Economista inglese (Londra 1842 - Cambridge 1924), prof. all'univ. di Cambridge (1885-1908), esponente rappresentativo della scuola neoclassica e creatore del sistema detto degli equilibrî parziali. Attraverso l'analisi di breve e di lungo periodo della curva di domanda generata dalle preferenze dei consumatori e della curva di offerta, M. determina il prezzo di equilibrio del singolo mercato, ossia ...
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Industria
Claudio Sardoni
Andrea Saba
Giuseppe Torre
Mario Colacito
(XIX, p. 152; App. II, ii, p. 28; III, i, p. 866; IV, ii, p. 177; V, ii, p. 664)
Parte introduttiva
di Claudio Sardoni
Alla fine [...] , La genesi dell'idea di distretto industriale, in Studi e informazioni, 1991, 34;
M. Balandi, Il distretto industriale di AlfredMarshall, in L'industria, 1992, 3;
F. Nuti, I distretti nell'industria manifatturiera in Italia, 1° vol., Milano 1992;
A ...
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Economista americano nato a Wilmington, Vermont, il 10 agosto 1861 e morto a New York il 16 giugno 1931. Insegnò economia politica (1902-08) nell'università di Chicago, in quella del Missouri (1908-16), [...] (displacement cost). Tra le sue opere ricordiamo: Value and distribution (Chicago 1908), The economics of enterprise (New York 1928), The economics of AlfredMarshall (Ithaca 1935).
Bibl.: P. T. Homan, in American economic review, dicembre 1931. ...
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Economista inglese (Ryde, isola di Wight, 1877 - Cambridge 1959). Allievo e successore di A. Marshall, è ritenuto il pioniere dell'economia del benessere. Accanto alla sua opera più ampia The economics [...] to economics (1946; trad. it. 1949); The veil of money (1948); Keynes' General theory (1950); Essays in economics (1953); AlfredMarshall and current thought (1953). È noto tra l'altro per aver studiato la relazione inversa tra il variare del potere ...
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economia
Giulia Nunziante
Il comportamento delle famiglie, delle imprese e dello Stato nel mercato
Nella lingua italiana, a differenza di altre, la parola economia indica due concetti diversi: un insieme [...] indirizzo neoclassico o marginalista (grazie al contributo degli economisti Carl Menger, Irving Fisher, William Stanley Jevons, AlfredMarshall, Vincenzo Pareto, e così via). Con l'uso diffuso del metodo matematico per descrivere il comportamento del ...
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Sraffa, Piero
Giovanni Michelagnoli
Economista (Torino 1898 - Cambridge 1983). Di famiglia ebrea, figlio di Angelo, noto giurista e rettore (1917-26) dell’Università Bocconi, si laureò in giurisprudenza [...] di Perugia.
Il pensiero economico di Sraffa
La sua critica all’impostazione marginalista (➔ marginalismo) e marshalliana (➔ Marshall, Alfred), quest’ultima proposta anche da M. Pantaleoni (➔), cominciò ad acquistare più chiara forma già nei primi ...
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CULTURA
GGiovanni Busino
Sergio Belardinelli
Maria Chiara Turci
Teoria della cultura
di Giovanni Busino
sommario: 1. Degli usi della nozione. 2. Il rinnovamento del concetto. 3. Dalla cultura alle [...] tetro che sono quasi sempre alla base della superstizione e del fanatismo popolari" (ibid., pp. 784-785).
Anche AlfredMarshall nel 1890 dibatte nei Principii di economia sulla natura e il valore dei 'beni culturali', osservando che "la possibilità ...
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GRAZIANI, Augusto
Domenico Da Empoli
Nacque a Modena, il 6 genn. 1865 da Michele e da Ernesta Ancona. Si laureò in giurisprudenza il 18 giugno 1886 presso l'Università di Modena, discutendo con G. Ricca [...] su J.K. Rodbertus (Le lettere inedite di Rodbertus, in Giornale degli economisti, 1927, pp. 195-198), su AlfredMarshall (I Memoriali di Marshall, in Atti della R. Accademia di scienze morali e politiche di Napoli, 1927, pp. 299-316), su Stuart Mill ...
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Marxismo
Pietro Rossi
Il marxismo come scienza della società
Il marxismo nasce, negli scritti di Marx e di Engels degli anni quaranta dell'Ottocento, sotto forma di una scienza della società che intende [...] degli Eléments d'économie politique pure, per poi confluire, nei decenni successivi, nel tentativo di sintesi di AlfredMarshall. La scienza economica si distaccava ormai dalla tradizione classica, a cui Marx aveva fatto riferimento, per costituirsi ...
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ECONOMIA E SOCIETÀ
Richard Swedberg e George Dalton
Sociologia economica
di Richard Swedberg
Introduzione
Intorno al 1800 il concetto di 'economia' divenne estremamente importante nell'ambito della [...] , Weber, Mauss, Thurnwald e Malinowski.Scrivendo un centinaio di anni dopo Marx e circa sessanta anni dopo AlfredMarshall, Polanyi aveva sugli economisti del secolo precedente il considerevole vantaggio di poter tener conto anche degli avvenimenti ...
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