biquadratico
biquadràtico [agg. (pl.m. -ci) Comp. di bi- e quadratico "doppiamente quadratico, di 4° grado, 4° ordine" e derivati] [ALG] Equazione b.: equazione algebrica di 4° grado a una sola incognita, [...] contenente soltanto i termini di grado pari, cioè della forma: ax4+bx2+c=0; con la posizione y=x2, si riduce a un'equazione di 2° grado in y; la soluzione è: x=±[-(b±D1/2)/(2a)]1/2, con D=b2-4ac ...
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In geometria, superficie costituita da una semplice infinità di rette, dette generatrici; ogni linea tracciata sopra la r. e che intersechi la generatrice generica in un sol punto si dice direttrice della [...] (la generatrice stessa) costituita dai punti in cui tali piani sono tangenti alla rigata. R. algebrica È una r. rappresentabile mediante un’equazione algebrica; ammette sempre una linea doppia, non appena il suo ordine sia maggiore di 2. R ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La scuola di geometria algebrica italiana
Alberto Conte
Ciro Ciliberto
La scuola di geometria algebrica italiana
Gli inizi: Luigi Cremona e [...] . In ogni caso, il concetto stesso di spazio dei moduli non fu mai ben definito dalla scuola italiana. Una rigorosa costruzione algebrico-geometrica di Mg è dovuta a Mumford che, nel 1965, riprende l'idea di Enriques, ma parte da altre famiglie di ...
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letteratura Nella metrica classica, si dice del verso che, letto sia da sinistra sia da destra, conserva lo stesso metro e il medesimo senso con la sola inversione delle parole. Fra i Romani ne scrissero [...] r. (o anche reciproca) di una funzione f(x) la funzione ϕ(x)=1/f(x) definita per quei valori di x per cui f(x)≠0. Equazione r. Equazione algebrica che, con ogni radice, ammette la sua inversa; per es., 3x2−10x+3=0 ammette le radici x1=3, x2=1/3. ...
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immersione
immersione in algebra, procedimento mediante il quale si passa da una struttura a una sua estensione. Un insieme A dotato di una struttura algebrica (come per esempio quella di gruppo, di [...] copia” di A, vale a dire un sottoinsieme che sia a esso isomorfo con la struttura ereditata da B. Nel contesto algebrico, B sarà detto a sua volta un ampliamento di A. In questo senso, la relazione di immersione generalizza la relazione di inclusione ...
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Matematico (Mannheim 1844 - Erlangen 1921), prof. alle univ. di Heidelberg (1874) ed Erlangen (dal 1875 alla morte); socio straniero dei Lincei (1893). Ha lasciato ricerche fondamentali sulle funzioni [...] le quali è da considerarsi uno dei fondatori della geometria algebrica. Le sue ricerche furono validamente riprese dalla scuola geometrica opere di Riemann. Il suo nome è associato a varie nozioni e a varî teoremi, soprattutto in geometria algebrica. ...
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Biologia
L’attività propria di una cellula, o di una sua parte, o di un organo, o di un sistema organico. Oggetto di studio della fisiologia, è intimamente legata alla forma o struttura, oggetto di studio [...] è un polinomio nelle due variabili x, y (per es., y2−x=0). Quando una f. non è né razionale né algebrica, si chiama trascendente. Si chiamano poi trascendenti elementari le potenze di x con esponente irrazionale, le f. circolari e iperboliche e le ...
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definito
definito [agg. e s.m. Der. del part. pass. definitus del lat. definire "determinare fissando i limiti"] [ALG] Forma d. positiva e negativa: forma algebrica (cioè polinomio omogeneo in quante [...] si vogliano variabili) che assume valori, rispettiv., sempre positivi oppure sempre negativi; se assume anche valori nulli, si ha una forma semidefinita, rispettiv. positiva o negativa; in contrapp., una ...
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Linguistica
In fonetica, restringimento o occlusione del condotto vocale che si determina durante l’articolazione di un suono chiuso.
C. di un dittongo Processo detto anche monottongazione, per il quale [...] topologico. Il termine c. si adopera, anche in altri campi, con una opportuna specificazione ( c. divisoria, c. associativa, c. algebrica ecc.) per indicare il più piccolo insieme X̄ (qualora esista) contenente un dato insieme X e nel quale sia ...
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massimale
massimale [agg. Der. dell'ingl. maximal, dal lat. maximus "massimo"] [ALG] Ideale m. (o massimale s.m.): nell'algebra astratta, ogni ideale di una struttura algebrica che non si possa ampliare [...] ulteriormente ...
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algebra
àlgebra s. f. [dal lat. mediev. algebra, e questo dall’arabo al-giabr, propr. «restaurazione», e quindi «riduzione» (dapprima nel sign. medico-chirurgico, e poi in quello matematico), che compare la prima volta in un trattato arabo...
algebraico
algebràico agg. [der. di algebra] (pl. m. -ci), ant. – Algebrico: più quantità complesse a. ammettono un comune divisore (Beccaria); gli uomini del dì d’oggi vogliono dappertutto analisi, dimostrazioni e ciffre a. (A. Verri).