È termine che può essere inteso in diverso modo a seconda del punto di vista da cui ci si mette nel considerare l'uomo, le sue potenze, i suoi atti e i suoi fini.
Più comunemente e, per così dire, più [...] È ben certo poi che durante i secoli III e II a. C., i metodi educativi romani Tolosa (Folco di Marsiglia), di Salamanca (Alfonso X), o non furono un'emanazione di altra questi esercizî al principe Lionello d'Este, perché da essi ritrarrà vantaggio ...
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Il compartimento dell'Italia Settentrionale che deve il suo nome alla lunga via che l'attività romana lanciò dal mare al Po, fra il colle e la bassa pianura (v. emilia, via). Con il nome di Emilia furono [...] Macri (Magreda) e ad Ancara.
Nei secoli II e IIId. C. l'Emilia è spesso nominata come parte di d'Este. Alla corte dell'umanista marchese, accorsero Piero della Francesca, Angelo Maccagnino, detto Parrasio da Siena, Roggiero van der Weyden, Alfonso ...
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RAVENNA (A. T., 24-25-26)
Mario LONGHENA
Santi MURATORI
Augusto TORRE
Luigi PARIGI
Mario LONGHENA
Alberto BALDINI
Città dell'Emilia, capoluogo di provincia; sorge a 4 m. s. m. e a 6 km., in linea [...] , Fabrizio Colonna cadde prigioniero del duca Alfonsod'Este, che trattò l'illustre guerriero con ed.; W. Franke, Romuald von Camaldoli u. seine Reformtätigkeit zur Zeit Ottos III., Berlino 1913; G. Buzzi, Ricerche per la storia di Ravenna e di ...
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GIARDINO (dal fr. jardin, pronunciato anticamente giardin, di origine franca; sp. jardín; ted. Garten; ingl. garden)
Giuseppe LUGLI
Ernst KUHNEL
Luigi PICCINATO
Giuseppe LEPRI
Giovanni Vacca
Oriente. [...] della nuova arte, la Villa d' Este a Tivoli di Pirro Ligorio che Romana per opera di Giulio e Alfonso Parigi. La Gamberaia fu fondata segg.; H. Jordan-C. Hülsen, Topographie der Stadt Rom, III, Berlino 1907, s. v.; R. Lanciani, Ruins and Excavations ...
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Famiglia Borbone si chiamò, dal 1327 in poi, quel ramo della dinastia dei Capetingi che nel 1589 ascese al trono di Francia, mantenendovisi ininterrottamente per due secoli (1589-1792; poi 1814-1830). [...] principe e conte di B.; e ad Archembaud III (1078-1105), violento contro Ugo di Diè, arcivescovo che aveva avuto dal cugino Francesco d'Assisi duca di Cadice, Alfonso XII, fu richiamato sul trono signora duchessa Enrichetta d'Este". Svanita la ...
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Nell'antichità greco-romana. - Gli attori del teatro greco non furono mai in numero superiore a tre. L'introduzione del primo attore viene dalla tradizione attribuita a Tespi: con questa introduzione il [...] Lucrezia Borgia e Alfonsod'Este. A Firenze pare che, oltre i latini, si sia rappresentato anche il Pluto d'Aristofane, in greco grande compagnia tedesca stesse per formarsi, quando Giovanni Giorgio III di Sassonia lo accolse a Dresda alla sua corte ...
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È un pezzo di metallo, solitamente di forma analoga a quella delle monete, fuso o coniato, e destinato a ricordare una persona o un fatto determinati. Delle persone essa reca l'effigie e il nome nel diritto [...] (medaglie di Lorenzo il Magnifico, di Alfonsod'Este, di Antonio di Borgogna, ecc.). Intorno di S. M. il re fra due fasci littorî e la dicitura "Vittorio Emanuele III"; dall'altra parte la dicitura "Ministero dell'aeronautica", il nome del premiato e, ...
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Vita e opere. - Poche famiglie registrano, nella storia delle vicende domestiche, personalità così spiccate come la famiglia degli Alberti (v.), che dal castello della Catenaia si stabilì ai primi del [...] proclive il successore Callisto III a spendere i denari del ne inviò una copia a Lionello d'Este. L'operetta allude ai casi personali . Rolfs, L'architettura albertiana e l'arco trionfale d'Alfonsod'Aragona, in Napoli Nobilissima, XIII (1904), pp ...
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MANOSCRITTO (fr. manuscrit; sp. manuscrito; ted. Handschrift, ingl. manuscript)
Domenico FAVA
Giuseppe GABRIELI
Con questo vocabolo si suole indicare qualunque documento che sia scritto a mano su [...] che sono assegnati dai paleografi al sec. III, per quanto con qualche incertezza. Di Rovere di Torino, la Bibbia di Borso d'Este di Modena e l'Uffiziolo di Lorenzo de Roma e a Parma, Fulvio Orsini a Roma, Alfonso II a Ferrara, ecc.
In Francia Carlo V ...
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L'antichità classica. - Col nome di banchetto o convito, s'intende, se ci si riferisce all'antichità classica, la forma più complessa e ricca del pasto comune; esso occupava una non piccola parte della [...] ., 69-70) o riempiendo e cucinando un animale con altri animali (Macr. III, 13, 13) o creando dei piatti a sorpresa (p. es. un più tardi, nel 1501, per le nozze di Lucrezia con Alfonsod'Este, a Ferrara, si eresse nella sala del banchetto una fontana ...
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