ATTENDOLO, Marco (Marco de Cotignola, Marchetto Sforzesco)
Riccardo Capasso
Figlio di Margherita, sorella di Muzio, e di Giacomazzo de, Manegoldi da Cotignola, primo marito della madre, visse e operò [...] avvenimenti l'A., con il fratello Foschino, fu costretto ad abbandonare il Regno di Napoli, lasciando nelle mani di reAlfonso tutte le ricchezze e i possedimenti che aveva ottenuti da Giovanna II. Egli nel 1430 ritornò in Cotignola, ove edificò ...
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Libro della Scala
Francesco Gabrieli
. Testo escatologico arabo-spagnolo, il cui originale, a noi non giunto, portava quasi certamente il titolo di Kitāb al-Miʽrāǵ (" Libro della scala ", o della " [...] ascesa " [di Maometto in cielo]). Esso fu fatto tradurre poco prima del 1264 da reAlfonso X di Castiglia, ad opera di un dotto medico giudeo, Abraham; e da questa versione castigliana, anch'essa perduta, l'italiano Bonaventura da Siena, sempre per ...
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ATTENDOLO, Giovanni (Giovanni Sforza degli Attendoli, Giovanni Sforza)
Riccardo Capasso
Figlio di Muzio e di Lucia di Torsciano, nacque a Pisa nel 1407e ricevette il nome di Giovanni per ricordo dell'avo [...] da Pisa, dovette tornare ad Ascoli per difenderla dall'attacco di Francesco Piccinino che tentava di sottomettere la Marca al reAlfonso d'Aragona; l'A. respinse il Piccinino e lo costrinse a rifugiarsi in Abruzzo. Nel dicembre, insieme con Nicolò da ...
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ALLIATA, Gerardo
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Appartenente alla potente famiglia di mercanti-banchieri originaria di Pisa, nacque a Palermo nel 1420 da Ranieri e Agata Montaperto. Studiò diritto e nel 1435 fu inviato a Bologna [...] 14 nov. 1450 fu chiamato dal parlamento del Regno a far parte di un'ambasceria inviata a reAlfonso per ottenere la consueta approvazione dei capitoli.
Fortemente interessato alle speculazioni economiche e finanziarie della famiglia, con privilegio ...
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ADORNO, Barnaba
Giuseppe Oreste
Nato a Genova da Raffaele il Prode intorno al 1385, nel 1427, senza per altro mai trascurare la mercatura nella Maona di Scio, entrò nella politica con l'ambizione di [...] , che fu eletto doge, mentre egli era nominato luogotenente (1442) e capitano generale della Riviera di Ponente (1443). Nel 1444 ottenne da reAlfonso d'Aragona vari feudi in Calabria. Il 4 genn. 1447 persuase il cugino a deporre il dogato e si fece ...
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ACCROCCIAMURO, Lionello
Michele Manfredi
Capitano, vissuto nel sec. XV, formatosi alla scuola di Giacomo Caldora, militò per Isabella e per Renato d'Angiò. Nell'ottobre del 1436 gli capitò d'esser sorpreso [...] tempo, esser giudicato da pari, l'A. venne scelto con altri baroni per il giudizio.
Morì qualche anno prima di reAlfonso, lasciando due figli, Ruggerone e Isabella, andata sposa a Guglielmo del Balzo, conte di Montescaglioso e duca di Andria.
Fonti ...
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FEDERIGHI, Guerruccio
Fabio De Propris
Nato a Firenze attorno al primo decennio del sec. XIV da Cione, apparteneva a una famiglia mercantile che coltivava interessi culturali. Impiegato dal 1329 al [...] un viaggio a Siviglia, dove, nel 1341, commissionò il volgarizzamento dei Libros del saber de astronomia, opera voluta e coordinata dal reAlfonso X di Castiglia negli anni 1276-77 e composta in parte da traduzioni di testi arabi e in parte da testi ...
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ARAGONA, Federico d'
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Figlio naturale di Martino il Giovane re di Sicilia e della dama siciliana Tarsia Rizzari, nacque, come sembra, in Sicilia verso il 1403.
Carissimo al padre, anche perché rimasto [...] fortificò i suoi castelli posti al confine di quel Regno e continuò a tener vivi i suoi contatti con la Sicilia. ReAlfonso perciò colse l'occasione per accusarlo di tradimento, spogliarlo di tutti i beni e farlo imprigionare. E appunto in carcere il ...
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Pazzi, Ranieri (o Rinieri) de'
Giorgio Petrocchi
Vicario imperiale nella contea di Arezzo e nel territorio di Città di Castello (25 febbraio 1250), fu uno dei capi del partito ghibellino. Insieme con [...] il prossimo.
Il delitto fu conseguenza dell'accordo di don Enrico di Castiglia con i ghibellini. Capo dell'ambasceria che il reAlfonso di Castiglia aveva inviato al papa per trattare l'elezione imperiale, era il vescovo di Silves, al cui seguito si ...
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Figlio (n. 1030 - m. Toledo 1109) di Ferdinando I, che morendo divise i dominî tra i figli, divenne re di León e delle Asturie (1065); sconfitto dal fratello maggiore Sancho II, re di Castiglia, a Plantada [...] prigioniero, fuggì presso al-Ma'mūn di Toledo. Assassinato Sancho (1072) da Bellido Dolfos, A., riconosciuto innocente e acclamato re di Castiglia e León, tolse al fratello García (che tenne prigioniero) la Galizia (1073), e s'impadronì di Coria ...
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alfonsino
agg. e s. m. – 1. agg. Relativo a un personaggio di nome Alfonso: Accademia A., fondata da Alfonso V d’Aragona in Napoli (poi detta Antoniana o del Panormita da Antonio Beccadelli, e quindi Pontaniana); tavole a. o toledane, raccolta...
magnanimo
magnànimo agg. [dal lat. magnanĭmus, comp. di magnus «grande» e anĭmus «animo»]. – Che ha e dimostra animo grande, cioè nobile e generoso: splende A’ m. eroi sacro il trionfo (Foscolo); anche sostantivato: Ma quell’altro m., a cui...