Matematico (Napoli 1915 - Firenze 2015), prof. (1947) di geometria analitica all'univ. di Napoli, poi di algebra a Firenze. Autore di numerose ricerche, specialmente di teoria dei gruppi e di geometria [...] algebrica classica; fra le opere: Fondamenti di teoria dei gruppi (1965-70). Socio nazionale dei Lincei (1977). ...
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PIROELETTRICITÀ
Eligio Perucca
. Taluni cristalli, elettricamente isolanti, sottoposti a una variazione di temperatura, si elettrizzano. Alla superficie del cristallo si rendono manifeste distribuzioni [...] eteronome di elettricità, la cui somma algebrica è nulla. Al fenomeno D. Brewster (1824) diede nome di piroelettricità. Ad es., un cristallo di tormalina (v. figura), che a temperatura ordinaria risulti allo stato neutro, venga scaldato di alcune ...
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ZEUTHEN, Hieronymus Georg
Alessandro Terracini
Matematico, nato a Grimstrup presso Varde (Jütland) il 15 febbraio 1839, morto a Copenaghen il 5 gennaio 1920. Studiò all'università di Copenaghen; nel [...] . resta legato fra l'altro alla celebre formula che lega i generi di due curve, fra le quali intercede una corrispondenza algebrica, col numero degli elementi di diramazione; e a una notevole regola per valutare, in ogni caso, la moltiplicità di ogni ...
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genere
genere in geometria, numero naturale collegato a determinate proprietà analitiche e topologiche di una curva o di una superficie, invariante per alcune trasformazioni. In particolare, il genere [...] di terzo grado e non avendo punti singolari, n = 3 e d = 0, è 1. Il genere di una curva algebrica, definita nel piano proiettivo complesso, è invariante per applicazioni birazionali (→ applicazione regolare).
La nozione di genere è estesa, in vari ...
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irregolarita
irregolarità [Der. del lat. irregularitas -atis "mancanza di regolarità" e anche "ciò che fa venir meno la regolarità", da irregularis "non regolare"] [ALG] I. di una superficie: nella geometria [...] , numero intero non negativo, individuato mediante la considerazione di certe curve algebriche giacenti sopra la superficie e appartenenti al medesimo sistema algebrico (continuo) ma non al medesimo sistema lineare. Tale nozione si estende anche ...
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sottoinsieme
sottoinsième (o sottinsième) [ALG] Di un insieme I, ogni insieme J costituito da alcuni elementi di esso, che si chiama insieme contenuto o incluso in I, scrivendo J⊂I. ◆ [ALG] S. algebrico [...] irriducibile: v. varietà algebrica: VI 473 d. ◆ [ALG] S. denso: v. varietà algebrica: VI 474 b. ...
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Chow Wei-Liang
Chow 〈chóo〉 Wei-Liang [STF] (n. 1911) ◆ [ALG] Anello di C.: anello d'intersezione che nelle varietà differenziabili gioca un ruolo analogo all'anello di coomologia: v. varietà algebrica: [...] VI 476 c ...
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inversa
invèrsa [s.f. dall'agg. inverso] [ALG] [ANM] Lo stesso che, a seconda dei casi, di funzione inversa, matrice inversa, trasformazione inversa e simili. ◆ [ALG] I. di omotipia: v. topologia algebrica: [...] VI 259 e ...
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Berlekamp Elwyn Ralph
Berlekamp 〈bèrlëkemp〉 Elwyn Ralph [STF] (n. Dover, Ohio, 1940) Prof. di matematica e scienza dei calcolatori nell'univ. di Berkeley (1971). ◆ [ANM] [INF] Algoritmo di B.: v. manipolazione [...] algebrica: III 616 b. ...
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Krull Wolfang
Krull 〈krul〉 Wolfang [STF] (Baden-Baden 1899 - Bonn 1971) Prof. di matematica nell'univ. di Erlangen (1928), poi (1938) in quella di Bonn. ◆ [ALG] Teorema di K.: v. varietà algebrica: VI [...] 474 a ...
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algebra
àlgebra s. f. [dal lat. mediev. algebra, e questo dall’arabo al-giabr, propr. «restaurazione», e quindi «riduzione» (dapprima nel sign. medico-chirurgico, e poi in quello matematico), che compare la prima volta in un trattato arabo...
algebraico
algebràico agg. [der. di algebra] (pl. m. -ci), ant. – Algebrico: più quantità complesse a. ammettono un comune divisore (Beccaria); gli uomini del dì d’oggi vogliono dappertutto analisi, dimostrazioni e ciffre a. (A. Verri).