nell'Archivio di Stato diNapoli, III, 140; VIII ...
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Pittore. Nacque a Castellammare di Stabia (Napoli) nel 1707, morì a Napoli nel 1789. Nominato nel 1751 pittore della corte borbonica fu poi direttore della R. Scuola del disegno (1755), soprintendente [...] -Lexikon, IV, Lipsia 1910 (con la bibl. precedente); P. Napoli-Signorelli, Gli artisti napoletani della seconda metà del sec. XVIII, in Napoli nobilissima, n. s., II (1921), p. 10 segg.; R. Longhi, Di G. Traversi, in Vita artistica, 1927, p. 145 segg ...
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Nacque a Napoli il 20 febbraio 1851, e vi morì il 15 settembre 1920. Studiò dapprima col paesista Smargiassi nell'Accademia napoletana di belle arti, e fu poi nell'accademia stessa discepolo di Filippo [...] 1911 (con la bibl. precedente); E. Giannelli, Artisti napoletani viventi, Napoli 1911; G. Guerrieri, Di alcuni affreschi nelle sale della Biblioteca Nazionale diNapoli (G.C.), in Accad. e bibl. d'Italia, II (1928-29), fasc. III, pp. 27-32; U. Ojetti ...
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Letterato e filosofo ebreo, nacque a Lisbona nel 1437. Tenne un alto ufficio nell'amministrazione delle finanze del regno di Portogallo; però, morto Alfonso V, fu accusato di aver preso parte a una congiura [...] Spagna nel 1492, fu costretto di nuovo a emigrare. Fu accolto a Napoli da Ferdinando I ed ebbe alti uffici alla corte di lui e a quella del figlio Alf0nso II. Occupata Napoli da Carlo VIII, accompagnò AlfonsoII in esilio. Dopo lunghe peregrinazioni ...
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Figlio di Uberto (v.), nacque verso il 1415. L'ultima notizia che di lui abbiamo risale alla fine del 1466. Studiò a Milano nel 1430 sotto Gasparino Barzizza; dal 1432 al '38 seguì a Ferrara i corsi di [...] 1450 andò in ambasceria a Saragozza. Morto Leonello d'Este (1 ottobre 1450), passò alla corte aragonese diNapoli e dopo la morte di re Alfonso (27 giugno 1458) si trasferì in Spagna, dove intraprese, primo tra gli umanisti, metodiche esplorazioni in ...
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. Moneta d'oro del peso di grammi cinque e un quarto all'incirca, fatta coniare per la prima volta da Alfonso il Magnanimo a Gaeta tra l'anno 1436 e il 1442. Valeva un ducato e mezzo, e fu detta perciò [...] (popolarmente anfruxini), i denari coniati nelle zecche di Alghero, Cagliari e Villa di Chiesa in Sardegna da Alfonso IV e V d'Aragona.
Bibl.: Corpus nummorum italicorum, II; S. Ferraro, Le monete di Gaeta, Napoli 1915; E. Martinori, La moneta, Roma ...
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. L'ermellino, simbolo di candore, fu una delle imprese di Ferdinando d'Aragona, re diNapoli (1458-1494), che la fece imprimere su una moneta d'argento, del valore di mezzo carlino, detta perciò armellino. [...] a stampare sotto i successori, AlfonsoII e Ferdinando II (1494-1496).
Armellino si disse ufficialmente nelle gride monetarie una moneta d'argento, del valore forse di un mezzo paolo, di Guidobaldo II della Rovere, duca di Urbino (1538-1574), con S ...
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GENOVESE, Gaetano
Alfonso De Romanis
Architetto, nato a Eboli (Salerno) nel 1795, morto a Napoli nel 1860 o poco dopo. Studiò a Napoli e a Roma con P. Santacroce e con l'architetto Antonio Niccolini, [...] S. Domenico (1850). L'opera più vasta da lui intrapresa fu l'ampliamento del palazzo reale diNapoli commessogli da Ferdinando IIdi Borbone (1841-58). Gli appartengono in questa reggia il rimodernamento della facciata, le due ali estreme della ...
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Pittore, nato verso il 1560 (forse nel 1558), morto dopo il 1640. Greco di origine se non di nascita, apparve a Napoli nel 1590. Non si può con certezza affermare, col De Dominici, un suo giovanile tirocinio [...] ; e ne son prova ad esempio, gli affreschi di Domenico Gargiullo nel coro dei conversi nella certosa di S. Martino, dipinti nel 1638.
Bibl.: De Dominici, Vite dei pittori, scultori ed archit. napoletani, II, Napoli 1743; G. Sobotka, in Thieme-Becker ...
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DUEÑAS, Juan de.- Poeta spagnolo, vissuto tra il sec. XIV e il XV, alla corte di Juan IIdi Castiglia e diAlfonso d'Aragona, in Spagna e a Napoli. La sua poesia ne rispecchia la vita errabonda, un po' [...] non è artificiosamente oscura e bizzarra, porta i segni di un'interiore originalità.
La Nao de Amor (1435), amiga (1438) ha una forma dialogica e un movimento di pensiero che raggiungono la concitazione drammatica; qualche dezir, dedicato ...
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