La derivazione del nome - che compare nelle fonti occidentali fin dal sec. VIII - dal lat. castella (posti di guardia, eretti nei primi secoli della Reconquista nell'ultimo lembo di territorio spagnuolo [...] modo così artificioso, che offrì ad Alfonso re d'Aragona il pretesto d'intervenire nelle faccende di Castiglia e restarono ancora separati e rivali. Inoltre a Sancio III succedeva un figlioletto quattrenne, Alfonso VIII (1158-1214) e fu buon motivo ...
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SFORZA, Muzio Attendolo detto lo
Piero Pieri
Nato a Cotignola (Ravenna) l'8 maggio 1369, morto presso Pescara il 4 gennaio 1424. Apparteneva a famiglia di benestanti campagnoli, rivale in Cotignola [...] aragonesi, la liberazione del Caracciolo. Giovanna II adotta ora Luigi IIId'Angiò: Alfonso, vistosi solo, parte per la Catalogna. Restano per lui, a Napoli, in Castel Nuovo, don Pedro d'Aragona, e Braccio da Montone, occupato ad assediare l'Aquila ...
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Storico, nato a Pescocostanzo (Aquila) nel 1841. Educato a Montecassino, percorse tutti i gradi della carriera archivistica nell'archivio di stato di Napoli, fino al 1905, quando, giubilato, si ritirò [...] (Lanciano 1904) e la Storia della lotta tra Alfonso V d'Aragona e Renato d'Angiò (Lanciano 1908). Sono pure da ricordare il . di storia patria abruzzese, triennio 1920-22, s. 3ª, p. 437 segg.; U. Speranza, in La pubblica assistenza, III (Roma 1930). ...
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Il nome, la sua estensione e le sue vicende. - L'origine del nome Abruzzo (la forma singolare è la più corretta anche per designare tutto il paese), Aprutium nel latino medievale, è ignota. Il nome, sconosciuto, [...] cui la prima, ordinata per tutto il Reame da Alfonso I d'Aragona nel 1443, fu in realtà eseguita quattro anni dopo Deputazione abruzzese di storia patria, s. 3ª, V, punt. I, II, III; V. Parlagreco, La guerra di Braccio, poema di N. Ciminello... con l ...
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. L'arco, considerato dal punto di vista costruttivo, è una struttura curva con la quale si supera uno spazio, che suole chiamarsi la luce, la corda, la portata e anche la sottotesa dell'arco stesso. La [...] la luce centrale di metri 221,30 (1902). Va ricordato il ponte Alessandro III, ad arco con tre cerniere, gettato sulla Senna nel 1900, con una luce e neanche il Rinascimento, salvo l'arco di Alfonsod'Aragona in Napoli e quello detto delle Scalette in ...
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Capoluogo di provincia e di quella parte del Sannio che è compresa nell'odierna Campania. Sorge quasi nel luogo stesso che ebbe sin dalle origini, sopra il colle della Guardia, digradante con dolce declivio [...] fine dello scisma, nel 1418. Se ne impadronì nel 1440 Alfonso I d'Aragona, che ottenne da Eugenio IV, nel 1443 di reggerla sino nel 1047), chiudendo le porte della sua città in faccia a Enrico III e al suo papa Clemente II, e più tardi (nel 1050) ...
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SARAGOZZA (sp. Zaragoza; A. T., 41-42)
Giuseppe CARACI
José F. RAFOLS
Pietro BOSCH GIMPERA
Nino CORTESE
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Capitale storica dell'Aragona e capoluogo dell'omonima provincia; sorge a 41°39′24″ N. e [...] Ramírez e don Pedro d'Aragona con la conquista di Huesca nel 1096. Ma la vittoria definitiva arrise ad Alfonso I d'Aragona el Batallador, che storia v.: F. Hübner, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., III, coll. 1287-8; H. Schuchardt, Über die Namen der ...
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SASSARI (Tathari; lat. Sacer; A. T., 29 bis)
Raffaella Luisa PAPOCCHIA
Enrico BRUNELLI
Raffaele CIASCA
Raffaella Luisa PAPOCCHIA
Città della Sardegna, capoluogo della proviucia omonima. Sorge a [...] e della casa d'Arborea. Tardi e assai di malavoglia, Sassari si rassegnò alla signoria di Alfonso V d'Aragona tornato a dal 1700 in poi: sotto il regno di Carlo Emanuele III la campagna di Sassari esportava finanche centomila barili di olio (lire ...
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Adoperata per il passato nei più varî significati, la parola oggi designa abitualmente un breve componimento teatrale senza pretese artistiche e che esaurisce il suo compito nel provvedere al fondamentale [...] recitate in alcune chiese napoletane negli ultimi anni di Alfonso I d'Aragona (1452 segg.); 2. le "farse" allegorico-cortigiane del Rinascimento, in Critica, XXVIII (1930); id., Conversazioni critiche, III serie, Bari 1932, pp. 169-70, 376-7; F. ...
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Gli Albanesi vennero nell'Italia meridionale a varie riprese, dalla metà del sec. XV in poi. Il primo contingente, comandato da Demetrio Reres, giunse per invito di Alfonso I d'Aragona che, in stretti [...] tale movimento non si arrestò alle colonie italiane. Già Carlo III aveva creato per gli Albanesi dell'opposta sponda uno speciale e più nella prima metà del sec. XIX, gli Albanesi d'Italia, che tennero lo sguardo rivolto ai loro antichi connazionali, ...
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